...ma... io non ho chiamato in causa nessuno se non me stesso..! se qualcuno si è sentito chiamare in causa nella mia...dissertazione, o me ne devo scusare o è c'è qualcuno che c'ha la coscienza sporca
Rimane il fatto che finora quasi nessuno ha detto il prioprio (o uno dei propri) binomio carta-sviluppo, io per primo, mentre ci siamo più o meno tutti fiondati a chiedere a Silverprint "cosa compro, cosa faccio ?"...
che poi ci siano info "lecite" da chiedersi non ci piove !!! (es. quali siano le carte "reattive") anche perchè per l'appunto questo è un forum...
forza, non siamo timidi: quale carta-sviluppo? Io per ora vado con Foma baritata e sto (finalmente) finendo una tanica da 5l di Ilfospeed Multigrade, li mortacci sua...onestamente, il Normaton ST-18 che avevo prima mi sembrava decisamente meglio...
accoppiata carta-sviluppo
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Re: accoppiata carta-sviluppo
Il tuo giudizio è fatto in base ai risultati ottenuti a parità di "energia" usata per rivelare l'immagine, ovvero con un fattore percentualmente simile tra fattore min e max utilizzabili coi singoli rivelatori?luca_dega ha scritto:... Io per ora vado con Foma baritata e sto (finalmente) finendo una tanica da 5l di Ilfospeed Multigrade, li mortacci sua...onestamente, il Normaton ST-18 che avevo prima mi sembrava decisamente meglio...
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Re: accoppiata carta-sviluppo
grazie per l'info aggiornata.. Vedremo come va a finire..chromemax ha scritto:No, purtroppo la Forte non si trova proprio se non vecchia e di seconda mano. Il rimarchevole progetto di Mirko Boddecker è, allo stato attuale, ancora solo un progetto, sperando che si realizzi al più presto, ma pare che ci siano ancora dei problemi, purtroppo.Una carta che mi piacerebbe provare é la Forte che per ora la si trova solo da fotoimpex in tedeschia..
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Re: accoppiata carta-sviluppo
non avendo usato il metodo da te ben descritto in un'altro post, (dove si definisce l'approccio per valutare i tempi minimo e massimo di sviluppo), con i 3 rivelatori che ho provato finora ho fatto queste prove più spartane:Silverprint ha scritto: Il tuo giudizio è fatto in base ai risultati ottenuti a parità di "energia" usata per rivelare l'immagine, ovvero con un fattore percentualmente simile tra fattore min e max utilizzabili coi singoli rivelatori?
usando direttamente un'immagine a mio giudizio idonea (non eccessivamente contrastata, bianchi, neri e tanti grigi...) e quindi non strisce di carta esposta alla luce vergine, ho provato a svilupparne dei provini.
una volta scelto un tempo papabile, ho cominciato a...girarci intorno.
Ho fatto diversi provini fino a definire un tempo di esposizione ed un contrasto a mio giudizio fruibili.
ho cominciato, con una concentrazione di 1÷7, a variare "il tempo" (fattore) di sviluppo, in base al tempo di comparsa, da un (forse) ridicolo fattore 4 fino ad un 10.
poi ho rifatto quanto sopra aumentando la concentrazione.
questo l'ho fatto con 3 gradi di concentrazione differenti.
diciamo un 20 stampe in tutto (formato piccolino).
poi ho ripetuto con altri 2 rivelatori (in tutto: Ornano ST-18, Ilford Multigrade e Harman Warmtone).
ho asciugato le stampe e le ho messe per terra (fuori, davanti al garage ), su 3 file, in modo da avere "la colonna" delle 3 stampe con diluizione 1÷7, fattore svil. 3, e via dicendo...
Sicuramente è un metodo poco scientifico, spannomentrico, che fa acqua da tutte le parti e sbagliato su più fronti (l'uso di un'immagine varia e complessa sicuramente maschera eventuali disuniformità, macchie, ecc) però le mie conisderazioni sono state che l'Ornano, a diluizioni maggiori del 1÷7 standard era quello che dava i risultati a mio giudizio migliori (sempre con le Foma). Il warmtone non mi piaceva perchè in genere non mi piace il warm
Non so se questo si sarebbe pedissequamente ripetuto per tutte le immagini che ho poi stampato e per le quali non ho ripetuto i test: so che finchè usavo l'Ornano le stampe avevano neri e bianchi ben diversi...poi l'ho finito ed ho cominciato ad usare il tanicone della Ilford e le foto non son più le stesse...
devo però confessare anche che nel frattempo nel 35mm sono passato ( stufo degli onnipresenti micromossi ) dalle Fuji Acros 100 alle Kodak T-max 400.... ma l'impressione era che anche con foto scattate con Fuji il discorso non cambiasse.
comunque sicuramente mi metterò d'impegno e farò i test da te descritti per la valutazione del tempo di sviluppo minimo, però con il nuovo rivelatore che ho ordinato ! Ci HO pure comprato una scatola di carta 13x18 100pz apposta...(lo so, è un formato piccolo...)
Re: accoppiata carta-sviluppo
@luca dega:
naturalmente non mi sono sentito toccato dalle tue rimostranza, anche perchè ti ritengo persona onesta e educata, quindi ;)...
se tutto va bene venerdì vado a prendere l'ingranditore, e credo che comprerò in base a disponibilità e nome più carino da leggere.
farò le mie prove e i miei errori, ma chissene.
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Re: accoppiata carta-sviluppo
@ Luca. Che lavorone!!!
Ps. È giusto così, non ci sono scorciatoie... "allungatoie" invece si. ;)
La domanda era provocatoria ;) .
Volevo assicurarmi che i rivelatori fossero stati confrontati ad "armi pari", evitare insomma che il giudizio fosse determinato dall'uso non corretto di uno e corretto di un altro. Penso che tutto sommato, visto il gran tribolo, un'idea abbastanza precisa te la sia fatta!
Per altro si, grossomodo il metodo di confronto è quello, verificare come si comporta l'accoppiata al variare del fattore. E giusta la scelta di fare le prove con una immagine dalla gamma estesa e completa. Il confronto va poi fatto tra i risultati più simili (quindi non necessariamente a parità di fattore, anche se probabilmente i fattori non saranno molto diversi), ma d'energia sviluppata, ovvero quando le densità sono paragonabili.
Per quanto riguarda il fattore minimo, 4 (anche 3 con carte molto reattive e rivelatori diluiti) non è inverosimile se da "neri" sufficienti (non necessariamente d-max) ed uniformi (da osservare in controluce per verifica). Unico appunto è il fattore max: 10 non è molto, con alcune accoppiate ci sono variazioni fino a 18/20.
Re: accoppiata carta-sviluppo
bene: vedo che con la moglie l'hai spuntata tu moolto bene...!franny71 ha scritto:se tutto va bene venerdì vado a prendere l'ingranditore,
buon divertimento (poichè ritengo che di quello soprattutto si tratti) !
Eh si caro Silverprint: è stato un lavorone stancante ed onestamente mi son vergognato un pò a piazzare 60 e rotte foto per terra, davanti al garage nel seminterrato , con quella m..dosa della inquilina del piano di sopra che curiosava e sbofonchiava, da strega arpìa qual'é...!
Comunque, ora che sono piuttosto convinto della Fomabrom ( Alias Rollei Vintage ... ;) ) ma che vorrei però provare con il Print Plus (erede del Neutol Plus e che qualcosa mi dice sarà la morte sua), non mi passa minimanente per la testa di rifarlo talis qualis
però devo mettermi li a far strisce e buttar giù un programma per definire il tempo minimo e massimo come da te descritto. Altrimenti si continua ad andare a spanne, che è no buono. Certo se vado in camera oscura/cantina per 1 ora e mezza come ieri sera, non conviene nemmeno cominciare... Meglio avere a disposizioni 8-10 ore filate...magari in 2 volte.
Passando (quasi) di palo in frasca: perchè ho sentito/letto parlar "poco bene" delle Tetenal baritate ? utilizzo senza criterio ..?
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Re: accoppiata carta-sviluppo
La Tetenal non fa carta, rimarchia prodotti di altri. Un tempo la TT vario ultra era Agfa MCC ed altre carte erano fornite anche da altri produttori, ora non so cosa usino.luca_dega ha scritto:Passando (quasi) di palo in frasca: perché ho sentito/letto parlar "poco bene" delle Tetenal baritate? Utilizzo senza criterio?
Al tempo c'era chi disquisiva sulle differenze tra Tetenal ed Agfa... Naturalmente confrontando lotti diversi, di una carta soggetta a grandi variazioni con la stagionatura
Solo un esempio tanto per dire che se i test non sono fatti a modo da persone capaci sono solo aria fritta. ;)
Il Print Plus (ex Neutol Plus) potrebbe aggiungere una variabile (tono che cambia con la diluizione) rendendo il tutto un po' più complicato (anche divertente, imho). Io proverei anche gli altri Neutol, il Multicontrast (attenzione alla temperatura) ed il Dektol.
Re: accoppiata carta-sviluppo
infatti l'idea era di provare "la famiglia" Neutol, ma l'idea di avere un solo sviluppo più "ecologico" (e meno nocivo ?) senza idrochinone mi attira un pochino... , sai, io sono di quelli che van a fare la spesa al biologico... puoi immaginare che effetto mi faccia usare prodotti chimici puzzolenti, che inquinano e che fanno potenzialmente male...
Re: accoppiata carta-sviluppo
Buonasera,
Spero che le domande che sto per porre siano idonee a questo thread. Ho evitato di aprirne un altro come da regole del forum.
Ho acquistato la Ilford FB MG Warmtone 30x40 lucida.
È la prima volta.
Dove sviluppo e stampo, di solito, utilizziamo l'Ilford PQ Universal. Fino ad oggi però, come carta, ho sempre utilizzato la Ilford FB MG Classic lucida.
Per la Ilford warmtone dovrò per forza utilizzare uno sviluppo specifico o potrò utilizzare quello di sempre, ovvero il PQ?
Cosa varierebbe e cosa dovrò aspettarmi per entrambe le possibilità (carta Tono caldo con sviluppo PQ e carta Tono caldo con sviluppo specifico)?
Grazie in anticipo,
Alessandro
Spero che le domande che sto per porre siano idonee a questo thread. Ho evitato di aprirne un altro come da regole del forum.
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Dove sviluppo e stampo, di solito, utilizziamo l'Ilford PQ Universal. Fino ad oggi però, come carta, ho sempre utilizzato la Ilford FB MG Classic lucida.
Per la Ilford warmtone dovrò per forza utilizzare uno sviluppo specifico o potrò utilizzare quello di sempre, ovvero il PQ?
Cosa varierebbe e cosa dovrò aspettarmi per entrambe le possibilità (carta Tono caldo con sviluppo PQ e carta Tono caldo con sviluppo specifico)?
Grazie in anticipo,
Alessandro
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