Analogica.it

Elmar Lang ha scritto:Sarebbe peggio, credimi, perché qualcuno, anche fossero in due sicuramente parteciperebbe ed allora sì, quella povera giuria verrebbe a patti con la propria coscienza, premiando un'inguardabile schifezza.

Però, in musica ad esempio, al famoso Premio Chopin, spesso la giuria non concede il I o il II premio.

E.L.

Perbacco...Sony World Photography Award è SOLO il più grande concorso fotografico...circa 185.000 immagini partecipanti, provenienti da 180 Paesi

Quella che stiamo commentando è "solo" la vincitrice del National Award (Italia)....dove però la seconda classificata era decisamente superiore...comunque anche quella (come la terza peraltro) sempre "naturlistica"...perchè da noi il "juzismo" impera e la fotografia se non è natura non è fotografia...
E a sostegno vi consiglio solo di dare un'occhiata alle tre vincitrici di Hong Kong http://worldphoto.org/national-award-20 ... hy-awards/

Gursky e Kenna... c'è grossa crisi diceva Quello

Sono piu belli i pinguini talpa ecologici :-| .

Mi ritrovo molto con quello che è stato scritto in questo thread...

Guardando ogni tanto alcuni (spesso apprezzatissimi, da altri) b/n che trovo su altri siti, specie juza, mi sono trovato quasi sempre a non apprezzarli, specie per l'onnipresente eccessivo contrasto generale, i cieli sempre drammatici all'ennesima potenza, la quasi assenza di tonalità intermedie di grigio in favore di un bianco O nero, l'aggiunta volontaria di tonnellate di grana posticcia in postproduzione e/o nitidezza sparata a manetta... senza che questo sia di alcuno scopo nel veicolare il messaggio dello scatto.
È (quasi) persistente l'equazione b/n = tutta la roba di cui sopra.

Insomma, avevo iniziato a chiedermi se ero io ad essere "quello strano" o se semplicemente ero inciampato nella moda del momento, come gli orrendi HDR che andavano parecchio qualche tempo fa.

Se sfogli un po' di riviste di fotografia anni '60-'70, vedrai che allora erano assai di moda -nel B/N- il contrasto esasperato e tanta, tanta grana; magari dopo un periodo in cui si cercava invece la completa e delicata gamma tonale dal bianco puro al nero ed il dettaglio più fine...

Oggi, anche nella foto "numerica", ci si ritrova nella stessa situazione, alla ricerca di effetti e risultati che già vi furono.

Corsi e ricorsi della storia o, usando le parole di Padre Jorge nel Nome della Rosa, "la storia è una continua ricapitolazione!".

E.L.

Io non trovo che la ricerca di effetti e risultati già visti sia il male assoluto, specie nel digitale. Così come non trovo che il digitale sia il "male " da combattere in sè stesso. Ci può stare che molti, con in mano, giocoforza (o quasi ) un mezzo "moderno" ne sfruttino le potenzialità senza rinunciare al sapore di un altro tipo di fotografia, soprattutto nel colore, cosa certamente non alla portata di tutti in fotografia analogica.
Quello che mi fa mediamente orrore è la fotografia urlata e cafona che si vede ovunque: un'improbabile accozzaglia di colori, nitidezza spinta, contrasti, cieli che ti cadono addosso... che diventano il parametro su cui le persone in massa si confrontano soprattutto nei forum e nei social. Il problema è la proiezione di "consuetudine" che pian piano si diffonde e radica come normalità.
Tornando al topic iniziale, non apprezzo nemmeno io lo scatto, piatto, con il soggetto che non viene fuori..tutto un po' nella mischia. Forse più un problema di post produzione un po' superficiale o limitatezza della capacità.
Prescindendo dal fatto che lo scimmiottare un Salgado è il caso di farlo solo se ci sono le capacità e, soprattutto, nell'ambito di un concorso lo trovo quantomai inopportuno.

Ci sarebbero anche discorsi etici e filosofici da fare... cosa è arte ? cosa oggettivamente bello?

Premesso che ogni post produzione pesante la ritrovo estranea ad ogni concetto artistico mi spiegate cosa oggettivamente vi è di artistico nelle prime due foto di Hong Kong ?

La prima si porta con se un sapore di eccessivamente costruito che non amo. Gia me lo immagino quel bambino a correre centinaia di volte in attesa dello scatto perfetto.
E' tutto troppo geometrico, perfetto, innaturale. Le uniche due persone che devono dare un movimento hanno delle pose scontate.


La seconda la contemplo da oltre dieci minuti... sono arrivato all'unica conclusione che mai mi sarei sognato di ricoprire due bambine con della carta igienica rendendole una sorta di fumetto. Ma, credetemi, non ne comprendo il messaggio.