Scansioni meno orribili

Discussioni sugli scanner per l'acquisizione digitale dei rullini fotografici

Moderatore: etrusco

user20190605

Scansioni meno orribili

Messaggio da user20190605 »

Salve colleghi, ho voluto aprire un nuovo filone che si riferisce ad alcuni temi recenti.

1. Software Silverfast - è uno dei migliori software esistenti, con le sue versioni. Lo dico perché un utente aveva espresso dubbi.

2. Miglioramento delle scansioni dei negativi B/N - citerò miei metodi con formato 135
- scannerizzo i negativi B/N come diapositive. In questo modo evito una buona parte delle correzioni introdotte da parte dello software dello scanner.

- E non solo: tolgo tutte possibili miglioramenti, tipo rimozione polvere, contrasto, attenuamento della granulosità...

- Il profilo dei colori RGB che mantengo anche sul file in formato TIFF compresso, mai JPG che creo come copie per eventualmente inviarli agli amici. Se uso il profilo dei toni di grigio nello software dello scanner, lo conservo anche nel file durante editing. La scansione di un negativo B/N sotto RGB, da un bellissimo file.

- Ovviamente, nello software di post-editing, converto il file nel positivo. Utilizzo il software di foto-ritocco IrfanView, che facilmente apre i file di grosse dimensioni.

- Sono attento alla procedura di correzione dei toni nel software di post-editing: prima la luminosità, poi il contrasto e se necessario, il gamma. Come ultimo tocco: aggiungo la nitidezza. Tutto questo manualmente. Se uno lo fa con il comando di calibrazione automatica dei toni, è ovvio che la proposta dell'applicazione non può sempre essere quella giusta.

Rimango sempre molto contento per i risultati ottenuti in questo modo. Evito varie forme degli artefatti, schiarimenti, che mi avrebbe creato il software dello scanner nelle ombre che devono rimanere tali e non schiarite.

Il punto del tutto è: considerare il negativo B/N come "slide".



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Pierpaolo B
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Re: Scansioni meno orribili

Messaggio da Pierpaolo B »

Ma scattare direttamente con un apparecchio digitale non è più appagante piuttosto che accontentarsi di ciò che esce dallo scanner e dall'interpretazione dei sw?... e senza sorbirsi la barba di scansioni e elaborazioni al pc?
....e se proprio scansione deve essere la scansione della stampa chimica non darebbe più giustizia alla filiera analogica?
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.

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tonyrigo
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Re: Scansioni meno orribili

Messaggio da tonyrigo »

Lo so che sto per fare discorsi "eretici" in questo FORUM, però anche io penso che oggi la scannerizzazione del negativo (o positivo) sia la naturale evoluzione dell'intera filiera chimica.

Ho smesso di sviluppare e stampare (anche a colori) verso gli inizi degli anni 80'' ed oggi anche volendo (e pur avendo ancora tutto il materiale dell'epoca salvo le vasche termostatate per il colore) non potrei più farlo a casa.

Ma francamente non ne sento proprio il bisogno.

Il piacere è quello di fotografare ogni tanto con la pellicola e sviluppare la stessa.

Poi trasformare l'immagine in digitale e lavorarla è un altro punto di vista, un altro modo di affrontare il problema che è sempre uno solo: fare delle bone foto.

Ma non importa come.

Poi c'è il mezzo: la fotocamera e le ottiche.

Pur avendo i top di gamma dell'ultima epoca analogica (quelle supermotorizzate e con l'AF per intenderci), queste rimangono sempre nei cassetti della mia collezione.

Le foto in analogico io amo scattarle con quelle che sono state le pietre miliari della fotografia "moderna": le ZEISS, CONTAX e LEICA degli anni 30', per arrivare fino ai "mostri tecnologici" come le LEICA M, HASSELBLAD ecc. degli anni 60-70'.

Con una grande predilezione, invero, per le prime.
Le seconde sono ancora un ricordo vicino, avendole usate in gioventù, mentre quelle degli anni 30' sono sempre una continua scoperta anche per il sottoscritto che ha impugnato la prima reflex nella metà degli anni 60'.

Ieri ho scattato assieme a mia figlia quattordicenne un rullo 120 con la vecchia ZEISS SUPER IKONTA 6X9 della fine degli anni 30.

8 pose in quel formato contiene il rocchetto del 120, ma sono 8 emozioni esclusive!

Domani sviluppo chimico, passaggio in scanner e sviluppo digitale (così noi "digitali" chiamiamo la post produzione, proprio perchè è come lo sviluppo e stampa di un tempo).

Quale miglior scuola per la mia giovane, ma entusiasta figlia?

Certo, se ne avrò l'occasione le farò vedere come "nasce" una stampa nella bacinella, come prende forma.
Anche perchè è una cosa impagabile, lo ammetto.

Ma una cosa alla volta ...

P.S. per Scordisk
Sentiamoci sulle tecniche di digitalizzazione delle immagini, io uso VUESCAN (ad esempio) e vorrei capire quali differenze ci sono tra il mio ed il Tuo programma (SILVERFAST).
Sa chi sa che nulla sa, ne sa più di chi ne sa, perchè sa che nulla sa.
Socrate 470 b.c – 399 b.c.

user20190605

Re: Scansioni meno orribili

Messaggio da user20190605 »

Salve @tonyrigo, noi gli eretici non lo siamo, ma ciò nonostante, riceviamo delle fruste degli esorcisti poco tolleranti.

Non abbiamo bisogno di confessarci. Il mio caso è poco meno ibrido del tuo: continuo con ingrandimenti (nella piccola lavanderia) 2-3 volte all'anno, con una preparazione psicologica, mi concentro, organizzo il rito, mi faccio ricordare dei trucchetti del foto-laboratorio, che per me, assomigliano ai passi dell'fotonauta sulla Selena.

Ma, quando applico l'analogico + digitale, cerco sempre di conservare questi passi rituali almeno e solo con la foto-camera + film + chimici, che a volte, mi è sufficiente, ma non sempre. Per esempio: è molto più facile comunicare con una foto stampata che con un file.

Ma, non essendo esorcista dei peccati, tutto mi è accettabile e ci sono tante verità, non una, dicono i rabbini.

Per le scansioni, da peccatore, non uso Silverfast, ma VueScan. Posso dire che conosco molti fattori della digitalizzazione, ma me ne frego di quasi tutti, non ho nervi, tranne per quelli pochi accorgimenti di cui ho scritto. Mi tengo all'esempio di Baruh Spinosa. Spendo più per i libri (e i sigari, naturalmente).

Conoscevo e usavo Super Ikonta 6x9 con Tessar 3,5/105 per lunghi anni e lei, la Ikonta, conosceva me e mio padre, che dapprima l'aveva denazificata moltissimo. Miei primi passi fotografici gli ho fatti con la Super-Ikonta Bessa 6x9 con o senza mascherina per mezzo-formato.

Buon divertimento!
tonyrigo ha scritto:
[...]

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tonyrigo
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Re: Scansioni meno orribili

Messaggio da tonyrigo »

Ah!

Avevo capito, dal Tuo post, che usassi SILVERFAST.

Che SCANNER utilizzi?
Sa chi sa che nulla sa, ne sa più di chi ne sa, perchè sa che nulla sa.
Socrate 470 b.c – 399 b.c.

user20190605

Re: Scansioni meno orribili

Messaggio da user20190605 »

tonyrigo ha scritto:Ah!

Avevo capito, dal Tuo post, che usassi SILVERFAST.

Che SCANNER utilizzi?
Uso una roba da ridere, direste voi, i super-attrezzati: flatbed HP ScanJet 5590. Da quando non mi era più possibile utilizzare il sftwr di casa HP (causa progresso Windows), utilizzo VueScan, ma sempre con pochi parametri, come ho scritto prima. VueScan ha dato nuova vita a questo mio scanner che è diventato abbastanza veloce perfino sui 2400 DPI che solamente uso (per assicurarmi la qualità vicina al formato A4).

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Lollipop
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Re: Scansioni meno orribili

Messaggio da Lollipop »

Non capisco se è un tutorial o meno ma, in ogni caso, se non profili almeno il monitor (magari ips), o meglio ancora tutta la catena scanner-monitor-eventuale stampante, l’output vale solo in locale. Questo è il limite del digitale nativo come dell’ibrido. La calibrazione della catena costa soldi e bisogna saperla fare, più semplice o un poco meno onerosa quella del solo monitor.
Lorenzo.

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