Dato che ogni esposimetro (interno o esterno) traduce la luce in numeri che variano, a parità di luce raccolta, in base alla costante suddetta, secondo voi, è importante conoscere qual'è la costante di ogni misuratore di luce oppure la variabilità che può esser dedotta dalle misurazioni è marginale e quindi ininfluente ai fini del processo valutativo?
Mi riferisco in particolare all' esposizione delle invertibili.
L'importanza della costante di calibrazione nella determinazione dell'esposizione
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Re: L'importanza della costante di calibrazione nella determinazione dell'esposizione
Direi che in pratica è quasi irrilevante. Gli errori che si fanno in esposizione sono di un ordine di grandezza superiore, ma non dipendono dalla taratura dell'esposimetro.
Re: L'importanza della costante di calibrazione nella determinazione dell'esposizione
Grazie per la risposta. Mi era venuto tale dubbio, alla luce della tua risposta ora posso rasserenarmi. Del resto anche i tempi non sono mai precisi (chi è sicuro che scattando ad 1/1000, l'otturatore si aprirà per 1/1000 esatto?), così come non lo sono i diaframmi (l'f-stop è veramente la reale apertura? Quando corrisponde col t-stop?) ecc...
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