SO bene di fare una considerazione naif.
Vedo che McCurry aggiusta le sue foto di strada in post produzione togliendo e aggiungendo persone a suo piacimento.
La cosa mi fa incazzare.
Poi mi chiedo: ma perché indignarsi? La fotografia non è riproduzione della realtà, all'artista è concesso tutto, l'importante è che la fotografia funzioni.
Non sono del tutto d'accordo, ma non so argomentarlo bene.
Direi che, LIMITATAMENTE ALLA FOTOGRAFIA DI REPORTAGE, O STREET, ci sia un patto implicito che lega il fotografo a chi vede la fotografia. Una sorta di zoccolo duro della realtà che non SI PUÒ alterare senza violare questo patto. Scurire, schiarire, maschera, brucia, ecc. ok. Ma togliere persone che c'erano, spostare lampioni... mi pare una cosa diversa che scurire il cielo, su un piano etico.
Insomma, se vado al ristorante e chiedo un pollo fatto alla superchef, elaboratissimo, ecc., va bene tutto: ma di partenza bisogna che nel piatto ci sia del pollo. Se invece era un gatto, o sia dal sapore di pollo, allora non va bene, è frode alimentare.
In fotografia di strada, se tu mi dici, e intitoli, che quella è una veduta di una strada dell'Havana, e ci sono tre persone che camminano, e poi scopro che ce l'hai aggiunte in post produzione, qualcosa non mi torna più...
lo zoccolo duro della realtà
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Re: lo zoccolo duro della realtà
Nicola, il tuo è un rigurgito acido dello stomaco. Prenditi un maloox, e non pensarci più.
Re: lo zoccolo duro della realtà
Il dramma è che da McCurry non me lo aspettavo, per di più se devi "barare" almeno fallo bene...
Re: lo zoccolo duro della realtà
Si invecchia, i soldi finiscono, le capacità di un tempo si assottigliano. E non si vuole rinunciare al tenore di vita. La cosa non mi stupisce affatto. Rimanere coerenti invecchiando è la cosa più difficile del mondo.
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Re: lo zoccolo duro della realtà
Smetti di frequentare ristoranti vicentini, e tutto s'aggiustaNikMik ha scritto: Se invece era un gatto, ...
Aggiungere, o togliere, in fotografia, sin dagli albori, lo si è sempre fatto, vedi presa di Porta Pia, o sgraditi a Stalin & Co., l'etica, e la morale, in molti casi, sono solo chiacchiericcio tra "filosofi", è da parecchio che apparire è molto meglio di essere, in fotografia lo è sempre stato.
Non ho mai pensato alla fotografia come rappresentazione, solo come interpretazione, e l'interpretazione, si sa, è soggettiva, cancellare, virtualmente, è più grave di dar credito ad un'immagine, qualsiasi essa sia?
Nicola
Meglio farlo, e poi pentirsi, che rimpiangere di non averlo fatto.
Meglio farlo, e poi pentirsi, che rimpiangere di non averlo fatto.
Re: lo zoccolo duro della realtà
amen, meno pettegolezzi e piu foto (buone)
Re: lo zoccolo duro della realtà
Che McCurry modifichi le foto si sa, ma lo fanno tutti più o meno, ed è lecito farlo finché si resta nel lato artistico (anche come comunicazione) ma non se in ambito di documentazione.
Se ho capito la foto a cui ti riferisci, visto che parlato di persone e lampioni, quealla in realtà è un errore del suo postproducer (McCurry non modifica le foto da se), nell'assemblere più scatti, e quindi si vedono persone sdoppiate, lampiobi monchi, scalini fantasmi ecc ecc... Problemi che si vedono ad un ingrandimento dell 100% o più su una foto stampata in grandezza di metri, il postpruder non è stato acrupoloso ed ha lavorato male.
Per il resto si, molte sue foto sono modificate, in posa, costruite per trasmettere il messaggio che lui aveva in testa, non per documentarci la realtà di quel momento... Che poi anche nella documentazione, bisogna vedere coda io fotografo voglio dicumentare, se togliere un lampione non cambia il significato della foto che documenta un fatto ma la rende più leggibile non vedo il problema, se invece devo documentare quel posto, in quella data e a quell'ora cosa c'era allora si che togliere un lampione è sbagliato.
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Se ho capito la foto a cui ti riferisci, visto che parlato di persone e lampioni, quealla in realtà è un errore del suo postproducer (McCurry non modifica le foto da se), nell'assemblere più scatti, e quindi si vedono persone sdoppiate, lampiobi monchi, scalini fantasmi ecc ecc... Problemi che si vedono ad un ingrandimento dell 100% o più su una foto stampata in grandezza di metri, il postpruder non è stato acrupoloso ed ha lavorato male.
Per il resto si, molte sue foto sono modificate, in posa, costruite per trasmettere il messaggio che lui aveva in testa, non per documentarci la realtà di quel momento... Che poi anche nella documentazione, bisogna vedere coda io fotografo voglio dicumentare, se togliere un lampione non cambia il significato della foto che documenta un fatto ma la rende più leggibile non vedo il problema, se invece devo documentare quel posto, in quella data e a quell'ora cosa c'era allora si che togliere un lampione è sbagliato.
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Re: lo zoccolo duro della realtà
Un lavoro decorativo è utile o inutile. Questo è utile o pacchiano (kitsch)?
Meglio prima o meglio dopo?
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Re: lo zoccolo duro della realtà
E questo?
Re: lo zoccolo duro della realtà
Sinceramente sono dell'idea che se fai reportage è meglio una foto in meno che manipolare la realtà..soprattutto per questo scatto a pellicola
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