Fattore di ingrandimento dia e negativa
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Re: Fattore di ingrandimento dia e negativa
Diego proprio questo volevo dire. Non sono un esperto di cinema, ho frequentato un master di uso della luce nel cinema dal punto di vista della fotografia, e ho alcuni amici che ci lavorano, nulla più. E non ho mai sentito un solo addetto ai lavori affermare che la qualità visiva della pellicola perda nei confronti del digitale (i discorsi sono sempre, sempre, sempre stati su un fattore di costi e pratici). Ma va bene, sono pronto a imparare una nuova cosa. Il punto è che al massimo ho imparato come funziona un otturatore di una macchina da presa perchè di differenza di risoluzione, gamma, resa delle luci, etc non se n'è parlato, vabbè meglio spaccare il capello. Che poi a me il discorso che fa Macchiavello sull'evitare l'effetto strobo, che nel digitale è fisiologicamente più critico che nella pellicola, mi pareva in linea di principio sensato. Mi riserverò di chiedere lumi a uno che queste cose le insegna, prendendomi intanto la responsabilità di aver detto una mezza fesseria. Al contrario chissà chi dei due più su è il professionista che ha detto l'altra mezza fesseria...io la certezza che il discorso dell'interlacciamento, vincolati dalla banda questa è un'ovvietà altrimenti perchè sarebbe stato inventato, verta sull'ottenimento della massima fluidità possibile per quel sistema, una volta ce l'avevo.
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Re: Fattore di ingrandimento dia e negativa
Mi piacerebbe approfondire questo argomento, e cioè l'evoluzione delle tecniche di ripresa e dei materiali usati per le riprese cinematografiche nel corso degli anni: si trova qualcosa da leggere (forse testi di scuola)?YuZa DFAAS ha scritto: mi viene in mente American Hustle che fu girato in 35mm 2p perchè per riprodurre quella atmosfera anni 70 ( tipica delle pellicole del tempo) il digitale richiedeva un tale lavoro di post produzione da diventare improponibile, si scelse quindi pellicola ( 2p ovvero il fantomatico technoscope, o cinemascope dei poveri, inventato in Italia negli anni 60 e con il quale abbiamo girato tutti gli spaghetti western) e ottiche Canon k35 degli anni '70 ( che il focus puller riuscì a far cambiare in corsa con degli zeiss super speed perchè non riusciva a fare i fuochi).
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Re: Fattore di ingrandimento dia e negativa
Credo che l'interlacciamento sia (stato) dovuto più che altro ad aspetti tecnici che estetici, e dal funzionamento dei primi tubi di ripresa e del tubi a raggi catodici che necessitavano di un flusso di elettroni per la formazione dell'immagine.
Re: Fattore di ingrandimento dia e negativa
Al di là di cosa è "meglio" e cosa e "peggio" penso che sia importante che venga garantita la possibilità di poter scegliere di girare un film su pellicola e di proiettarlo su pellicola. Dato che si parla di arte le considerazioni economiche non dovrebbero avere sempre l'ultima parola, e la scelta tecnica e quindi artistica sarebbe bello fosse rispettata fino in fondo. Detto questo, come scritto da Chromemax è probabilmente molto difficile fare dei paragoni, ma penso e spero che ci siano altri motivi all'infuori della risoluzione e della fedeltà con la realtà, per i quali viene effettuata la scelta. Oltre a Tarantino e Nolan che hanno usato il 70mm c'è anche chi usa il 16mm (vedi "Jackie"), e non credo lo faccia per la risoluzione o per il costo. Quindi mi piacerebbe provare una vera proiezione appena posso.. anche perché forse l'ultima volta ero troppo piccolo e inconsapevole!
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Re: Fattore di ingrandimento dia e negativa
Diego, l'aspetto tecnico è che si doveva trovare un sistema per sfruttare al massimo la banda e l'interlacciamento era stato ideato appunto per rendere più fluida possibile la progessione visiva dell'immagine. Senza questo trucco non si riusciva ad avere una rappresentazione efficace per i limiti nella velocità di scansione e l'immagine non sarebbe mai apparsa così fluida (che era lo scopo da raggiungere). Anni fa mi trovai a dover transcodificare alcuni video su linux per un problema proprio di interlacciamento. Siccome sono un tipo curioso mi andai a studiare nei dettagli il funzionamento dell'interlacciamento e i motivi che hanno portato alla sua ideazione.chromemax ha scritto:Credo che l'interlacciamento sia (stato) dovuto più che altro ad aspetti tecnici che estetici, e dal funzionamento dei primi tubi di ripresa e del tubi a raggi catodici che necessitavano di un flusso di elettroni per la formazione dell'immagine.
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Re: Fattore di ingrandimento dia e negativa
http://www.repubblica.it/spettacoli/cin ... 131462306/michelemf ha scritto: Quindi mi piacerebbe provare una vera proiezione appena posso.. anche perché forse l'ultima volta ero troppo piccolo e inconsapevole!
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Re: Fattore di ingrandimento dia e negativa
Allora mettiamo in chiaro una cosa, da nessuna parte ho detto che il digitale è superiore alla pellicola. Contestavo la frase a priori " la pellicola è sempre meglio". Come la vedo io ogni progetto ha una sua storia e una sua scelta tecnica per raggiungere il risultato voluto, che passa obbligatoriamente anche da una considerazione economica. Poi può piacere di più il sapore della pellicola o l'incisione del digitale, ma bisogna sempre poi tenere conto del fatto che la post imporrà un passaggio in digitale obbligato. Per quanto riguarda la proiezione la conoscenza tecnica di cosa è e come funziona un proiettore dlp farebbe capire che certe cose dette non hanno nessun fondamento tecnico.
Per quanto riguarda l'interlacciato era un sistema pieno di difetti che è stato scelto per questioni tecniche legate alla frequenza di rete, alla velocità del cannone di elettroni e alla banda passante messa a disposizione nella trasmissione via etere, ai tempi questi colli di bottiglia tecnologici impedivano di utilizzare un sistema migliore.
Per quanto riguarda l'effetto strobo bisogna fare 2 distinguo:
Il primo è flickering dato dalla frequenza di proiezione, e può migliorare solo aumentando la frequenza (quindi diminuendo il tempo di nero). Non lo dico io, Storaro si è battuto per anni per far aumentare lo standard di ripresa prima a 30 fps e poi a 48 senza successo. Jackson ha girato a 48 fps in digitale con pessimi risultati, Ang lee l'ultimo film lo ha girato con uno standard a 120 fps. Tutto questo si chiama hfr ed è da 40 anni che se ne discute (alla faccia del 48esimo di nero e al 48esimo immagine).
Il secondo tipo di strobo è dato dal tempo di otturazione in relazione al movimento relativo degli oggetti in macchina, ed è un effetto che è anche stato usato per aggiungere tensione in alcune scene concitate ( lo sbarco in salvate il soldato ryan), ma tecnicamente se si vuole evitare esistono delle tabelle che dicono per esempio con una data lunghezza focale qual'è la velocità angolare massima in una panoramica (non ho mai visto nessuno usarle). Con la pellicola questo problema non era minore ma in alcune situazioni peggiore perché oltre al tempo di esposizione l'otturatore rotante ha un andamento circolare, quindi un oggetto che entra da destra ed esce da sx ha un comportamento diverso da uno che entra da sx ed esce da dx. Le digitali con otturatore di tipo rollling shutter (ma le macchine migliori sono calibrate per minimizzare il problema) sono affette da un difetto di deformazione delle linee verticali sui movimenti veloci.
Ora che ho chiarito alcuni aspetti tecnici vorrei dire che tutto ciò non conta sul discorso di superiorità di uno o l'altro mezzo. Il cinema è pragmatico e il regista insieme al dop tendono ad usare il mezzo tecnico migliore per quello che è il risultato da ottenere. Il produttore se vede che può usare la leva del girare in 70mm per farsi pubblicità pragmaticamente fa l'investimento.
Poi se devo dire cosa mi piace di più la pellicola per me era più divertente da usare e più bella da vedere, ma è anche vero che metà dei direttori della fotografia di oggi se dovessimo girare in pellicola andrebbero a casa.
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Per quanto riguarda l'interlacciato era un sistema pieno di difetti che è stato scelto per questioni tecniche legate alla frequenza di rete, alla velocità del cannone di elettroni e alla banda passante messa a disposizione nella trasmissione via etere, ai tempi questi colli di bottiglia tecnologici impedivano di utilizzare un sistema migliore.
Per quanto riguarda l'effetto strobo bisogna fare 2 distinguo:
Il primo è flickering dato dalla frequenza di proiezione, e può migliorare solo aumentando la frequenza (quindi diminuendo il tempo di nero). Non lo dico io, Storaro si è battuto per anni per far aumentare lo standard di ripresa prima a 30 fps e poi a 48 senza successo. Jackson ha girato a 48 fps in digitale con pessimi risultati, Ang lee l'ultimo film lo ha girato con uno standard a 120 fps. Tutto questo si chiama hfr ed è da 40 anni che se ne discute (alla faccia del 48esimo di nero e al 48esimo immagine).
Il secondo tipo di strobo è dato dal tempo di otturazione in relazione al movimento relativo degli oggetti in macchina, ed è un effetto che è anche stato usato per aggiungere tensione in alcune scene concitate ( lo sbarco in salvate il soldato ryan), ma tecnicamente se si vuole evitare esistono delle tabelle che dicono per esempio con una data lunghezza focale qual'è la velocità angolare massima in una panoramica (non ho mai visto nessuno usarle). Con la pellicola questo problema non era minore ma in alcune situazioni peggiore perché oltre al tempo di esposizione l'otturatore rotante ha un andamento circolare, quindi un oggetto che entra da destra ed esce da sx ha un comportamento diverso da uno che entra da sx ed esce da dx. Le digitali con otturatore di tipo rollling shutter (ma le macchine migliori sono calibrate per minimizzare il problema) sono affette da un difetto di deformazione delle linee verticali sui movimenti veloci.
Ora che ho chiarito alcuni aspetti tecnici vorrei dire che tutto ciò non conta sul discorso di superiorità di uno o l'altro mezzo. Il cinema è pragmatico e il regista insieme al dop tendono ad usare il mezzo tecnico migliore per quello che è il risultato da ottenere. Il produttore se vede che può usare la leva del girare in 70mm per farsi pubblicità pragmaticamente fa l'investimento.
Poi se devo dire cosa mi piace di più la pellicola per me era più divertente da usare e più bella da vedere, ma è anche vero che metà dei direttori della fotografia di oggi se dovessimo girare in pellicola andrebbero a casa.
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Re: Fattore di ingrandimento dia e negativa
Il digitale nel cinema lo adoro ed è perfetto anche perché al cinema non ci vado mai.
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Re: Fattore di ingrandimento dia e negativa
Tante info sul come e perchè son state fatte certe scelte le trovi nei vari report dei film nella rivista "american cinematographer magazine", che però come tutte le riviste del settore tende un po' a romanzare certe cose ( nell'esempio di American Hustle romanzarono molto sull'uso del 2p come scelta del regista per avere rulli da 305mt che durassero 20 minuti per non disturbare la ripresa con i cambi pellicola, ma personalmente penso che dietro ci fosse principalmente una scelta di tipo economico a favore del minor uso di pellicola).popecide ha scritto: Mi piacerebbe approfondire questo argomento, e cioè l'evoluzione delle tecniche di ripresa e dei materiali usati per le riprese cinematografiche nel corso degli anni: si trova qualcosa da leggere (forse testi di scuola)?
Sui vari sistemi, materiali esistenti ( e anche tecnologie legate dietro) a trovarlo in vendita esiste il manuale di cinematografia professionale del Plossi,
se no in inglese gli ottimi manualetti asc American Cinematographer hanno tutte le info su macchine da prese, formati, ottiche, tecniche ed altro.
Altre informazioni sono invece chiacchericcio che i più anziani raccontano ai giovani e che a loro avevano raccontato altri nel passato.
Re: Fattore di ingrandimento dia e negativa
Ottimo, mi sa che cerco quelli in inglese. Grazie.
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