Analogica.it

roby02091987 ha scritto:

graic ha scritto:si può usare un normale dimmer per alimentare la lampada

ma riducendo la temperatura del filamento si varia anche lo spettro di emissione della lampada, modificando in maniera non prevedibile il comportamento dei filtri e della carta VC.

Secondo me, se la luce è troppa, meglio sostituire la lampadina con una meno potente...

oppure si compra i filtri Multigrade e ci mette un filtro 2, così è sicuro di quel che fa e aumenta anche i tempi di esposizione

Ri.Co. ha scritto:

roby02091987 ha scritto:

graic ha scritto:si può usare un normale dimmer per alimentare la lampada

ma riducendo la temperatura del filamento si varia anche lo spettro di emissione della lampada, modificando in maniera non prevedibile il comportamento dei filtri e della carta VC.

Secondo me, se la luce è troppa, meglio sostituire la lampadina con una meno potente...

oppure si compra i filtri Multigrade e ci mette un filtro 2, così è sicuro di quel che fa e aumenta anche i tempi di esposizione

Beh, sarebbe la soluzione più semplice...

Mi rimane un dubbio circa l'apertura del diaframma dell'ingranditore.
A rigor di logica se lo chiudo ottengo ovviamente dei tempi di esposizione maggiori e, credo, una maggiore profondità di campo semplificando la messa a fuoco.
A questo punto mi chiedo quali siano i vantaggi di usare focali aperte, oltre ovviamente alla riduzione dei tempi di esposizione.
Emanuele

Emalt81 ha scritto: A questo punto mi chiedo quali siano i vantaggi di usare focali aperte, oltre ovviamente alla riduzione dei tempi di esposizione.
Emanuele

nessuno, in camera oscura non abbiamo a che fare con la 'luce ambiente' ovviamente un'ottica F:2.8 si mette a fuoco molto più comodamente che una F:5.6. L'unico inconveniente dei diaframmi chiusi (ma veramente TROPPO chiusi) è la diffrazione.