-Sandro- ha scritto:berri.zolonte ha scritto:Dare per scontato che degli imprenditori siano per forza disonesti e mettano a rischio la salute dei lavoratori è un po' basso.
E cosa vuoi che ti risponda un responsabile di marketing?
Mi sa che non sai come funziona: è l'azienda che deve fornire le certificazioni, se le macchine sono nuove fa fede la certificazione CE del produttore, se sono usate e non marcate CE devi autocertificare sotto la tua responsabilità (e magari con l'aiuto di consulenti che si fanno pagare bene) che le macchine siano a norma. Solo in casi particolari fanno controlli preventivi prima della messa in funzione degli impianti (e non so se il loro sia uno di questi casi).
Sicuramente non hai mai assistito ad un controllo di ispettori ASL in fabbriche industriali, io si, diverse volte in trenta anni, vanno a fare le pulci persino alle viti, e sulle macchine non marcate CE si concentrano con accanimento.
Io ti garantisco che la taglierina con le lame esposte non passa un controllo ASL per nessun motivo al mondo se quelle lame non sono state protette in modo da impedire il contatto anche accidentale con gli arti degli operatori. Le troncatrici, che sono macchine simili alla taglierina, devono avere le lame incarterate, non deve essere possibile in nessun modo il contatto con le dita durante l'uso, la macchina deve avere il pulsante uomo presente ed un freno sul motore che arresti istantaneamente la lama dopo il rilascio del pulsante. Macchine vecchie non dotate di queste sicurezze è risultato più economico demolirle e ricomprarle piuttosto che adeguarle.
Dai Berri, vivi felice che fa lo stesso, e fatemi un fischio quando arrivano le diapositive, così mi faccio due risate, dall'alto della mia bassezza.
Dimenticavo: : per essere corretti, io non ho mai insinuato nulla, ho solo scritto che la taglierina, come l'hanno mostrata nel filmato-romantico, non è a norma. Forse mostrarla tutta incarterata ed inzeppata di sicurezze non avrebbe avuto lo stesso effetto sul pubblico. Manco fosse la pubblicità dei biscotti del mulino bianco. Non ti è chiaro che io non ho nulla contro di loro, ma è l'aspetto mediatico che ho trovato assolutamente ridicolo, degno dei film di pappagone degli anni 60. Resta il fatto che hanno promesso diapositive e producono il bianco e nero, alla faccia di tutti quelli che ne prendono le difese, con un'enfasi che mi sembra tutto sommato un pò esagerata.
Come al solito dai per scontato che sai tutto te e che nessuno ha mai visto o conosce quello che sai te. Io ho lavorato per 10 anni in laboratorio chimico in una azienda che produceva coloranti per materiali plastici. Ho visto i controlli dell'asl svariate volte.
Ovviamente io mi dovrei fidare di più del tuo pregiudizio che di quanto assicurato direttamente dagli interessati ed interni all'azienda in riferimento. Quello che hanno fatto è proprio quello che descrivi te; certificare e mettere a norma il loro impianto.
Quello che mi da un po' fastidio è che uno per argomentare la scelta legittima di boicottare un prodotto (un'idea, un progetto, in questo caso) ricorra esclusivamente al fango e alle menzogne, alla malafede e al saccentismo.
E' stato detto su questo thread:
1)avrebbero venduto pellicole difettate. Siete andati avanti all'inverosimile su questo punto essenzialmente perché non avete letto o non avete capito quanto detto sul sito di Ferrania. In definitiva UNA MENZOGNA
2)che sono dei cialtroni. Questo è un commento così basso da non meritare argomentazioni; tuttavia io non credo che lo siano, sono infatti dei professionisti che hanno lavorato alla produzione della pellicola in passato e conoscono il lavoro meglio di voi. MArco, un fondatore del progetto, è un grande conoscitore della pellicola e del suo trattamento e anche del laboratorio professionale, visto che ne possiede uno MOLTO GRANDE
3)che la P30 la spacciano come emulsione basata sull'originale ma che in realtà sarebbe un test fallito per la produzione di una diapositiva (che non avverrà, secondo molti) Altra menzogna. In un recente streaming video (in inglese) è stato detto e spiegato come questa pellicola sia effettivamente costruita sulla ricetta originale.
4)che le foto scattate con questa P30 e apparse sul loro sito sono "orribili" "degne dei peggiori forum". Utilizzare il gusto (discutibile) personale come metro di giudizio altalenante tra lo scientifico e il poetico e quantomeno risibile.
5)che siccome la pellicola è un prodotto maturo e che esiste da centinaia di anni, avrebbero dovuto far prima a produrla. Certo, anche il motore a scoppio non è di primo pelo, mi chiedo perché le case utomobilistiche investano tempo e denaro ogni volta che esce un nuovo modello. Kodak, che è una multinazionale che vanta sicuramente uno staff ben più ambio di Ferrania, impiegherà minimo un anno per riportare ektachrom e la loro fabbrica non mi risulta che sia mai stata inattiva per diversi anni.
6)"densità inquietante" sulle scansioni! ovviamente prima si critica il fatto di postare sul sito delle scansioni e si fa notare come un vero "analogico" dovrebbe stampare rigorosamente secondo i criteri stabiliti, ma poi, all'occorrenza, si usa una scansione per descrivere le "inquietanti" variazioni di densità.
7)sarcasmo gratuito sparso qua e là giusto per infangare un po'. Questo è tallmente piccolo e basso da non meritare argomentazioni
8)In sostanza un progetto inutile in quanto italiano in quanto alcuni italiani lo elogiano perchè italiano. Boh, ridicolo. Io non sono un campanilista, né un patriotta, né un mercantilista, né un protezionista. La ferrania poteva anche essere in bulgaria per quel che mi riguarda. Io, da appassionato di pellicola, gradisco che ci sia più scelta in futuro.
9)Le diapositive sbiadiranno dopo due giorni, non prendetele e ridetene con me! ancora una volta affermazioni basate sul pregiudizio o sul confronto con prodotti del passato.
10) la scelta della comunicazione solo in inglese! Guai! Certo, prima si fanno belle affermazioni anticampanilistiche, poi però siccome alle medie si andava male a inglese ci rode le palle che non capiamo cosa stanno comunicando. Visto che la fetta più grande del mercato sarà all'estero e che qui da noi dimolto si critica, perché non fare comunicazione solo internazionale?