Silverprint ha scritto:Da cui si evince che siete avvezzi alla lettura di saggi sulla fotografia...
Non sono libri più tossici di altri, comunque non mordono.
Aforismi di A.
Moderatore: etrusco
Re: Aforismi di A.
Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato
Re: Aforismi di A.
Basti leggere cosa Barthes ha imbastito sul referente, e quanto a sproposito sia citato ...Silverprint ha scritto:Si.
La pretesa di conoscerlo genera mostri...
Re: Aforismi di A.
In effetti ( anche se non ho letto interamente "La Camera Chiara" perché onestamente ad un certo punto mi sono annoiato mortalmente, con tutto il rispetto ) quello di Barthes mi pare più un saggio introspettivo basato sulle "sue" fotografie che evocano ricordi piuttosto che "sulla fotografia", ma perdonate la mia superficialità. Anzi, non la perdonate in ogni caso non mi sembra un testo fondamentale per chi si avvicina alla fotografia.-Sandro- ha scritto:Basti leggere cosa Barthes ha imbastito sul referente, e quanto a sproposito sia citato ...Silverprint ha scritto:Si.
La pretesa di conoscerlo genera mostri...
Mi trovo d'accordo sul fatto che non abbia senso la pretesa di conoscere il referente tramite una rappresentazione soggettiva.
Diciamo istintivamente d'accordo
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Re: Aforismi di A.
Scusa ma non ho capito centra Barthes con il referente in fotografia. Perché cone l'ha inteso lui?-Sandro- ha scritto:Basti leggere cosa Barthes ha imbastito sul referente, e quanto a sproposito sia citato ...Silverprint ha scritto:Si.
La pretesa di conoscerlo genera mostri...
marco guerriero
- Silverprint
- moderatore
- Messaggi: 13135
- Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
- Reputation:
- Località: Faenza
- Contatta:
Re: Aforismi di A.
Barthes sostiene l'indistinguibilità di immagine e referente, a meno del suo noema "è stato".
Lo scopo di Barthes è quello di negare (possibilità di) significato alle rappresentazioni.
La pretesa di conoscere il referente genera mostri.
Lo scopo di Barthes è quello di negare (possibilità di) significato alle rappresentazioni.
La pretesa di conoscere il referente genera mostri.
Re: Aforismi di A.
Non mi risulta così definitiva la questione. Lui dice che il referente è sempre presente in una fotografia, ma non dice che è sempre conosciuto atrimenti il suo saggio non avrebbe superato le 20 pagine. Non sono qui a difendere ina teoria ma cercare di capirlaSilverprint ha scritto:Barthes sostiene l'indistinguibilità di immagine e referente, a meno del suo noema "è stato".
Lo scopo di Barthes è quello di negare (possibilità di) significato alle rappresentazioni.
La pretesa di conoscere il referente genera mostri.
marco guerriero
- Silverprint
- moderatore
- Messaggi: 13135
- Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
- Reputation:
- Località: Faenza
- Contatta:
Re: Aforismi di A.
Veramente dice che aderisce ad essa, anzi di più.
"La fotografia di una pipa è sempre inesorabilmente una pipa".
Che sia presente lo dice il termine stesso, referente. Altrimenti non sussisterebbe la questione per assenza del termine, un referente non referente, non è un referente.
"La fotografia di una pipa è sempre inesorabilmente una pipa".
Che sia presente lo dice il termine stesso, referente. Altrimenti non sussisterebbe la questione per assenza del termine, un referente non referente, non è un referente.
Re: Aforismi di A.
c'è da dire che forse non ho bene il senso del tuo aforisma, e anche da dire che il saggio di Barthes non me lo sono studiato poi tanto bene. Ma dire aderisce a qualcosa non significa che chi vede questa aderenza tra fotografia e referente conosca anche il referente. "La foto di una pipa è sempre una pipa" non si pone il problema di una conoscenza del referente ma rimanda alla conoscenza dell'idea di pipa. Quella pipa specifica riconoscibile nella foto è solo una pipa in generale nella nostra personale esperienza, ma in realtà potrebbe essere qualunque altra cosa che assomiglia ad una pipa. Io penso che il referente non si possa conoscere non per limiti di tempo perché la Fotografia è "un è stato" ma per limiti tecnici. Non è una finestra sul mondo passato, ma è un oggetto allusivo alla nostra esperienza visiva, che tecnicamente rimanda in maniera distorta alla nostra capacità visiva. Non è per lo più stereoscopica , non segue una prospettiva sferica ed è continuamente distorta dal teleobiettivo o grandangolo. Per non parlare del bn. Acquista significato una fotografia non per il suo referente ma per quello che noi vi riconosciamo.Silverprint ha scritto:Veramente dice che aderisce ad essa, anzi di più.
"La fotografia di una pipa è sempre inesorabilmente una pipa".
Che sia presente lo dice il termine stesso, referente. Altrimenti non sussisterebbe la questione per assenza del termine, un referente non referente, non è un referente.
marco guerriero
Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato