Tri-x e Rodinal

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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Fabio Pasquarella
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Tri-x e Rodinal

Messaggio da Fabio Pasquarella »

Buongiorno a tutti,

ho iniziato da poco a stampare con ingranditore Durst M601, finora ho scattato prevalentemente in medio formato con la tri-x 400 esposta a 200 e sviluppata in rodinal 1:50 per 9 min con agitazione iniziale di 1 min e poi due agitazioni ogni minuto. Naturalmente sono alle prime armi con la stampa, ma mi sono accorto che ho un po' di difficoltá sulle luci, penso dovuta a negativi un po' sottosviluppati. I dettagli nelle ombre ci sono tutti, peró mi piacerebbe avere piú gamma in alto, ossia arrivare al baffo della nuvola che mi appare bianco in stampa, ma appunto non sembro avere sufficiente densitá sul negativo. Non vorrei aumentare il contrasto della stampa perchè preferisco di gran lunga immagini morbide. In una stampa di un paesaggio ho sbiancato alcune parti di nuvola con ferricianuro e il risultato finale mi soddisfa molto, ma non credo sia la strada giusta questa da perseguire...

Rimanendo in rodinal, la grana non mi dispiace affatto, mi chiedevo quindi quale direzione prendere:

1) Aumento i tempi di sviluppo? E in caso di quanto?

2) Cambio diluizione del rodinal magari portandolo a 1:25? In tal caso riuscirei a mantenere la morbidezza, per me importante, aumentando solo la densitá delle alte luci?

Ho letto alcuni interventi di silverprint riguardo la spalla precoce della tri-x e non so se ho capito...spalla precoce si traduce nel fatto che la tri-x da un certo punto in poi della gamma dinamica inizia a perdere di separazione tonale nelle alte luci prima di altre pellicole? Come influenza questo comportamento uno sviluppo compensatore e che differenza c'è con una diluizione che non compensa?

Insomma il succo è che vorrei arrivare alle alte luci in stampa perdendomi il meno possibile senza cambiare pellicola e manentendo una immagina morbida, oltre a chiarirmi dei dubbi sul concetto di spalla e come si rapporta con i vari tipi di sviluppo (compensatore e non)...

Scusate le varie domande e le eventuali bestialitá che ho detto, ma non saprei come proseguire...grazie anticipatamente per l'aiuto



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ammazzafotoni
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Re: Tri-x e Rodinal

Messaggio da ammazzafotoni »

Be, se ti privi della possibilità di variare il contrasto della stampa... Dovrai fare taaante prove per ottenere il negativo perfetto!

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truiz
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Re: Tri-x e Rodinal

Messaggio da truiz »

Premetto che non sono uno stampatore navigato ma anch'io mi sono posto le tue stesse domande e come te uso la tx400 ma in studional.
Spesso devo usare il filtro 4 o 4.5 per ottenere quei bianchi che mi piacciono, ma non è un problema per me.
La risposta che mi sono dato è di provare altri tempi di sviluppo, in relazione al contrasto della scena, nonché ho acquistato anche io il ferricianuro è proprio ieri l'ho provato con immensa soddisfazione.
Ho fatto anche un rullino di test con un'altra pellicola TGrain che modulano meglio le alte luci e i risultati non sono male per essere un test fatto su una scena ad alto contrasto.

Ho 3 possibilità diverse di risolvere il problema, inoltre posso anche combinarle nei casi più rognosi.

Sta a te stabilire quale approccio seguire, in base ai risultati che ottieni e al metodo che più ti aggrada.

L'importante è farlo con piacere e diveetirsi
Marco

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Silverprint
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Re: Tri-x e Rodinal

Messaggio da Silverprint »

Santo Niente ha scritto:Ho letto alcuni interventi di silverprint riguardo la spalla precoce della tri-x e non so se ho capito...spalla precoce si traduce nel fatto che la tri-x da un certo punto in poi della gamma dinamica inizia a perdere di separazione tonale nelle alte luci prima di altre pellicole? Come influenza questo comportamento uno sviluppo compensatore e che differenza c'è con una diluizione che non compensa?
Esatto. Temo che le sfumature delle nuvole, sui toni chiari e chiarissimi, quando ci sia elevato contrasto, non siano alla portata della Tri-x, perché appunto la spalla arriva relativamente presto. Vale a dire che oltre un certo livello di esposizione la pellicola non è più in grado di tradurre differenze di luminosità in differenze di densità.
Un rivelatore compensatore peggiora la situazione perché, appunto, anticipa l'arrivo della spalla, per cui come primo tentativo per non cambiare pellicola si può cambiare rivelatore o concentrazione (nel caso si sia usato un rivelatore energico concentrato molto diluito). Potrebbe essere sufficiente in alcuni casi, in altri no.

Un altra cosa che può rendere difficile la resa di una buona modulazione dei toni più chiari è la testa dell'ingranditore a condensatori.
L'effetto Callier produce non solo un aumento di contrasto, ma anche un certo appiattimento della resa dei toni più chiari quando il negativo presenti densità relativamente elevate e, per esempio, si insista a bruciarle per tirare fuori qualcosa in stampa. Come conseguenza dell'aumento di contrasto si devono anche produrre negativi più morbidi e la cosa può avere influenza sulla spalla che ne può risultare ulteriormente avvicinata.

Tieni presente comunque che una resa dei toni più chiari vivida e ben modulata è una delle cose più difficili da ottenere.
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Fabio Pasquarella
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Re: Tri-x e Rodinal

Messaggio da Fabio Pasquarella »

Ok, ora mi è più chiaro, quindi proverò innanzitutto una concentrazione diversa. Mi consigli(ate) di iniziare con un 1:25 per 7 min. a parità delle altre condizioni? Ho visto che qualcuno usa anche 1:35, ma non so a che tempi e con che risultati (per salvare capra e cavoli...Boh...), comunque in termini di stampa si avverte poi la maggiore mancanza di mezzi toni?

Grazie ancora

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Re: Tri-x e Rodinal

Messaggio da Silverprint »

Il tempo dovrebbe essere minore.

La mancanza di mezzi toni... non capisco cosa sia. Un negativo normale è comunque a tono continuo.
Casomai, se il tempo non verrà adeguato alla maggior concentrazione, avrai un contrasto più elevato, ovvero minore latitudine.
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Fabio Pasquarella
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Re: Tri-x e Rodinal

Messaggio da Fabio Pasquarella »

Silverprint ha scritto: Casomai, se il tempo non verrà adeguato alla maggior concentrazione, avrai un contrasto più elevato, ovvero minore latitudine.
questo significa che, idealmente, se avessi due scatti identici c'è un tempo di sviluppo accoppiato alla diluizione 1:25 che mi restituirebbe la medesima gamma tonale dell'altro che sviluppo a 1:50, ma la differenza è che nel primo caso se volessi potrei sovrasviluppare un po' con meno rischio di impastare le alte luci? Scusami se insisto ma è per capire, grazie della gentilezza :)

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Re: Tri-x e Rodinal

Messaggio da Silverprint »

Sono due cose generalmente distinte, da una parte abbiamo l'energia, dall'altra la compensazione.
Si possono sommare però in vari modi. Uno è il caso dei rivelatori molto energici e concentrati per cui oltre una certa diluizione si ottiene una compensazione per parziale esaurimento (è anche il caso del Rodinal 1+50). Altri sono i vari effetti di compensazione chimica, ovvero dovuta alla formulazione del rivelatore.

L'energia del rivelatore determina il contrasto. Energia è la risultante di concentrazione, tempo, temperatura e formula utilizzata.
Con un rivelatore più concentrato, ovvero più energico, occorre meno tempo per ottenere lo stesso contrasto, quindi è chiaramente possibile regolare l'energia usata per sviluppare riducendo il tempo in proporzione all'aumento di concentrazione (la proporzione però è variabile e dipende dalla formula usata).

Con un rivelatore poco compensatore (come il Rodinal 1+25) le parti maggiormente esposte tenderanno a raggiungere densità più elevate in rapporto a quelle meno esposte rispetto alla diluizione maggiore. In pratica, a parità di alte luci, con la concentrazione maggiore avrai toni medi meno densi sul negativo, oppure a parità di toni medi avrai alte luci più dense sul negativo, questo, naturalmente, in conseguenza del tempo di sviluppo usato.
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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