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impressionando ha scritto:Un po' come tono caldo e tono freddo.....
....meglio caldo o freddo?
Orizzontale verticale?
Lucido opaco?
Un bel motore cormato va sul lucido o opaco?
Un tramonto scintillante sul mare?
Un ritratto di ragazza? Di anziano?
Un portale in legno?
Un panorama montano?
Una montagna innevata?
....
....
Tu Paolo usi sempre la stessa finitura di carta o la adatti alla foto che stai stampando?
Quando usi due tipi diversi di finitura e fai vedere le stampe .... nn sarebbe meglio avessero tutte la stessa finitura?
Non quanto la mia disperazione per l'ormai cronica mancanza di una carta dalla superficie fine-grain matt, come quella delle vecchie Agfa 118 che era assolutamente perfetta per le gigantografie.
Quella geniale finitura nessuno l'ha mai riproposta..... forse è morto il cartaio assieme ad Agfa?!
Se vuoi ho ancora un pacco di 50x60... lo tengo come reliquia ma so che da te sarebbe in ottime mani
areabis ha scritto:Tu Paolo usi sempre la stessa finitura di carta o la adatti alla foto che stai stampando?
Quando usi due tipi diversi di finitura e fai vedere le stampe .... nn sarebbe meglio avessero tutte la stessa finitura?
Quando fai una serie è indispensabile (per me) usare la stessa carta ed anche lo stesso rivelatore.
Quando "ero bravo" ( ) usavo diverse carte e tentavo di abbinarle alle immagini. Ora sono pigro... uso una carta un rivelatore una pellicola e vivo felice.
Genericamente ho sempre trovato le carte opache adatte a cose materiche che richiedessero una resa simile alla superficie
Se è leggermente velata si può aggiungere un po' di anti-velo (benzotriazolo) al rivelatore.
Anche lavorare a bassa temperatura aiuta. Alcuni rivelatori lavorano abbastanza bene anche a 16°C (Agfa Print Plus, per, es.).