Ciao a tutti.
Premetto che sono alle prime stampe (in bianco e nero) che faccio da me.
Mi trovo dei tempi di esposizione piuttosto lunghi a f/8, intorno a i 40/50 secondi, mentre invece il tempo giusto (come dice il buon Calabresi)sarebbe intorno a i 30 secondi per gestione migliore.
La mia domanda è: capita solo a me questa cosa? È accettabile 40 secondi e soprattutto che cosa mi cambia avere un tempo del genere nella stampa finale? Grazie.
Lingranditore è un Meopta Opemus 6 con obiettivo 50 per 35mm.
Esposizione lunga
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- seiunozero
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Re: Esposizione lunga
Beh, dipende dalla densità del negativo, dalla carta, dall'energia del rilevatore...
Alcune carte sono poco reattive di per sé, a f11 sulle bergger ci vogliono in media un minutino con la NB e anche più con la CB...
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- ammazzafotoni
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Re: Esposizione lunga
Doppio...
Re: Esposizione lunga
Guarda che da 30 a 40 secondi la differenza è minima, un terzo di stop. Direi che sostanzialmente ci sei. Poi non hai scritto che ingrandimento stai facendo, e quello ha una grande influenza sul tempo di esposizione
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Re: Esposizione lunga
Rivelatore appena fatto praticamente, freschissimo. Il rivelatore (per la stampa) ilford multigrade e carta politenata rc ilford IV.ammazzafotoni ha scritto:Beh, dipende dalla densità del negativo, dalla carta, dall'energia del rilevatore...
Alcune carte sono poco reattive di per sé, a f11 sulle bergger ci vogliono in media un minutino con la NB e anche più con la CB...
Ma la domanda è:che cosa mi consiste avere tempi medio/lunghi in fase di stampa? Sbaglio qualcosa io?
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Re: Esposizione lunga
L'ingrandimento (l'ho scritto) uso il 50mm per stampare il 35mm.kiodo ha scritto:Guarda che da 30 a 40 secondi la differenza è minima, un terzo di stop. Direi che sostanzialmente ci sei. Poi non hai scritto che ingrandimento stai facendo, e quello ha una grande influenza sul tempo di esposizione
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Ah, scusa ho capito l'ingrandimento della stampa. Il formato della stampa e 24x30.
Quello che vorrei capire è che se è vero che l'obiettivo funziona come sulla fotocamera allora se chiudo il diaframma a f/11 oppure f/8 e meglio ma a discapito del tempo di esposizione che si allunga parecchio. E cosa comporta avere una esposizione lunga sulla stampa finale.
È con le domande mi fermo qui, perché se poi aggiungo un filtro di contrasto raggiungo il minuto tranquillamente.
Comunque sia grazie.
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Re: Esposizione lunga
È comunque grazie ammazzafotoni e a Kiodo.
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Re: Esposizione lunga
Se passi da f8 a f11, il tempo necessario per ottenere la stessa quantità di luce sulla carta raddoppia: ad ogni "stop" intero del diaframma corrisponde un raddoppio (o un dimezzamento) della quantità di luce.
In linea di massima, tutti gli obiettivi sono "un po'" meno nitidi ai diaframmi più aperti e a quelli più chiusi, mentre danno il meglio chiudendoli di un paio di stop rispetto alla massima apertura, ma in genere la qualità è molto buona (se hai un obiettivo decente) sull'arco di 3 o 4 stop, e i lievi cali di qualità non sono quasi mai visibili: spesso il limite "di qualità" lo si raggiunge sulla grana, e non è poi così necessario incaponirsi sui migliori diaframmi della lente di stampa. Detto questo: tutte le grandezze sono collegate tra loro, e sta a te trovare il compromesso migliore per il tuo sistema, e per "quella" stampa. Se devi fare dieci copie di una stampa che non richiede particolari interventi di mascheratura, puoi privilegiare tempi di esposizione veloci, che otterrai con diaframmi aperti. Se invece devi stampare un'immagine che richiede molti interventi di precisione, allora conviene stare su tempi più comodi da gestire: 40", anche un minuto...
Non metterti paranoie, e fai tutte le prove.
In linea di massima, tutti gli obiettivi sono "un po'" meno nitidi ai diaframmi più aperti e a quelli più chiusi, mentre danno il meglio chiudendoli di un paio di stop rispetto alla massima apertura, ma in genere la qualità è molto buona (se hai un obiettivo decente) sull'arco di 3 o 4 stop, e i lievi cali di qualità non sono quasi mai visibili: spesso il limite "di qualità" lo si raggiunge sulla grana, e non è poi così necessario incaponirsi sui migliori diaframmi della lente di stampa. Detto questo: tutte le grandezze sono collegate tra loro, e sta a te trovare il compromesso migliore per il tuo sistema, e per "quella" stampa. Se devi fare dieci copie di una stampa che non richiede particolari interventi di mascheratura, puoi privilegiare tempi di esposizione veloci, che otterrai con diaframmi aperti. Se invece devi stampare un'immagine che richiede molti interventi di precisione, allora conviene stare su tempi più comodi da gestire: 40", anche un minuto...
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Re: Esposizione lunga
Ho capito. Grazie mille. ;)kiodo ha scritto:Se passi da f8 a f11, il tempo necessario per ottenere la stessa quantità di luce sulla carta raddoppia: ad ogni "stop" intero del diaframma corrisponde un raddoppio (o un dimezzamento) della quantità di luce.
In linea di massima, tutti gli obiettivi sono "un po'" meno nitidi ai diaframmi più aperti e a quelli più chiusi, mentre danno il meglio chiudendoli di un paio di stop rispetto alla massima apertura, ma in genere la qualità è molto buona (se hai un obiettivo decente) sull'arco di 3 o 4 stop, e i lievi cali di qualità non sono quasi mai visibili: spesso il limite "di qualità" lo si raggiunge sulla grana, e non è poi così necessario incaponirsi sui migliori diaframmi della lente di stampa. Detto questo: tutte le grandezze sono collegate tra loro, e sta a te trovare il compromesso migliore per il tuo sistema, e per "quella" stampa. Se devi fare dieci copie di una stampa che non richiede particolari interventi di mascheratura, puoi privilegiare tempi di esposizione veloci, che otterrai con diaframmi aperti. Se invece devi stampare un'immagine che richiede molti interventi di precisione, allora conviene stare su tempi più comodi da gestire: 40", anche un minuto...
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