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FX-1
Soluzione A
Metolo … 5 gr
Sodio Solfito Anidro … 50 gr
Potassio Ioduro 0,001% ( * ) … 50cc
H20 per arrivare ad un litro (possibilmente distillata)
Soluzione B
Sodio Carbonato Anidro … 25 gr
H20 per arrivare ad un litro (possibilmente distillata)
L’FX-1 si utilizza in diluizione 1+1+8
( * ) Per preparare il Potassio Ioduro in diluizione 0,001% si deve in questo modo: 1 grammo di sostanza in un litro d’acqua, di questa soluzione si prendono 100 cc e si diluiscono fino a 1 litro. Nuovamente si prendono 100 cc e si diluiscono in 1 litro. Questa è la percentuale richiesta, di cui occorrono 50 cc.
maggiori dettagli : https://store-59x7hd.mybigcommerce.com/ ... 1-0080.pdf
Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1
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Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1
Ultima modifica di ninelvia il 14/09/2010, 8:36, modificato 1 volta in totale.
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- etrusco
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Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1
Sei un vero MITO! Grandioso topic!!! Lo taggo come "IMPORTANTE"
Pssss, Hei! ... Ti sei ricordato di registrare la tua camera oscura su darkroom locator?
pensando - offerte sconti
pensando - offerte sconti
Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1
Salve Nino,
Innanzitutto complimenti per lo stupendo "articolo" FX1, davvero una spiegazione eccellente su tutto lo sviluppo.
Ho parlato di questo sviluppo nell'altra sezione riguardante la ricerca dei chimici puri...
Effettivamente l'ho sempre usato con Tmax 400, la cosa che non ha mai capito è perchè si dichiara un aumento della sensibilità della pellicola mentre i miei test evidenziano una "buona" scala tonale a 320 Iso. Prove fatte col metodo consigliato da Ansel Adams nel libro "il negativo".
La mia ricetta è stata prelevata da un famoso libro su procedimenti chimici fotografici, non capisco perchè è differente dalla sua.
Comunque viste le sue ottime conoscenze "chimiche" ho trovato interessantissimo il suo discorso sull'estensione e gradazione tonale.
Capisco lo sforzo in termini di tempo ma potrebbe dare qualche consiglio in merito? Tipo pellicola,sviluppi, ecc...
Sono sicuro che verrebbe apprezzato moltissimo da tutti i partecipanti del forum.
Grazie ancora per lo splendido articolo.
Paolo
Innanzitutto complimenti per lo stupendo "articolo" FX1, davvero una spiegazione eccellente su tutto lo sviluppo.
Ho parlato di questo sviluppo nell'altra sezione riguardante la ricerca dei chimici puri...
Effettivamente l'ho sempre usato con Tmax 400, la cosa che non ha mai capito è perchè si dichiara un aumento della sensibilità della pellicola mentre i miei test evidenziano una "buona" scala tonale a 320 Iso. Prove fatte col metodo consigliato da Ansel Adams nel libro "il negativo".
La mia ricetta è stata prelevata da un famoso libro su procedimenti chimici fotografici, non capisco perchè è differente dalla sua.
Comunque viste le sue ottime conoscenze "chimiche" ho trovato interessantissimo il suo discorso sull'estensione e gradazione tonale.
Capisco lo sforzo in termini di tempo ma potrebbe dare qualche consiglio in merito? Tipo pellicola,sviluppi, ecc...
Sono sicuro che verrebbe apprezzato moltissimo da tutti i partecipanti del forum.
Grazie ancora per lo splendido articolo.
Paolo
Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1
etrusco ha scritto:Sei un vero MITO! Grandioso topic!!! Lo taggo come "IMPORTANTE"
Grazie... fa sempre piacere essere apprezzati per il proprio lavoro.
Accidenti sono stato "taggato"!!!!!! non so bene cosa voglia dire ma spero non sia infettivo.
Ciao
Nino
Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1
Paolo[/quote][quote="paolob74"
errore
errore
Ultima modifica di ninelvia il 14/09/2010, 8:41, modificato 1 volta in totale.
Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1
Buongiorno Nino,
Le mie prove con FX1 e Tmax 400 a 11 minuti evidenziano i seguenti risultati:
zona 1 densità 0,10
zona 8 densità 1,20
dovrebbe essere lo sviluppo "normale"
La mia ricetta di Fx1 è stata estrapolato da:
DARKROOM COOKBOOK e anche da FOTOGRAFIA IN BIANCONERO DI MARCO FODDE, che consiglia caldamente l'utilizzo di Fx1 con Tmax, ovviamente sono considerazioni personali.
La richiesta sul consiglio per estendere la scala tonale è il seguente:
Se da una parte possiamo parlare di FX1 come massima nitidezza quale sviluppo possiamo utilizzare per ottenere negativi con gradazione tonale estesa e ben separata?
Capisco che il discorso potrebbe essere molto esteso ma mi accontento di qualche "dritta" iniziale...
A volte utilizzo anche io medio formato e mi interessa molto questo argomento, ormai è cosi difficile reperire notizie sicure.
Grazie
Paolo
Le mie prove con FX1 e Tmax 400 a 11 minuti evidenziano i seguenti risultati:
zona 1 densità 0,10
zona 8 densità 1,20
dovrebbe essere lo sviluppo "normale"
La mia ricetta di Fx1 è stata estrapolato da:
DARKROOM COOKBOOK e anche da FOTOGRAFIA IN BIANCONERO DI MARCO FODDE, che consiglia caldamente l'utilizzo di Fx1 con Tmax, ovviamente sono considerazioni personali.
La richiesta sul consiglio per estendere la scala tonale è il seguente:
Se da una parte possiamo parlare di FX1 come massima nitidezza quale sviluppo possiamo utilizzare per ottenere negativi con gradazione tonale estesa e ben separata?
Capisco che il discorso potrebbe essere molto esteso ma mi accontento di qualche "dritta" iniziale...
A volte utilizzo anche io medio formato e mi interessa molto questo argomento, ormai è cosi difficile reperire notizie sicure.
Grazie
Paolo
Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1
Ciao Paolo
Ti ho inviato un MP . Fammi sapere se ti arriva perché credo che di avere pasticciato un po.
In pratica si è fermato in "messaggi in uscita" mentre credo che dovrei trovarlo su "messaggi spediti"
Grazie dell'aiuto
Ciao
Nino
Ti ho inviato un MP . Fammi sapere se ti arriva perché credo che di avere pasticciato un po.
In pratica si è fermato in "messaggi in uscita" mentre credo che dovrei trovarlo su "messaggi spediti"
Grazie dell'aiuto
Ciao
Nino
- chromemax
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Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1
Complimenti Nino per il bel lavoro, molto interessante; bravo e grazie.
@ Paolo
Appena la mia camera oscura avrà una temperatura vivibile ho già in programma di testare il DK-50 e il Preceptol, soprattutto per i ritratti; il primo per l'ottimale resa tonale sui mezzi toni di cui ho letto da più parti, e il secondo per la morbidezza dei passaggi tonali e l'effetto "flou" dell'azione solvente. Come ho detto non ho prove concrete sulla bontà di questi sviluppi, ma solo delle notizie (o speculazioni) lette da varie fonti che mi ripropongo di verificare con delle mie prove.
Sulla difficoltà di reperire notizie sicure, mi basta la confusione che c'è in giro su come ottenere il sodio metaborato (kodalk) dal borax e soda caustica; ogniuno dice la sua e ho le idee alquanto confuse. In compenso ti posso dire che da quando ho ripreso con la fotografia, dopo più di dieci anni di stop, il mio atteggiamento è molto più "easy", forse la vecchiaia... tanto il tempo di sviluppo è sempre 12' a 20°C
@ Paolo
Sul Darkroom Cookbook terza edizione la formula riportata è quella corretta; il libro di Fodde non lo conosco.La mia ricetta di Fx1 è stata estrapolato da:
DARKROOM COOKBOOK e anche da FOTOGRAFIA IN BIANCONERO DI MARCO FODDE.
Questo argomento interessa molto anche me, soprattutto, come sottolineava anche Nino nel suo post, da quando ho cominciato a fotografare in GF e il discorso nitidezza/acutanza è passato relativamente in secondo pianoSe da una parte possiamo parlare di FX1 come massima nitidezza quale sviluppo possiamo utilizzare per ottenere negativi con gradazione tonale estesa e ben separata?
...
A volte utilizzo anche io medio formato e mi interessa molto questo argomento, ormai è cosi difficile reperire notizie sicure.
Appena la mia camera oscura avrà una temperatura vivibile ho già in programma di testare il DK-50 e il Preceptol, soprattutto per i ritratti; il primo per l'ottimale resa tonale sui mezzi toni di cui ho letto da più parti, e il secondo per la morbidezza dei passaggi tonali e l'effetto "flou" dell'azione solvente. Come ho detto non ho prove concrete sulla bontà di questi sviluppi, ma solo delle notizie (o speculazioni) lette da varie fonti che mi ripropongo di verificare con delle mie prove.
Sulla difficoltà di reperire notizie sicure, mi basta la confusione che c'è in giro su come ottenere il sodio metaborato (kodalk) dal borax e soda caustica; ogniuno dice la sua e ho le idee alquanto confuse. In compenso ti posso dire che da quando ho ripreso con la fotografia, dopo più di dieci anni di stop, il mio atteggiamento è molto più "easy", forse la vecchiaia... tanto il tempo di sviluppo è sempre 12' a 20°C
Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1
paolob74 ha scritto:
ormai è cosi difficile reperire notizie sicure.
errore
Ultima modifica di ninelvia il 14/09/2010, 8:37, modificato 1 volta in totale.
Re: Sviluppo ad alta nitidezza Crawley FX1
Buongiorno Nino,
hai preso spunto da una mia frase quindi partecipo con te alla tua discussione...
Per quanto riguarda il tuo utilizzo del forum credo che avrai una risposta da qualche amministratore, magari ci cacceranno entrambi!
Per il resto del discorso vorrei portare ad esempio la mia esperienza, vado per punti mer migliorare la comprensione:
- A 20 anni circa mi sono appassionato di fotografia, amavo e amo ancora i grandi paesaggi di bianconero dei famosi maestri come Weston e Adams, ecc...
- Non voglio inventare niente, mi piacerebbe fare mia la loro tecnica (almeno in parte), e utilizzarla per le mie foto. Sono appassionato anche di alpinismo e montagna, in italia non credo di avere problemi nel trovare soggetti stupendi.
- Partecipo a qualche riunione di circolo fotografico, non voglio criticare nessuno ma mi sembra che le persone siano più coinvolte dall'attrezzatura che dall'immagine, vado avanti da solo.
- Non ho amicizie con cui condividere la mia passione quindi procedo per tentativi come autodidatta con notevoli difficoltà.
- Mi aiuto con web e libri in quantità.
Dico la verità ma dopo 15 anni di prove, esperimenti ecc... Non ho ancora trovato il mio procedimento preferito dove sono eccellente, faccio ancora test e verifiche alla ricerca della perfezione.
Dopo tutti questi anni credo di aver raggiunto la conclusione più ovvia, non sono capace di fotografare!
Mi riaggancio ora al tuo discorso perchè credo di aver perso davvero tanto tempo nel cercare di capire come ottenere i risultati che volevo:
COMPOSIZIONE A PARTE
DEFINIZIONE
ESTENSIONE TONALE
BIANCHI PURI E DETTAGLIATI
NERI PROFONDI E VITALI
Quello che vogliono un pò tutti no?
Credo che solo la composizione possa essere soggettiva, per il resto è tutto misurabile quindi molto oggettivo.
La definizione è visibile e misurabile
L'estensione tonale è visibile e misurabile
Non capisco come sia possibile che un artista utilizza Tmax + d76 e afferma che i risultati sono spettacolari. (definizione, estensione, gradazione)
Su un libro invece leggo che Tmax + d76 non vanno mai bene insieme, si comprimono i toni e tutto si impasta!
Il procedimento fotografico è scientifico, in tutto il pianeta se utilizzo:
STESSA ESPOSIZIONE
STESSA PELLICOLA
STESSO CHIMICO
STESSE TEMPERATURE
Dovrei ottonere risultati identici e ripetibili, è forse questo il motivo per cui si tende a standardizzare il procedimento.
Invece trovo delle differenze abissali in tutto, nelle discussioni sui forum, nei consigli dei grandi maestri (libri), nelle istruzioni dei chimici....
Questo era già complicato anni fa quando si parlava solo di pellicole, ora le informazioni sono ancora più confuse e difficili da reperire.
A questo punto mi chiedo una cosa, come si può fare a raggiungere il risultato desiderato in mezzo a questa giungla di confusione?
La possibilità è che senza ottenere risultati apprezzabili o sperati ci si stanchi e si abbandoni l'arte della stampa fine art...
Davvero deludente, dove ho sbagliato fino ad ora?
A chi interessa: camera oscura in vendita...
Scherzo
Paolo
hai preso spunto da una mia frase quindi partecipo con te alla tua discussione...
Per quanto riguarda il tuo utilizzo del forum credo che avrai una risposta da qualche amministratore, magari ci cacceranno entrambi!
Per il resto del discorso vorrei portare ad esempio la mia esperienza, vado per punti mer migliorare la comprensione:
- A 20 anni circa mi sono appassionato di fotografia, amavo e amo ancora i grandi paesaggi di bianconero dei famosi maestri come Weston e Adams, ecc...
- Non voglio inventare niente, mi piacerebbe fare mia la loro tecnica (almeno in parte), e utilizzarla per le mie foto. Sono appassionato anche di alpinismo e montagna, in italia non credo di avere problemi nel trovare soggetti stupendi.
- Partecipo a qualche riunione di circolo fotografico, non voglio criticare nessuno ma mi sembra che le persone siano più coinvolte dall'attrezzatura che dall'immagine, vado avanti da solo.
- Non ho amicizie con cui condividere la mia passione quindi procedo per tentativi come autodidatta con notevoli difficoltà.
- Mi aiuto con web e libri in quantità.
Dico la verità ma dopo 15 anni di prove, esperimenti ecc... Non ho ancora trovato il mio procedimento preferito dove sono eccellente, faccio ancora test e verifiche alla ricerca della perfezione.
Dopo tutti questi anni credo di aver raggiunto la conclusione più ovvia, non sono capace di fotografare!
Mi riaggancio ora al tuo discorso perchè credo di aver perso davvero tanto tempo nel cercare di capire come ottenere i risultati che volevo:
COMPOSIZIONE A PARTE
DEFINIZIONE
ESTENSIONE TONALE
BIANCHI PURI E DETTAGLIATI
NERI PROFONDI E VITALI
Quello che vogliono un pò tutti no?
Credo che solo la composizione possa essere soggettiva, per il resto è tutto misurabile quindi molto oggettivo.
La definizione è visibile e misurabile
L'estensione tonale è visibile e misurabile
Non capisco come sia possibile che un artista utilizza Tmax + d76 e afferma che i risultati sono spettacolari. (definizione, estensione, gradazione)
Su un libro invece leggo che Tmax + d76 non vanno mai bene insieme, si comprimono i toni e tutto si impasta!
Il procedimento fotografico è scientifico, in tutto il pianeta se utilizzo:
STESSA ESPOSIZIONE
STESSA PELLICOLA
STESSO CHIMICO
STESSE TEMPERATURE
Dovrei ottonere risultati identici e ripetibili, è forse questo il motivo per cui si tende a standardizzare il procedimento.
Invece trovo delle differenze abissali in tutto, nelle discussioni sui forum, nei consigli dei grandi maestri (libri), nelle istruzioni dei chimici....
Questo era già complicato anni fa quando si parlava solo di pellicole, ora le informazioni sono ancora più confuse e difficili da reperire.
A questo punto mi chiedo una cosa, come si può fare a raggiungere il risultato desiderato in mezzo a questa giungla di confusione?
La possibilità è che senza ottenere risultati apprezzabili o sperati ci si stanchi e si abbandoni l'arte della stampa fine art...
Davvero deludente, dove ho sbagliato fino ad ora?
A chi interessa: camera oscura in vendita...
Scherzo
Paolo
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