Se è una battuta, ci può anche stare, ma se fosse detto seriamente, mi pare un po' fuori posto.
L'UBS investe in promozione della cultura quanto e più di altre banche o istituzioni finanziarie.
Annie Leibovitz a Milano
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Re: Annie Leibovitz a Milano
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
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Re: Annie Leibovitz a Milano
Nessuna banca investe in cultura,
sono spese fatte per pagare meno tasse..
mancava la faccina per indicare la battuta ma anche quello che ho scritto qui sopra non lo e'.
sono spese fatte per pagare meno tasse..
mancava la faccina per indicare la battuta ma anche quello che ho scritto qui sopra non lo e'.
Saluti
Ottavio
Matematicamente parlando, la fotografia e' un'applicazione lineare da R3 in R2
Ottavio
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Re: Annie Leibovitz a Milano
Non ti preoccupare, anch'io non uso mai le "faccine".
Comunque, son meglio soldi usati in cultura per poi ottenere detrazioni fiscali, che per altre inutili spese, di cui certe banche sono purtroppo responsabili.
Comunque, son meglio soldi usati in cultura per poi ottenere detrazioni fiscali, che per altre inutili spese, di cui certe banche sono purtroppo responsabili.
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Re: Annie Leibovitz a Milano
Certo, certo.. ci mancherebbe,
ma la cultura sarebbe anche quella di non consigliare i pensionati a porre firme
in investimenti su derivati o altre amenita' finanziarie... ma questo e' un altro discorso.
Comunque la mostra e' consigliata, e non perche' all'uscita ti regalano un ghiacciolo per combattere la calura.
8vio
ma la cultura sarebbe anche quella di non consigliare i pensionati a porre firme
in investimenti su derivati o altre amenita' finanziarie... ma questo e' un altro discorso.
Comunque la mostra e' consigliata, e non perche' all'uscita ti regalano un ghiacciolo per combattere la calura.
8vio
Saluti
Ottavio
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Re: Annie Leibovitz a Milano
molto interessante, ci andrò di sicuro
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Re: Annie Leibovitz a Milano
Io ci sono andato lunedì: molto, molto belle le foto... ma sinceramente non mi è piaciuto come è stata messa giù la mostra.
Le foto esposte sono poco meno di una quarantina, appese ad una bacheca una di fianco all'altra, senza cornici e fermate con delle puntine, dimensioni tra il 24x30 e il 30x40 ad occhio, suppongo siano tutte copie. Il tutto è dietro una lastra di plexiglass. L'illuminazione era molto poco curata ed uniforme... insomma, in generale a me dava l'impressione che avessero organizzato una mostra per dei disegni di bambini dell'asilo piuttosto che per fotografie di quel calibro.
Le foto del nuovo lavoro non sono stampate, ma visualizzate su 3 batterie da 4 TV ognuna... quindi la foto si vede, ma su schermo e per di più divisa in 4 dalle cornici degli schermi.
La parte più bella? Un tavolone con su una caterva di libri fotografici da sfogliare e un megalibrone con pagine 50x60 anch'esso da sfogliare (per assurdo erano più grandi le pagine di questo libro delle foto appese).
Anche qui l'illuminazione era ridicola: da microscopiche lampadine da lettura che generavano più riflessi che luce.
Io ci sono stato dentro 1 oretta (purtroppo me ne sono dovuto andare per impegni miei) ma ne ho approfittato comunque visto che abito vicino per farci un salto, nonostante il poco tempo a disposizione... però ci tornerei solo per la possibilità di sfogliare tanti libri fotografici.
Le foto esposte sono poco meno di una quarantina, appese ad una bacheca una di fianco all'altra, senza cornici e fermate con delle puntine, dimensioni tra il 24x30 e il 30x40 ad occhio, suppongo siano tutte copie. Il tutto è dietro una lastra di plexiglass. L'illuminazione era molto poco curata ed uniforme... insomma, in generale a me dava l'impressione che avessero organizzato una mostra per dei disegni di bambini dell'asilo piuttosto che per fotografie di quel calibro.
Le foto del nuovo lavoro non sono stampate, ma visualizzate su 3 batterie da 4 TV ognuna... quindi la foto si vede, ma su schermo e per di più divisa in 4 dalle cornici degli schermi.
La parte più bella? Un tavolone con su una caterva di libri fotografici da sfogliare e un megalibrone con pagine 50x60 anch'esso da sfogliare (per assurdo erano più grandi le pagine di questo libro delle foto appese).
Anche qui l'illuminazione era ridicola: da microscopiche lampadine da lettura che generavano più riflessi che luce.
Io ci sono stato dentro 1 oretta (purtroppo me ne sono dovuto andare per impegni miei) ma ne ho approfittato comunque visto che abito vicino per farci un salto, nonostante il poco tempo a disposizione... però ci tornerei solo per la possibilità di sfogliare tanti libri fotografici.
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