Alessandro_Roma ha scritto:Parto da un assunto, tanto per fare gli accademici (forse inutilmente) e cioè che ciò che è analogico, resta tale fino a quando non diventa digitale. Detto questo, vi chiedo di spiegarmi che senso ha usare lo scanner per scannerizzare negativi, invece che stamparli sotto l'ingranditore.
Secondo me, ripeto secondo me, quello che nasce analogico tale dovrebbe restare e dire di scattare in analogico per fermarsi al rullino credo sia una mezza fotografia
Proverei a definirlo un processo ibrido, che fonde due tecnologie che, in teoria, sono una l'opposto dell'altra.
Non voglio criticare chi scannerizza, vi prego non alziamo un polverone che non avrebbe senso, piuttosto vorrei capire a cosa porta questo passaggio. Sicuramente costa molto meno che stampare, sicuramente ci vuole molto meno tempo che stampare, sicuramente ci vuole molto meno spazio che stampare
Ma la domanda che mi continua a ronzare in testa è... ma se il tuo fine è digitale, perché non usare una modernissima D850 o quel che l'è e partire subito da digitale? La scansione, per quanto perfetta, non introduce degli artefatti? Insomma, non voglio tirare in ballo i miei trascorsi universitari, ma per digitalizzare devi passare per una frequenza di campionamento ed un convertitore ADC, che sono tutti passaggi che introducono una perdita...
se si limitasse il discorso al bianco e nero anche io penderei per un procedimento interamente analogico, anche se devo dire che almeno in parte ciò sarebbe dovuto alla mia assoluta ignoranza in fatto di stampa digitale bn. non ne conosco le potenzialità e quindi non mi pronuncio.
se però pensiamo al colore, il discorso cambia perché ci sono altri fattori da tenere a mente. per esempio per me incide molto la maggiore disponibilità di supporti per la stampa inkjet, e aldilà delle problematiche relative al procedimento, io per dirne una amo molto le photorag hahnemhule che non hanno, che io sappia, un corrispondente tra le carte "vere".
oltretutto, il discorso secondo il quale tanto varrebbe scattare in digitale dal principio regge fino a un certo punto. potrebbe essere che io sia negato per quel che riguarda la post produzione, ad ogni modo ho sempre faticato ad ottenere in digitale quel particolare tipo di resa che si ha sovraesponendo generosamente una negativa colore come per esempio la portra 400. Riesco facilmente ad ottenere una gamma abbastanza estesa, esponendo per le alte luci con il digitale, ed aprendo le ombre in seguito, ma a livello di mezzi toni quelli della portra hanno immancabilmente una spinta maggiore, li vedo più luminosi e brillanti. Che si tratti di incapacità mia o di virtù intrinseche del supporto non so dirlo con certezza, ma di sicuro mi riesce molto più semplice ottenere quel risultato con la pellicola che con il digitale.
fosse il primo caso, incapacità mia, allora dovrei contrapporre l'eventuale mia pigrizia al costo maggiore del lavorare in pellicola, ma dobbiamo aggiungere a tutto questo la possibilità di avere un supporto fisico archiviato, e non una semplice sequenza di numeri, fatto che mi risparmia a priori l'imbarazzo del dovermi porre quella domanda.