sviluppo negativo
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sviluppo negativo
ciao a tutti.sto facendo delle prove su come ottenere un negativo che sia fotografabile,questo che vi mando è il risultato di alcune prove gia fatte,il negativo è una delta 100 esposta a 50 iso e sviluppata in rodinal 1:35 x 8 minuti. vorrei meno grana e piu' definizione,il mio giudizio e di parte ,non mi sembra uscito male,ringrazio ciao
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- guarrellam
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Re: sviluppo negativo
Ciao,non ho capito bene,vuoi ottenere meno grana e più definizione,per la stampa o per il file digitale?
Non mi interessano i paesaggi di bellezza disinfettata, tipo Ansel Adams.
Don McCullin
Ho una reflex digitale da 4000 euro,
che può scattare fino 128.000 ISO,
e mi piace aggiungere la grana
in post,come per la pellicola.........
Don McCullin
Ho una reflex digitale da 4000 euro,
che può scattare fino 128.000 ISO,
e mi piace aggiungere la grana
in post,come per la pellicola.........
Re: sviluppo negativo
vorrei ottenere tutto x la stampa, visto che l' ingranditore non posso metterlo, ciao grazie
- Silverprint
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Re: sviluppo negativo
Ciao!
Non sembra uscito male neanche a me. Il contrasto sembra (la scansione è del negativo o di una stampa?) sotto controllo e il controllo del contrasto, di solito, è lo scoglio principale.
Detto ciò passiamo a grana e definizione, perché non è un discorso semplice.
La grana, ovvero ciò che appare sulla stampa (con le scansioni da negativo è diverso), dipende sia dalla pellicola che dal trattamento. La Delta 100 ha già grana fine, passare a sensibilità inferiori non credo possa produrre differenze sostanziali.
La definizione è la capacità di descrivere particolari minuti, ovviamente questa caratteristica è anche legata alle dimensioni della grana, ed è abbastanza intuitivo dire che se la grana è fine la definizione, almeno potenzialmente, aumenta. Tuttavia la potenzialità della pellicola di registrare particolari minuti in sé non basta, bisogna infatti che nei passaggi successivi questi vengano ben evidenziati. La capacità di rendere evidenti i particolari minuti si chiama acutanza. L'acutanza non dipende tanto quanto si possa immaginare dalla finezza della grana, ma coinvolge tutta la catena, dall'ottica di ripresa fino alla carta da stampa, inclusi quindi apparecchi, materiali e loro uso.
Limitando il discorso alla pellicola ed al suo trattamento il Rodinal è un rivelatore che produce negativi dalla buona od ottima acutanza, anche se non è finegranulante. Sembra contraddittorio, ma non lo è: spesso i rivelatori che producono la grana più fine (la mistificano) non producono migliore definizione, né migliore acutanza.
Il discorso è lungo e complicato, comunque per capire se ci sono state perdite di definizione e di acutanza, ovvero che il potenziale non sia stato sfruttato quanto possibile, bisogna analizzare meglio tutto il procedimento e tu sei l'unico che può renderci edotti in merito... ;)
Non sembra uscito male neanche a me. Il contrasto sembra (la scansione è del negativo o di una stampa?) sotto controllo e il controllo del contrasto, di solito, è lo scoglio principale.
Detto ciò passiamo a grana e definizione, perché non è un discorso semplice.
La grana, ovvero ciò che appare sulla stampa (con le scansioni da negativo è diverso), dipende sia dalla pellicola che dal trattamento. La Delta 100 ha già grana fine, passare a sensibilità inferiori non credo possa produrre differenze sostanziali.
La definizione è la capacità di descrivere particolari minuti, ovviamente questa caratteristica è anche legata alle dimensioni della grana, ed è abbastanza intuitivo dire che se la grana è fine la definizione, almeno potenzialmente, aumenta. Tuttavia la potenzialità della pellicola di registrare particolari minuti in sé non basta, bisogna infatti che nei passaggi successivi questi vengano ben evidenziati. La capacità di rendere evidenti i particolari minuti si chiama acutanza. L'acutanza non dipende tanto quanto si possa immaginare dalla finezza della grana, ma coinvolge tutta la catena, dall'ottica di ripresa fino alla carta da stampa, inclusi quindi apparecchi, materiali e loro uso.
Limitando il discorso alla pellicola ed al suo trattamento il Rodinal è un rivelatore che produce negativi dalla buona od ottima acutanza, anche se non è finegranulante. Sembra contraddittorio, ma non lo è: spesso i rivelatori che producono la grana più fine (la mistificano) non producono migliore definizione, né migliore acutanza.
Il discorso è lungo e complicato, comunque per capire se ci sono state perdite di definizione e di acutanza, ovvero che il potenziale non sia stato sfruttato quanto possibile, bisogna analizzare meglio tutto il procedimento e tu sei l'unico che può renderci edotti in merito... ;)
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Re: sviluppo negativo
soan71 ha scritto:vorrei ottenere tutto x la stampa, visto che l' ingranditore non posso metterlo, ciao grazie
?
Re: sviluppo negativo
Senza andare su rilevatori introvabili, quali sono più indicati per una maggior acutanza o per una grana più fine?Silverprint ha scritto: Limitando il discorso alla pellicola ed al suo trattamento il Rodinal è un rivelatore che produce negativi dalla buona od ottima acutanza, anche se non è finegranulante. Sembra contraddittorio, ma non lo è: spesso i rivelatori che producono la grana più fine (la mistificano) non producono migliore definizione, né migliore acutanza.
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Re: sviluppo negativo
Eh...
Generalizzando e semplificando (troppo)... Chromemax pensaci tu!!!
Prima un distinguo. Acutanza "propria" ed acutanza dovuta all'effetto bordo.
Nel primo caso abbiamo una nettezza della grana dovuta principalmente a due fattori: sviluppo breve (e tempo bagnato tenuto al minimo) ed assenza di solventi dell'argento (solfito in gran quantità). I negativi così prodotti danno un elevato senso di nitidezza dovuto principalmente alla nettezza del "puntino". Sono adatti ad ingrandimenti spinti. La grana che viene fuori con questi rivelatori (il Rodinal a basse diluizioni è di questo tipo) di solito è abbastanza evidente.
Il secondo caso (effetto bordo), si verifica con sviluppi prolungati (anche col Rodinal diluito) ed in presenza di agitazione moderata. Durante lo sviluppo si crea un localizzato aumento di densità al confine tra le aree chiare e scure che aumenta l'evidenza dei dettagli (se vi è sufficiente differenza di densità tra gli stessi). Questa "sottolineatura" da la sensazione di una maggior presenza di dettaglio, anche se "ovviamente" il dettaglio è sempre lo stesso o è ridotto. È un effetto che si verifica in proporzioni molto variabili, il massimo viene fuori con gli sviluppi stand. I negativi con pronunciato effetto bordo NON sono adatti a forti ingrandimenti dove spesso è controproducente facendo sembrare l'immagine più confusa.
Con i rivelatori finegranulanti al solvente si usa l'effetto bordo per "compensare" una certa perdita di acutanza "propria" dovuta all'azione del solvente e allo sviluppo prolungato.
Tutta la faccenda è assai complessa e ricca di sfumature, e merita sicuramente studi approfonditi. Il compianto Barry Tornthon ci ha studiato una vita. "Edge of darkness" è un suo libro interessantissimo dedicato in gran parte a questa faccenda.
Riassumendo la questione: la coperta è corta!
Quel che bisogna cercare è un compromesso adatto alle nostre esigenze (anche di una sola immagine).
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Prima un distinguo. Acutanza "propria" ed acutanza dovuta all'effetto bordo.
Nel primo caso abbiamo una nettezza della grana dovuta principalmente a due fattori: sviluppo breve (e tempo bagnato tenuto al minimo) ed assenza di solventi dell'argento (solfito in gran quantità). I negativi così prodotti danno un elevato senso di nitidezza dovuto principalmente alla nettezza del "puntino". Sono adatti ad ingrandimenti spinti. La grana che viene fuori con questi rivelatori (il Rodinal a basse diluizioni è di questo tipo) di solito è abbastanza evidente.
Il secondo caso (effetto bordo), si verifica con sviluppi prolungati (anche col Rodinal diluito) ed in presenza di agitazione moderata. Durante lo sviluppo si crea un localizzato aumento di densità al confine tra le aree chiare e scure che aumenta l'evidenza dei dettagli (se vi è sufficiente differenza di densità tra gli stessi). Questa "sottolineatura" da la sensazione di una maggior presenza di dettaglio, anche se "ovviamente" il dettaglio è sempre lo stesso o è ridotto. È un effetto che si verifica in proporzioni molto variabili, il massimo viene fuori con gli sviluppi stand. I negativi con pronunciato effetto bordo NON sono adatti a forti ingrandimenti dove spesso è controproducente facendo sembrare l'immagine più confusa.
Con i rivelatori finegranulanti al solvente si usa l'effetto bordo per "compensare" una certa perdita di acutanza "propria" dovuta all'azione del solvente e allo sviluppo prolungato.
Tutta la faccenda è assai complessa e ricca di sfumature, e merita sicuramente studi approfonditi. Il compianto Barry Tornthon ci ha studiato una vita. "Edge of darkness" è un suo libro interessantissimo dedicato in gran parte a questa faccenda.
Riassumendo la questione: la coperta è corta!
Quel che bisogna cercare è un compromesso adatto alle nostre esigenze (anche di una sola immagine).
Re: sviluppo negativo
silverprint la scansione se cosi si puo' chiamare è la repro del negativo,lo messo sul tavolo luminoso e rifotografato in modalita' macro con una nikon 5000 tenendo tutto perfettamente in bolla ciao grazie
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Re: sviluppo negativo
Ciao!
Difficile valutare allora!
In genere l'aspetto finale della grana è molto diverso tra stampa e scansione... Tra scanner e scanner, ingranditore ed ingranditore, etc!
Per poter decidere con cognizione di causa cosa ti occorra veramente è necessario prima definire la "catena di riproduzione".
Difficile valutare allora!
In genere l'aspetto finale della grana è molto diverso tra stampa e scansione... Tra scanner e scanner, ingranditore ed ingranditore, etc!
Per poter decidere con cognizione di causa cosa ti occorra veramente è necessario prima definire la "catena di riproduzione".
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Re: sviluppo negativo
Soan che negativo è, un 4x5?
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