Sistema zonale e tempo di sviluppo

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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sasi
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Sistema zonale e tempo di sviluppo

Messaggio da sasi »

Ciao a tutti,
sono nuova del forum anche se vi leggo spesso per cercare di risolvere i miei millemila dubbi!
Ora che sono riuscita a recuperare un esposimetro spot, vorrei imparare a fotografare con cognizione di causa usando il sistema zonale; nella teoria mi è abbastanza chiaro; quello che non mi è molto chiaro è come determinare il tempo di sviluppo successivo.

Mi spiego: se espongo per uno sviluppo -1N e so che lo “sviluppo standard” per quella determinata pellicola è di 10 minuti (arrotondo con cifre puramente casuali, giusto per semplificare le cose) qual è la formula che mi permette di trovare il tempo esatto di sviluppo?
(va da se che comunque tutto è relativo, e che i risultati dipendono da diversi fattori, ma giusto per avere una “linea guida” di massima…)

Immagino, che non debba considerare i tempi di sviluppo dell’esposizione della pellicola esposta per un diverso ISO; a logica mi pare che sia diverso scegliere di esporre a una diversa sensibilità per avere più gamma o contrasto, rispetto che operare delle scelte di sviluppo per tirare fuori determinati elementi.

Spero di non aver detto troppe castronerie…nel caso perdonatemi, sto ancora cercando di imparare qualcosa! :)



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chromemax
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Re: Sistema zonale e tempo di sviluppo

Messaggio da chromemax »

C'è ancora qualche nodo da districare :)
Quando si entra nel sistema zonale i concetti di tempo di sviluppo e sensibilità della pellicola diventano relativi ed è necessario sganciarsi dalla logica di seguire le indicazioni date dai fabbricanti.
Il fine ultimo del sistema zonale è quello di ottenere più facilmente una stampa in cui i toni di grigio (le Zone) che abbiamo pre-visualizzato in fase di ripresa siano riprodotti con i giusti valori di grigio sulla carta.
I "giusti valori di girgio" dipendono dal contrasto del soggetto e da come i materiali (pellicola, esposizione, sviluppo e carta da stampa) vengono usati per riprodurre questo contrasto nel modo in cui è stato previsualizzato.
Dato che il contrasto dei soggetti cambia, bisogna far cambiare anche la risposta dei materiali e questo dipende da come rispondono alle variazioni di trattamento. Per questo è necessario fare dei test.
Per completezza di informazione ti dico che possono esserci diverse modalità di test, ma una delle più semplici ed efficaci è quella di farsi un regolo zonale, qui un'indicazione utile per come fare.
Purtroppo non esistono formule da applicare.

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sasi
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Re: Sistema zonale e tempo di sviluppo

Messaggio da sasi »

eh si, ci sono di sicuro molti nodi da districare ancora purtroppo!
Di sicuro mi darò una bella lettura sul regolo zonale che mi hai inviato, anche se ahimè al momento non ho la possibilità, per spazio e costi, di poter stampare, e mi limito a scattare, sviluppare e scansione...ma a quanto mi pare di capire questo tipo di approccio è troppo incompleto, mancando del fattore stampa, per approcciare il sistema zonale :(
Ultima modifica di sasi il 30/05/2017, 21:21, modificato 1 volta in totale.

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chromemax
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Re: Sistema zonale e tempo di sviluppo

Messaggio da chromemax »

No, il sistema zonale è un metodo che si applica a qualsiasi campo della ripresa, sia analogica che digitale che ibrida, sia fotografica che cinematografica ed anche televisiva.

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sasi
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Re: Sistema zonale e tempo di sviluppo

Messaggio da sasi »

ecm...ok, scusa è che dall'articolo così centrato sulla stampa avevo pensato fosse un fattore determinantissimo e che non si potesse escludere...proverò a rileggerlo bene e trarne qualche informazione utile anche per me che non stampo :)

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Ptr85
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Re: Sistema zonale e tempo di sviluppo

Messaggio da Ptr85 »

Mi è sorto un dubbio leggendo l'articolo di Andrea "Taratura Sensitometrica Manuale Del Sistema Zonale Senza L’ausilio Del Densitomero". Una volta determinata la sensibilità effettiva utilizzando un tempo di sviluppo "verosimilmente azzeccato" e realizzato il regolo zonale, come faccio a trovare il tempo di sviluppo corretto per avere uno sviluppo N, N+1 e N-1?
Help me please! :)
Grazie

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Silverprint
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Re: Sistema zonale e tempo di sviluppo

Messaggio da Silverprint »

Li devi trovare sperimentalmente variando il tempo di sviluppo, come sempre. :)

Se poi ti senti un po' perso tra prove andate così, così e risultati non troppo prevedibili, non ti preoccupare.
Già per fare bene i test serve applicarsi molto e imparare dove si annidano gli inghippi.


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Luke84
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Re: Sistema zonale e tempo di sviluppo

Messaggio da Luke84 »

Buonasera Andrea, so che il post è molto vecchio ma sto leggendo pagine e pagine di thread al fine di comprendere meglio la questione del sistema zonale e della sensibilità effettiva, e avrei alcuni dubbi sul metodo per stabilirla.

Allora, in un altro thread, credo questo (non ricordo più viste le numerose pagine) rivelatore-tri-x-400-lezioni-di-fotografia-t3018.html, se non erro veniva indicato un metodo per calcolare la S.E così come segue:

effettuare una serie di scatti su una superficie a tinta unica con trama visibile in ombra aperta (esempio parete di un edificio), variando l'esposizione secondo le varie sensibilità iso (esempio prendo kodak trix 400 faccio una serie di scatti con iso 80 - 125 - 160 - 200 - 250 - 320 - 400 per esempio).

il tempo di esposizione, per ogni sensibilità, sarà da impostare con un -4 stop, al fine di raggiungere il livello I del sistema zonale

Sviluppo con rilevatore a scelta (che però dovrebbe essere poi quello standard della nostra catena di lavoro) con un tempo indicativamente 15-20% in meno da bugiardino.

Ora, si procede a fare un provino a scalare su una parte NON esposta del negativo su carta politenata lucida (o comunque anche qui su carta standard nel nostro processo), SENZA usare filtri di contrasto e\o filtri sulla testa colore dell'ingranditore.

Si sviluppa carta e si va ad individuare la striscia che risulta un nero meno nero totale sulla stampa..

Determinato tale tempo di esposizione, si fa un provino a contatto degli scatti precedentemente fatti, senza variare altezza ingranditore, sviluppo ed utilizzando l'esposizione trovata prima sulla parte non esposta di rullino.

Si sviluppa la carta e si valuta risultato: il frame che risulta poco meno nero del nero effettivo corrisponde al frame di sensibilità effettiva sulla specifica catena...

Il procedimento indicato nel link di qualche post sopra, invece risulta essere completamente differente: ma porta allo stesso risultato, cioè quello di ottenere la sensibilità effettiva?

Se si, quale vantaggio ha, essendo molto più laborioso? Ottenere un regolo zonale stampato per quella determinata catena di scatto\sviluppo\esposizione carta?

ti ringrazio per la pazienza

Luca

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Luke84
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Re: Sistema zonale e tempo di sviluppo

Messaggio da Luke84 »

Aggiungo un bit da quello che ho compreso... Nel processo di definizione della corretta catena, stabilire la sensibilità effettiva col sistema sopra (se corretto), mi permette poi di fare l'ulteriore test delle differenze scene di contrasto e dei tempi di sviluppo.

Cioè, stabilita la S.E, faccio un ampio bracketing con tale sensibilità ( soprattutto in sovra esposizione +3 +2 +1 0 -1) di tre scene (alto medio basso contrasto) su 3 rulli differenti che andranno sviluppati con 3 tempi differenti (ovviamente con stesso rilevatore usato per stabilire la S.E.) che potrebbero essere indicativamente -50% -25% 0% del tempo da bugiardino per la sensibilità (nominale?)

Si fanno poi le stampe per individuare i negativi che, per ogni scena di contrasto, potranno essere stampati con un buon nero e dettaglio in grado 2 (no filtri di contrasto su ingranditore): in base al numero di negativo si capirà quale sarà indicativamente il corretto tempo di sviluppo ed esposizione(in camera) per ogni scena di contrasto (indicativamente, o per lo meno quei parametri sui quali si è in grado poi di effettuare delle correzioni minime in stampa senza esagerare coi filtri di contrasto, cioè tra 1 e 3)

CORRETTO?

Però, aggiungo ulteriore domanda (sorry): quando dici

"Un primo set di stampe si farà tenendo fisso il grado 2 e regolando l’esposizione per avere il maggior dettaglio possibile nei toni scuri mantenendo contemporaneamente un “buon nero”."

cosa intendi? che si fa provino a contatto di TUTTI i fotogrammi per singola accoppiata rullo\sviluppo, usando il tempo di esposizione ingranditore che mi ha prodotto il nero appena meno nero ricavato dal test precedente?

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Silverprint
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Re: Sistema zonale e tempo di sviluppo

Messaggio da Silverprint »

Ciao @Luke84

Sgombriamo subito il campo da una cosa: la stampa a contatto NON ha nulla a che vedere con quella per proiezione. Se fai i test a contatto valgono per la stampa a contatto, se li fai in proiezione valgono in proiezione.
Gamma tonale e contrasto sono diversissimi se a contatto o per proiezione.

Sul thread "lezioni di fotografia" c'è una cosa che fa fare un po' di confusione. Nella proposta d test, il famoso "esperimento" vengono proposte due modalità diverse per il calcolo dell'esposizione, una è quella basata sulla SE e l#esposizione sulle ombre, per cui prima bisogna fare quel test, l'altra, per coloro che hanno giá negativi uniformemente esposti e non vogliono cambiare modo di ragionare in esposizione.

Nel post sul blog è proposta una pocedura test per il SZ completo. La determinazione della sola SE è una piccola parte di questo.

All'altra domanda rispondo nel thread "metodo di lavoro".

Ps. C'é ancora un posto al corso sul SZ. ;)
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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