Grazie graic, quindi le teste colori sono sempre a luce diffusa?graic ha scritto: Forse perchè con la testa a colori (usata in BN) si ha la luce diffusa e con quella in BN la luce condensata?
un consiglio spassionato per l'apprendista - Durst
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Re: un consiglio spassionato per l'apprendista - Durst
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Re: un consiglio spassionato per l'apprendista - Durst
graic e bonisolli: grazie ragazzi per l'input! due voti per l'M605.chromemax ha scritto:Il 1200 è un ingranditore stupendo, di classe professionale. Sullo stesso chassy Durst ha impostato anche i modelli Pictogrpah e Multigraph, ricchi di elettronica che ad oggi è molto difficile da riparare in caso di guasti.
Le teste colore dovrebbero essere le CLS 450, CLS500 e CLS501, più altre fatte da terze parti. E' piuttosto grande e pesante (50Kg) ma non è autoportante e può essere poggiato su un tavolo.
L'805 è il più piccolo della serie professionale della Durst, è fatto altrettanto bene (vabbè non ha il portanegativi che scorre su cuscinetti a sfera, ma se ne può fare benissimo a meno) e nasce nativamente per coprire tutti i formati fino al 6x9 (il 1200 abbisogna delle scatole di miscelazione da trovare e comprare a parte a meno che non siano già comprese nell'offerta del venditore); imho per il 35mm l'805 è un po' più comodo e veloce da usare dato che il portanegativi è più piccolo e maneggevole (ma è questione di gusti e di pratica). E' meno ingombrante e meno pesante del 1200.
Sono entrambi ingranditori di gran classe, se ben trattati durano una vita (forse l'unico punto debole è la molla di contrappeso) e coi quali ci si può fare quasi tutto dal punto di vista fotografico.
Ma come ti hanno già detto gli altri, per cominciare può andare anche un modello di classe "amatoriale" evoluto, come il M605; forse un po' meno "robusto" ma i risultati saranno indistinguibili da quelli ottenuti coi modelli "pro" sulle stampe normali, a meno di non andare al limite con gli ingrandimenti, ma poi lì subentrano altre complicazioni.
Non conosco i Meopta.
chromemax, grazie per i chiarimenti, anche sulle teste e i relativi ingombri. l'assenza di cuscinetti a sfera nel portanegativi e altre finezze di questo genere non ha importanza per me. la questione ingrandimenti però è importante, e sono contenta che tu l'abbia sollevata. mi immagino che stamperò più regolarmente A2 e A3, ma ho in mente anche di provare occasionalmente formati piu' grandi. ho dei gran muroni vuoti (da pseudo-giovane, non ho nè arte nè parte, e certamente niente di significativo da appendere ai muri di casa) e i conquilini molto contenti di vederci apparire qualcosa.
quali sono i limiti degli ingrandimenti entro cui l'M605 tiene una buona qualità? e che complicazioni potrei aspettarmi?
il fatto che il 1200 non sia autoportante vuol dire che deve per forza essere ancorato al suo tavolone, o va fissato al muro, etc.?
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Re: un consiglio spassionato per l'apprendista - Durst
impressionando, anche questa questione dei guasti&ricambi mi sembra importante. leggevo in altri posts che il 138 è complicato per le lampade. la stessa cosa (magari su altre componenti) è vera anche per il 1200? e quanto dovrei preoccuparmi di questo aspetto?impressionando ha scritto:Da parte mia posso dirti che ho trovato la pace dei sensi con 2 805 (color + BW). Alcuni "bestioni" portano con se seri problemi di accessori, ricambi di lampade e talvolta elettroniche e motorizzazioni di problematica manutenzione. Da non sottovalutare la confidenza che dovrai instaurare con la macchina.... un 805 in in fin dei conti è utilizzabile e godibile sia dal professionista che dall'inesperto fotoamatore. Le molle dell'805 non hanno problemi di sorta e sicuramente sono più affidabili di una eventuale motorizzazione comandata da dell'elettronica. Se vuoi rendere le molle eterne basta sollevare tutta la testa a fine lavoro.
....e comunque MAI da un 1200 potrà uscire una stampa migliore che da un 601 a parità di formato ;)
deduco che l'805 è più tranquillo da questo punto di vista.
mi sembra di capire che per piccoli guasti un sacco di stampatori si 'arrangiano' cercando info sul web e usando la loro manualità. non ho idea di quanto ragionevole sia aspettarsi che io sappia fare lo stesso, ma vorrei almeno fare chapeau a chi se la cava così coraggiosamente. rispetto, fratelli!!
concordo sulla motorizzazione, che eviterei volentieri. nel film che ho intesta stampo tra una settimana e ancora tra sessant'anni, coi miei nipoti. loro si divertono molto, e quando la nonna tira le cuoia continuano a stampare le loro cavolate.
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Re: un consiglio spassionato per l'apprendista - Durst
pazifico e graic, mi stavo facendo esattamente la stessa domanda.pazifico ha scritto:Grazie graic, quindi le teste colori sono sempre a luce diffusa?graic ha scritto: Forse perchè con la testa a colori (usata in BN) si ha la luce diffusa e con quella in BN la luce condensata?
è una mia impressione sbagliatissima, o sono le teste a luce condensata considerate da preferirsi rispetto a quelle a luce diffusa?
altra domanda a ruota: le teste sono intercambiabili solo sui modelli professionali?
cioè, se mi si guasta una testa su un M805 o un 1200, scambio testa e via, ma se si guasta la testa di un 605 tantovale portarlo in ricicleria?
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Re: un consiglio spassionato per l'apprendista - Durst
Ciao Apprendista,
Tutti i Durst suggeriti funzionato bene e sono robusti. Quelli grossi sono più robusti, possono fare stampe più grandi senza difficoltà e stampare negativi di formato maggiore. Sono anche più costosi ed ingombranti.
Motorizzazioni e comandi elettronici sono opzional presenti solo su alcune versioni di quelli grossi e sarebbe meglio evitarli perché sono più delicati e a volte impossibili da riparare.
605, 805 e 1200 sono anche molto richiesti e facilmente rivendibili. 805 e 1200 però sono diventati un po' difficili da trovare.
La CLS-1000 è favolosa, ma veramente grossa e pesante per lo chassis del 138. Ci sta, ma sul la versione normale risulta un po' ballerina ed è necessario fissare la colonna a muro e bloccare le rotelle della base. C'è anche la versione con doppia colonna che la regge meglio.
Con quello puoi fare stampe enormi, ma è veramente poco maneggevole per farne di piccole.
Considera anche che è poco rivendibile.
Io preferisco la luce diffusa anche per il BN.
Andrea Calabresi, aka Silverprint
Tutti i Durst suggeriti funzionato bene e sono robusti. Quelli grossi sono più robusti, possono fare stampe più grandi senza difficoltà e stampare negativi di formato maggiore. Sono anche più costosi ed ingombranti.
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605, 805 e 1200 sono anche molto richiesti e facilmente rivendibili. 805 e 1200 però sono diventati un po' difficili da trovare.
La CLS-1000 è favolosa, ma veramente grossa e pesante per lo chassis del 138. Ci sta, ma sul la versione normale risulta un po' ballerina ed è necessario fissare la colonna a muro e bloccare le rotelle della base. C'è anche la versione con doppia colonna che la regge meglio.
Con quello puoi fare stampe enormi, ma è veramente poco maneggevole per farne di piccole.
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Re: un consiglio spassionato per l'apprendista - Durst
Questo dipende parecchio anche dal negativo, dalle dimensioni dello stesso, dall'ottica di proiezione...quali sono i limiti degli ingrandimenti entro cui l'M605 tiene una buona qualità? e che complicazioni potrei aspettarmi?
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Re: un consiglio spassionato per l'apprendista - Durst
Tutti gli ingranditori Durst stampano con la stessa qualità a parità di formato e lente. Gli ingranditori con colonna e massa tipo 805/1200 sono solo meno soggetti a vibrazioni e hanno la colonna più adatta ad aingrandimenti spinti. Qualsiasi ingranditore tu prenda è indispensabile installarlo nel giusto modo su qualcosa di sodo e stabile non soggetto a vibrazioni. In genere i tavolini non sono adattissimi... un 1200 su tavolino sarà sicuramente meno performante di un 605 su roccia ;)
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! .....e qui, ...e anche qui!
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Re: un consiglio spassionato per l'apprendista - Durst
Andrea, grazie mille per tutte le preziosissime info. Non posso neanche cominciare a dire quanto mi sia stato utile e d'ispirazione leggere i tuoi post qui e vedere i tuoi video sul tubo. Sinceramente non vedo l'ora di scollarmi da qui e venire a imparare qualcosa a Bologna. Grazie per il tuo lavoro favoloso nel tenere vivo lo spirito argentico!!Silverprint ha scritto:Ciao Apprendista,
Tutti i Durst suggeriti funzionato bene e sono robusti. Quelli grossi sono più robusti, possono fare stampe più grandi senza difficoltà e stampare negativi di formato maggiore. Sono anche più costosi ed ingombranti.
Motorizzazioni e comandi elettronici sono opzional presenti solo su alcune versioni di quelli grossi e sarebbe meglio evitarli perché sono più delicati e a volte impossibili da riparare.
605, 805 e 1200 sono anche molto richiesti e facilmente rivendibili. 805 e 1200 però sono diventati un po' difficili da trovare.
La CLS-1000 è favolosa, ma veramente grossa e pesante per lo chassis del 138. Ci sta, ma sul la versione normale risulta un po' ballerina ed è necessario fissare la colonna a muro e bloccare le rotelle della base. C'è anche la versione con doppia colonna che la regge meglio.
Con quello puoi fare stampe enormi, ma è veramente poco maneggevole per farne di piccole.
Considera anche che è poco rivendibile.
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Andrea Calabresi, aka Silverprint
Allora, una cosa per volta. Il 138 che ho a portata di mano è a singola colonna, ed essendo temporanea a Rotterdam preferirei non fissare niente a muri non miei. Questo aiuta molto ad escludere il 138 del tutto.
La possibilità di rivendere puo' essere importante in caso di trasferimento fuori dal continente, grazie per avermici fatto pensare!
Se ho capito bene Optocom, Optomot, Optoecu vuol dire motorizzazione, giusto?
Il 1200 con questi accessori è a un tiro di schioppo da me, ma l'idea di un sacco di elettronica mi sembra poco rasserenante, come giustamente anche tu e altri utenti avete indicato.
Un po' piu' scomodo ma sempre raggiungibile (6h di macchina galvanizzata dall'idea di stampareeee) ho trovato (a 750 euri) un 1200 con i seguenti accessori:
DURST Laborator - L1200 AutoColor con i manuali. Tecnicamente completamente funzionale. Sono inclusi i seguenti Femoboxen: 24 x 36, 450N, 66n, 69N. Inclusi anche : Femomask 35N, Femomask 45, Femomask 66n, Femomask 67N, e 2 M39 "Lapla", Durst 2839 "Setopla", Durst 39 "Seipla". diverse letteratura, libri, tergivetro, accessori, articoli vari, scatola di zoom, i pezzi di ricambio Kaiser safelight 4018 con diversi inserti, ecc.
Non so se è decente e in linea con lo spirito del forum, ma metto senza problemi i link con foto etc. se puo' servire nell' aiutarmi a valutare. Di 805 raggiungibili non se ne vedono più, ma provo ancora a spulciare i vari siti alla caccia di alternative.
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Re: un consiglio spassionato per l'apprendista - Durst
Roccia sia, allora! Mi stanno facendo dei lavori stradali davanti a casa adesso ed ogni mattina le vibrazioni sono da mal di mare. Grazie al cielo finiscono tra pochi giorni, mi immagino come sarebbe stampare in queste condizioni con l'ingranditore piazzato su un bel Bjursta dell'Ikeaimpressionando ha scritto:Tutti gli ingranditori Durst stampano con la stessa qualità a parità di formato e lente. Gli ingranditori con colonna e massa tipo 805/1200 sono solo meno soggetti a vibrazioni e hanno la colonna più adatta ad aingrandimenti spinti. Qualsiasi ingranditore tu prenda è indispensabile installarlo nel giusto modo su qualcosa di sodo e stabile non soggetto a vibrazioni. In genere i tavolini non sono adattissimi... un 1200 su tavolino sarà sicuramente meno performante di un 605 su roccia ;)
Roby, grazie anche a te per il chiarimento. insomma, non c'è niente di risolutivo, fare una stampa decente mi sembra il frutto di sinergie complicate tra i vari 'mezzi' e di molta abilità personale. mmh..
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Re: un consiglio spassionato per l'apprendista - Durst
apprendista_stregone ha scritto: insomma, non c'è niente di risolutivo, fare una stampa decente mi sembra il frutto di sinergie complicate tra i vari 'mezzi' e di molta abilità personale. mmh..
Eh, avevi dei dubbi? Soltanto nel mondo virtuale le cose sono immediate, facili, alla portata di tutti (babbei compresi) e sopratutto ti senti bene perché sei inserito nel gregge belante.
Ciò che noi portiamo avanti con fatica, ma con tanto amore ed impegno è l'idea che le cose belle e ben fatte occorre impararle, praticarle, sudarle, ma poi godersele alla grande, e questo vale non solo per la fotografia