Non occorre che avvenga una reazione chimica: per ottenere righe chiare sulla stampa basta che sul negativo ci siano righe dense, meno trasparenti. Anche dei depositi di sapone, per esempio...
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Negativo con strisce scure
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Re: Negativo con strisce scure
L'essiccazione della gelatina è un processo estremamente delicato e sensibilissimo a fattori estranei, che alterandone l'uniformità, possono provocare variazioni di densità nel negativo.
Qualsiasi cosa possa disturbare l'asciugatura, come un deposito di sapone, essiccazione forzata disuniforme, correnti d'aria, si traduce quasi automaticamente in un negativo rovinato.
Nei saponi non c'è solo il tensioattivo, ci sono anche tantissime altre sostanze che possono seriamente disturbare il processo; così come nell'aceto alimentare ci sono batteri ed altre sostanze perniciose.
Eppure sopravvive costantemente su internet il bisogno di consigliare agli altri pratiche "low-fi" che generano soltanto disastri.
La regola madre è sempre una, ed una sola: evitare di usare prodotti estranei (perché certi guru su internet dicono di farlo, ma non riferiscono mai le porcate che escono fuori per vergogna, anzi millantano stranamente sempre ottimi risultati -forse fotoscioppati- oppure semplicisticamente non sono capaci di vedere il problema).
E' una regola semplice, costringe ad usare prodotti specifici, ma è l'unica garanzia di sicurezza, se si tiene alla bontà del risultato.
Come tutte le buone pratiche in fotografia è apparentemente una seccatura, ma ripaga col tempo.
Qualsiasi cosa possa disturbare l'asciugatura, come un deposito di sapone, essiccazione forzata disuniforme, correnti d'aria, si traduce quasi automaticamente in un negativo rovinato.
Nei saponi non c'è solo il tensioattivo, ci sono anche tantissime altre sostanze che possono seriamente disturbare il processo; così come nell'aceto alimentare ci sono batteri ed altre sostanze perniciose.
Eppure sopravvive costantemente su internet il bisogno di consigliare agli altri pratiche "low-fi" che generano soltanto disastri.
La regola madre è sempre una, ed una sola: evitare di usare prodotti estranei (perché certi guru su internet dicono di farlo, ma non riferiscono mai le porcate che escono fuori per vergogna, anzi millantano stranamente sempre ottimi risultati -forse fotoscioppati- oppure semplicisticamente non sono capaci di vedere il problema).
E' una regola semplice, costringe ad usare prodotti specifici, ma è l'unica garanzia di sicurezza, se si tiene alla bontà del risultato.
Come tutte le buone pratiche in fotografia è apparentemente una seccatura, ma ripaga col tempo.
Re: Negativo con strisce scure
Bisogna stare sempre on line su analogica.it: ieri sera ho fatto il furbo e in mancanza del prodotto ortodosso ho adoperato del sapone perché ormai era troppo tardi e avevo la tank carica ormai sviluppata. Ho quello lo stesso stigma sui negativi. Dovevo leggervi ieri
Giulio
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They say my print quality is bad. Darling, they should see my negatives (Lisette Model)
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Re: Negativo con strisce scure
chiarissimo, sto toccando con mano quanto sia delicata la questione, e la cosa interessante è che ho sviluppato per anni ma solo ora che sto stampando mi rendo conto dei molti errori. Bene, non è mai troppo tardi-Sandro- ha scritto:L'essiccazione della gelatina è un processo estremamente delicato e sensibilissimo a fattori estranei, che alterandone l'uniformità, possono provocare variazioni di densità nel negativo.
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