2,5 € per lo sviluppo e 0,5 per la stampa, ritengo 10x15?
Usano la pipì al posto dei chimici e stampano su carta igienica usata!!!!
Fotocamera meccanica Yashica fx3
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Re: Fotocamera meccanica Yashica fx3
Nicola
Meglio farlo, e poi pentirsi, che rimpiangere di non averlo fatto.
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- SweetCake84
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Re: Fotocamera meccanica Yashica fx3
Ciao,
non vorrei fare il difensore a spada tratta delle C/Y ma visto che ho avuto in mano un bel po' di queste(FX-2, FX3 super 2000, FX-D, FRI, 139 Q, RTS), vorrei sfatare alcuni miti
Allora partiamo dalla FX-3: a mio parere la peggiore per qualità costruttiva, la dotavano solitamente del 50 1.9 normale o versione C, bello plasticoso e di qualità scarsa. Se vogliamo trovarle dei pregi è una macchina picola e nella versione super 2000 ha l'otturatore che scatta a 1/2000, detto questo volendo le stesse dimensioni ridotte (e rinunciando al 1/2000) andrei su un FX-D, o una Contax 139 Q(ne ho 4 ).
Per le ottiche il consiglio che ti do è: se puoi spendere prenditi le ottiche CONTAX, anche quelle della fascia meno luminosa(quindi le più economiche, ricordandosi sempre che sono Zeiss) hanno una grande qualità di costruzione e una bella resa.
Se devi rimanere low budget la serie ML della Yashica ha degli obiettivi più che discreti (oltre a quelli improponibili, vedi 50 1.9), io personalmente ho un 50 1.7 ML, un 135 2.8 ML, un 200 4 ML e due 28 2.8 ML. Hanno tutti una bella resa, amio parere su tutti 50 e 28, il 135 e il 200 esistono di due versioni: normale e C, la prima ha sicuramente una resa migliore, la seconda dal canto suo ha una compattezza incredibile e non perde comunque troppa qualità rispetto alla prima(io li ho entrambi C).
La FRI non è la copia dell'RTS, se si tengono in mano si nota subito la differenza: la prima non è solidissima ed è anche un po' più piccola, la seconda invece è chiaramente una macchina professionale: otturatore a tendina fino a 1/2000, blocco dello specchio sollevato, priorità, possibilità di cambiare i vetri di maf...secondo me una vera macchina professionale.
La FX-2 è la classica meccanica carro armato giapponese degli anni 70, tutt'altra solidità rispetto all FX-3 e anche alla FRI: prevale il metallo nelle componenti ed è abbastanza pesante.
La 139 Q è quella che rispecchia di più il mio stile: bella compatta(forse più piccola ancora della FX-3), scatto abbastanza dolce, priorità e compensazione dell'esposizione regolabili perfettamente, timer elettronico e mirino bello luminoso (le Contax rispetto alle Yashica mostrano anche l'apertura del diaframma). La FX-D è la sorella meno rifinita, ma ha la stessa solidità e la stessa ergonomia della 139.
A mio parere la baionetta di queste macchine è già un buon motivo per possederne una: la serie Contax Zeiss è veramente di pregio e anche avere un semplice FX-D può regalare ottimi scatti con una bella pellicola.
D'altronde, come diceva qualcuno qua sopra, le macchine analogiche servono come otturatore, il resto è tutto dato da lente e pellicola...e ovviamente fotografo
non vorrei fare il difensore a spada tratta delle C/Y ma visto che ho avuto in mano un bel po' di queste(FX-2, FX3 super 2000, FX-D, FRI, 139 Q, RTS), vorrei sfatare alcuni miti
Allora partiamo dalla FX-3: a mio parere la peggiore per qualità costruttiva, la dotavano solitamente del 50 1.9 normale o versione C, bello plasticoso e di qualità scarsa. Se vogliamo trovarle dei pregi è una macchina picola e nella versione super 2000 ha l'otturatore che scatta a 1/2000, detto questo volendo le stesse dimensioni ridotte (e rinunciando al 1/2000) andrei su un FX-D, o una Contax 139 Q(ne ho 4 ).
Per le ottiche il consiglio che ti do è: se puoi spendere prenditi le ottiche CONTAX, anche quelle della fascia meno luminosa(quindi le più economiche, ricordandosi sempre che sono Zeiss) hanno una grande qualità di costruzione e una bella resa.
Se devi rimanere low budget la serie ML della Yashica ha degli obiettivi più che discreti (oltre a quelli improponibili, vedi 50 1.9), io personalmente ho un 50 1.7 ML, un 135 2.8 ML, un 200 4 ML e due 28 2.8 ML. Hanno tutti una bella resa, amio parere su tutti 50 e 28, il 135 e il 200 esistono di due versioni: normale e C, la prima ha sicuramente una resa migliore, la seconda dal canto suo ha una compattezza incredibile e non perde comunque troppa qualità rispetto alla prima(io li ho entrambi C).
La FRI non è la copia dell'RTS, se si tengono in mano si nota subito la differenza: la prima non è solidissima ed è anche un po' più piccola, la seconda invece è chiaramente una macchina professionale: otturatore a tendina fino a 1/2000, blocco dello specchio sollevato, priorità, possibilità di cambiare i vetri di maf...secondo me una vera macchina professionale.
La FX-2 è la classica meccanica carro armato giapponese degli anni 70, tutt'altra solidità rispetto all FX-3 e anche alla FRI: prevale il metallo nelle componenti ed è abbastanza pesante.
La 139 Q è quella che rispecchia di più il mio stile: bella compatta(forse più piccola ancora della FX-3), scatto abbastanza dolce, priorità e compensazione dell'esposizione regolabili perfettamente, timer elettronico e mirino bello luminoso (le Contax rispetto alle Yashica mostrano anche l'apertura del diaframma). La FX-D è la sorella meno rifinita, ma ha la stessa solidità e la stessa ergonomia della 139.
A mio parere la baionetta di queste macchine è già un buon motivo per possederne una: la serie Contax Zeiss è veramente di pregio e anche avere un semplice FX-D può regalare ottimi scatti con una bella pellicola.
D'altronde, come diceva qualcuno qua sopra, le macchine analogiche servono come otturatore, il resto è tutto dato da lente e pellicola...e ovviamente fotografo
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