Preparazione stampa a colore!

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia a colori

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giomasella
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Preparazione stampa a colore!

Messaggio da giomasella »

Mi vorrei preparare con calma alla scoperta della stampa colore. Pensavo di stampare con una Jobo Drum nel quale andrei ad inserire le soluzioni che precedentemente ho messo a bagno maria alla temperatura di 38gradi. Secondo vuoi potrebbe andare visto che per ora non posso permettermi una sviluppatrice o una Jobo tipo Cpe.
Seconda cosa: quale kit sarebbe meglio tra il Tetenal e il Bellini? Di questi kit devo preparare tutto il concentrato, esempio 2.5lt o 5lt, oppure posso farlo di volta in volta per quello che mi serve al momento, cosa che preferirei?
Dal punto di vista tecnico invece mi sembra di comprendere che l’esposizione si determina sempre con un provino scalare entro una ventina di secondi di esposizione. Invece per ciò che riguarda le dominanti? Come determino la filtratura giusta? Grazie a chi di buona lena riuscirà a darmi una mano!


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chromemax
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Re: Preparazione stampa a colore!

Messaggio da chromemax »

giomasella ha scritto:Mi vorrei preparare con calma alla scoperta della stampa colore. Pensavo di stampare con una Jobo Drum nel quale andrei ad inserire le soluzioni che precedentemente ho messo a bagno maria alla temperatura di 38gradi. Secondo vuoi potrebbe andare visto che per ora non posso permettermi una sviluppatrice o una Jobo tipo Cpe.
L'RA-4 si tratta a 35°C e non a 38°C, si può fare anche a bagno maria, magari attrezzandosi con i rulli su cui far girare il drum jobo, il tutto arrangiato in una bacinella con l'acqua tenuta a temperatura. Al limte si può fare anche il trattamento in bacinella, anche a temperatura ambiente, con maggior spreco di chimica e la scocciatura non da poco di lavorare al buio, ma considera che maggiore sarà lo sbattimento minore sarà il piacere e la frequenza con la quale si andrà a stampare, comunque per vedere come si fa e per avere la soddisfazione di avercela fatta la cosa è possibile.
giomasella ha scritto:Seconda cosa: quale kit sarebbe meglio tra il Tetenal e il Bellini? Di questi kit devo preparare tutto il concentrato, esempio 2.5lt o 5lt, oppure posso farlo di volta in volta per quello che mi serve al momento, cosa che preferirei?
A mio avviso i kit sono abbastanza equivalenti, personalmente preferisco i Bellini perché sono nostrani. Del kit puoi preparare delle frazioni, diluendo alla bisogna i concentrati e conservando a modo i chimici rimanenti (gas e/o travaso in bottiglie più piccole).
giomasella ha scritto:Dal punto di vista tecnico invece mi sembra di comprendere che l’esposizione si determina sempre con un provino scalare entro una ventina di secondi di esposizione. Invece per ciò che riguarda le dominanti? Come determino la filtratura giusta? Grazie a chi di buona lena riuscirà a darmi una mano!
La procedura è abbastanza simile al BN; se nel BN si devono trovare l'esposizione e la gradazione di contrasto, nel colore bisogna trovare sempre l'esposizione e la filtratura corretta, in genere con due-tre provini si riesce ad arrivare ad una buona stampa. Col mio ingranditore imposto una filtratura iniziale di 70Y e 60M e faccio il provino d'esposizione esattamente come farei per il BN, con la sola differenza di lavorare al buio più completo e che la carta colore è molto più sensibile di quella BN. Dopo lo sviluppo si individua la striscia con l'esposizione migliore e si valutano le dominanti cromatiche di quella striscia (nel colore l'effetto di recirpocità è importante); per la corretta valutazione del colore sono importanti una serie di fattori:
1. Il provino deve essere asciutto dato che la carta cambia colore asciugando.
2. E' bene preparare una postazione di visione con una luce a spettro continuo, filtrata intorno ai 5000°K e con sfondo neutro, dato che la percezione dei colori cambia notevolmente in funzione della sorgente luminosa di osservazione e del colore circostante oltre che dallo "spill" colorato della luce riflessa dall'ambiente. Personalmente uso un cartoncino grigio su cui poggio il provino e una luce alogena filtrata con una gelatina di conversione.
3. Sono utili i filtri di visione per aiutare a valutare l'intensità delle dominanti ma questi filtri vanno usati a modo non vanno usati se la dominante è pesante mentre sono molto utili per valutare dominanti leggere nel range dei 5-10 CC.
4. Non si usano mai tutti e tre i filtri Y M C insieme e nella stampa da negativo si usano esclusivamente i filtri Y e M
5. Segnare sempre dietro ad ogni provino il valore di filtratura, il diaframma e il tempo di esposizione.
6. Nella stampa da negativo colore si deve aggiungere la filtratura del colore che si vuole togliere: se la stampa è troppo gialla bisogna aumentare il giallo, se è troppo verde bisogna aumentare il verde, cioé diminuire il magenta che ne è il complementare, se è troppo rossa bisogna aumentare il rosso che è fatto da giallo e magenta, ecc.
6. Esistono diversi valori di filtratura ed è necessario applicare delle conversioni passando da un sistema ad un altro; ad esempio i filtri di visione della Kodak sono tarati in valori CC mentre l'ingranditore Durst ha i filtri in valori di densità per cui la correzione valutata attraverso i filtri di visione andrà convertita nell'equivalente filtrazione Durst. Idem per quanto riguarda i fattori di esposizione al variare della filtratura.
tabella_filtri_durst_cc.png
tabella_fattori_filtro_durst.png
Supponiamo che la striscia più giusta del nostro provino, fatto con 70Y e 60M, sia quella dei 12" ma l'immagine è troppo rossastra. Aiutandoci coi filtri di visione (tarati in valori Kodak CC) decidiamo che il valore della dominante cromatica è un +10R e + 10M.
Ora 10R=10Y+10M, quindi la variazione al pacchetto filtri dovrà essere di +10Y e +20M in valori CC.
Si usa la tabella per convertire questi filtri: 10Y CC = 3Y Durst e 20M CC = 13M Durst.
Il nuovo pacco filtri diventerà quindi 73Y 73M ma l'aggiunta dei filtri influisce anche sull'esposizione che va compensata.
La formula di compensazione dell'esposizione è: [fattori nuova filtratura]x[tempo del provino] diviso [fattori veccia filtratura]
Quindi nell'esempio sopra la nuova filtratura è 73Y 73M e i fattori sono 73Y=1.18; 73M=1.71
La vecchia filtratura era 70Y e 60M e i fattori sono 70Y=1.18; 60M=1.60
Il tempo del provino erano 12", quindi applicando la formula si ottiene: (1.18*1.71*12)/(1.18*1.60)=12.8" che sarà il nuovo tempo di esposizione da usare per fare un secondo provino per verificare l'equilibrio cromatico della stampa, cosa consigliabile perché spesso le dominanti sono composte (come in questo esempio) e quasi mai di un solo colore, oppure se si è abbastanza sicuri, andare alla stampa diretta.
E' importante soprattutto all'inizio tenere dei buoni appunti e acquisire il meccanismo, poi con l'aumentare dell'esperienza e la conoscenza dei materiali molti di questi passaggi si svolgono in "automatico".
Buona stampa :)

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giomasella
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Re: Preparazione stampa a colore!

Messaggio da giomasella »

chromemax ha scritto:
giomasella ha scritto:Mi vorrei preparare con calma alla scoperta della stampa colore. Pensavo di stampare con una Jobo Drum nel quale andrei ad inserire le soluzioni che precedentemente ho messo a bagno maria alla temperatura di 38gradi. Secondo vuoi potrebbe andare visto che per ora non posso permettermi una sviluppatrice o una Jobo tipo Cpe.
L'RA-4 si tratta a 35°C e non a 38°C, si può fare anche a bagno maria, magari attrezzandosi con i rulli su cui far girare il drum jobo, il tutto arrangiato in una bacinella con l'acqua tenuta a temperatura. Al limte si può fare anche il trattamento in bacinella, anche a temperatura ambiente, con maggior spreco di chimica e la scocciatura non da poco di lavorare al buio, ma considera che maggiore sarà lo sbattimento minore sarà il piacere e la frequenza con la quale si andrà a stampare, comunque per vedere come si fa e per avere la soddisfazione di avercela fatta la cosa è possibile.
giomasella ha scritto:Seconda cosa: quale kit sarebbe meglio tra il Tetenal e il Bellini? Di questi kit devo preparare tutto il concentrato, esempio 2.5lt o 5lt, oppure posso farlo di volta in volta per quello che mi serve al momento, cosa che preferirei?
A mio avviso i kit sono abbastanza equivalenti, personalmente preferisco i Bellini perché sono nostrani. Del kit puoi preparare delle frazioni, diluendo alla bisogna i concentrati e conservando a modo i chimici rimanenti (gas e/o travaso in bottiglie più piccole).
giomasella ha scritto:Dal punto di vista tecnico invece mi sembra di comprendere che l’esposizione si determina sempre con un provino scalare entro una ventina di secondi di esposizione. Invece per ciò che riguarda le dominanti? Come determino la filtratura giusta? Grazie a chi di buona lena riuscirà a darmi una mano!
La procedura è abbastanza simile al BN; se nel BN si devono trovare l'esposizione e la gradazione di contrasto, nel colore bisogna trovare sempre l'esposizione e la filtratura corretta, in genere con due-tre provini si riesce ad arrivare ad una buona stampa. Col mio ingranditore imposto una filtratura iniziale di 70Y e 60M e faccio il provino d'esposizione esattamente come farei per il BN, con la sola differenza di lavorare al buio più completo e che la carta colore è molto più sensibile di quella BN. Dopo lo sviluppo si individua la striscia con l'esposizione migliore e si valutano le dominanti cromatiche di quella striscia (nel colore l'effetto di recirpocità è importante); per la corretta valutazione del colore sono importanti una serie di fattori:
1. Il provino deve essere asciutto dato che la carta cambia colore asciugando.
2. E' bene preparare una postazione di visione con una luce a spettro continuo, filtrata intorno ai 5000°K e con sfondo neutro, dato che la percezione dei colori cambia notevolmente in funzione della sorgente luminosa di osservazione e del colore circostante oltre che dallo "spill" colorato della luce riflessa dall'ambiente. Personalmente uso un cartoncino grigio su cui poggio il provino e una luce alogena filtrata con una gelatina di conversione.
3. Sono utili i filtri di visione per aiutare a valutare l'intensità delle dominanti ma questi filtri vanno usati a modo non vanno usati se la dominante è pesante mentre sono molto utili per valutare dominanti leggere nel range dei 5-10 CC.
4. Non si usano mai tutti e tre i filtri Y M C insieme e nella stampa da negativo si usano esclusivamente i filtri Y e M
5. Segnare sempre dietro ad ogni provino il valore di filtratura, il diaframma e il tempo di esposizione.
6. Nella stampa da negativo colore si deve aggiungere la filtratura del colore che si vuole togliere: se la stampa è troppo gialla bisogna aumentare il giallo, se è troppo verde bisogna aumentare il verde, cioé diminuire il magenta che ne è il complementare, se è troppo rossa bisogna aumentare il rosso che è fatto da giallo e magenta, ecc.
6. Esistono diversi valori di filtratura ed è necessario applicare delle conversioni passando da un sistema ad un altro; ad esempio i filtri di visione della Kodak sono tarati in valori CC mentre l'ingranditore Durst ha i filtri in valori di densità per cui la correzione valutata attraverso i filtri di visione andrà convertita nell'equivalente filtrazione Durst. Idem per quanto riguarda i fattori di esposizione al variare della filtratura.

tabella_filtri_durst_cc.png

tabella_fattori_filtro_durst.png

Supponiamo che la striscia più giusta del nostro provino, fatto con 70Y e 60M, sia quella dei 12" ma l'immagine è troppo rossastra. Aiutandoci coi filtri di visione (tarati in valori Kodak CC) decidiamo che il valore della dominante cromatica è un +10R e + 10M.
Ora 10R=10Y+10M, quindi la variazione al pacchetto filtri dovrà essere di +10Y e +20M in valori CC.
Si usa la tabella per convertire questi filtri: 10Y CC = 3Y Durst e 20M CC = 13M Durst.
Il nuovo pacco filtri diventerà quindi 73Y 73M ma l'aggiunta dei filtri influisce anche sull'esposizione che va compensata.
La formula di compensazione dell'esposizione è: [fattori nuova filtratura]x[tempo del provino] diviso [fattori veccia filtratura]
Quindi nell'esempio sopra la nuova filtratura è 73Y 73M e i fattori sono 73Y=1.18; 73M=1.71
La vecchia filtratura era 70Y e 60M e i fattori sono 70Y=1.18; 60M=1.60
Il tempo del provino erano 12", quindi applicando la formula si ottiene: (1.18*1.71*12)/(1.18*1.60)=12.8" che sarà il nuovo tempo di esposizione da usare per fare un secondo provino per verificare l'equilibrio cromatico della stampa, cosa consigliabile perché spesso le dominanti sono composte (come in questo esempio) e quasi mai di un solo colore, oppure se si è abbastanza sicuri, andare alla stampa diretta.
E' importante soprattutto all'inizio tenere dei buoni appunti e acquisire il meccanismo, poi con l'aumentare dell'esperienza e la conoscenza dei materiali molti di questi passaggi si svolgono in "automatico".
Buona stampa :)

Che dire sei stato più che esauriente! Mi hai definito in poche righe il processo che cercavo di capire al meglio, ti ringrazio davvero. Devo capire bene come funziona il processo della filtrata e delle dominanti e come crearmi dei rulli su cui far girare la JoboDrum che penderò. Per il resto mi sembra tutto abbastanza normale per me che stampo e sviluppo il bianco e nero e sviluppo il colore (più che altro perché so già come gestirmi con il bagnomaria). Penso che prenderò il kit della bellini perché mi sembra di capire leggendo altri post che sia quello più resistente nel tempo. Per la carta credo di prendere la Fuji ma devo ancora capire se quella lucida o la matte. Per me che stampo il b/n sempre su lucida cambia qualcosa oppure magari la matte è diversa nel colore? Grazie ancora :)

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Re: Preparazione stampa a colore!

Messaggio da giomasella »

ah una cosa ma la filtrata Can non si usa nemmeno nella stampa da negativo colore?

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Re: Preparazione stampa a colore!

Messaggio da chromemax »

giomasella ha scritto:Per me che stampo il b/n sempre su lucida cambia qualcosa oppure magari la matte è diversa nel colore? Grazie ancora
Ho dimenticato di dire che la carta colore va (è meglio se) conservata in frigorifero, che ogni bagno di emulsione ha le sue caratteristiche e la carta stessa cambia nel tempo, quindi sicuramente una carta lucida e una perla della stessa marca avranno rese cromatiche, e quindi anche filtrature di base, diverse, così come carte di marche diverse; vale lo stesso discorso delle pellicole, ogni prodotto ha la sua "impronta" di fatto non esistendo una resa cromatica "neutra" :)
giomasella ha scritto:ah una cosa ma la filtrata Can non si usa nemmeno nella stampa da negativo colore?

Non ho capito :-??
Ahhh, forse intendevi "la filtratura cyan non si usa nemmeno nella stampa da negativo colore?"L'ho scritto prima, il ciano non si usa nel negativo colore, invece si usa (usava) nella stampa da diapositiva.

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Re: Preparazione stampa a colore!

Messaggio da -Sandro- »

La fitratura ciano invece può essere assai comoda, io la lascio impostata su 40 punti (spostanto ovviamente magenta e giallo di conseguenza) come filtratura base, in modo da poter correggere al volo dominanti rosse o ciano.
Ubi maior minor cessat.

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Re: Preparazione stampa a colore!

Messaggio da giomasella »

chromemax ha scritto:
giomasella ha scritto:Per me che stampo il b/n sempre su lucida cambia qualcosa oppure magari la matte è diversa nel colore? Grazie ancora
Ho dimenticato di dire che la carta colore va (è meglio se) conservata in frigorifero, che ogni bagno di emulsione ha le sue caratteristiche e la carta stessa cambia nel tempo, quindi sicuramente una carta lucida e una perla della stessa marca avranno rese cromatiche, e quindi anche filtrature di base, diverse, così come carte di marche diverse; vale lo stesso discorso delle pellicole, ogni prodotto ha la sua "impronta" di fatto non esistendo una resa cromatica "neutra" :)
giomasella ha scritto:ah una cosa ma la filtrata Can non si usa nemmeno nella stampa da negativo colore?

Non ho capito :-??
Ahhh, forse intendevi "la filtratura cyan non si usa nemmeno nella stampa da negativo colore?"L'ho scritto prima, il ciano non si usa nel negativo colore, invece si usa (usava) nella stampa da diapositiva.
si il correttore automatico aveva scritto a modo suo. Intendevo proprio il filtro cyan che non sapevo servisse per le diapositive.
La carta quindi va inserita in frigorifero come le pellicole b/n insomma, perfetto! Grazie ancora :)

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Re: Preparazione stampa a colore!

Messaggio da giomasella »

-Sandro- ha scritto:La fitratura ciano invece può essere assai comoda, io la lascio impostata su 40 punti (spostanto ovviamente magenta e giallo di conseguenza) come filtratura base, in modo da poter correggere al volo dominanti rosse o ciano.
Sandro ma se alla fine di tutto ciò volessi prendere una Jobo per essere più sicuro di quello che andrò a stampare, secondo te quale sarebbe un buon compromesso per me che stampo per hobby e per passione, almeno per ora?

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Re: Preparazione stampa a colore!

Messaggio da chromemax »

giomasella ha scritto:Sandro ma se alla fine di tutto ciò volessi prendere una Jobo per essere più sicuro di quello che andrò a stampare, secondo te quale sarebbe un buon compromesso per me che stampo per hobby e per passione, almeno per ora?
CPE?

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chromemax ha scritto:
giomasella ha scritto:Sandro ma se alla fine di tutto ciò volessi prendere una Jobo per essere più sicuro di quello che andrò a stampare, secondo te quale sarebbe un buon compromesso per me che stampo per hobby e per passione, almeno per ora?
CPE?

Mi stavo informando infatti su questi modelli...ma le soluzioni come andrebbero inserite senza il lift?

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