recuperare foto esposte quasi un secolo fa

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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chromemax
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Re: recuperare foto esposte quasi un secolo fa

Messaggio da chromemax »

flottero ha scritto: Per non andare OT comunque dici che se viene recuperata la Kodak Vest
e questa è stata ben coperta dai vestiti di Irvine qualcosa potrebbe essere recuperabile ?
impressionando ha scritto:L'incognita è l'altezza.....
Dice bene Paolo, i vestiti di Irvine sarebbero dovuti essere di piombo.
La cosa mi ha incuriosito e ho fatto due calcoli da ignorantone assoluto con qualche indicazione ricavata da internet:
sono passati 94 anni dalla spedizione di Irvine;
la dose media annuale di radizione cosmica al livello del mare è di 0.3 milliSievert, (che da quello che ho capito misura però l'incidenza sui tessuti umani e non sulle pellicole, comunque può lo stesso dare un'idea), quindi una pellicola di 94 anni verrebbe colpita al livello del mare da 28.2 milliSievert.
Secondo la Tabella N.2 pubblicata su questo sito soggiornare per 1 ora presso South Base Camp del monte Everest sito ad una quota di 5364m si viene colpiti da 0.00040 mSv; poichè in 94 anni ci sono 825912 ore, delle pellicole del 1924 riceverebbero una dose di radiazioni di 330.4 mSv cioé quasi 12volte più che se fossero al livello del mare. Considerando che la fotocamera con la pellicola è rimasta per 94 anni ad una quota superiore a 8000m (3000m in più dei calcoli qui sopra), il livello di radiazioni assorbite dalla pellicola sarebbe anche più alto, per cui... l'incognita è l'altezza.



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Pierpaolo B
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Re: recuperare foto esposte quasi un secolo fa

Messaggio da Pierpaolo B »

Precisamente....
...ma non mi azzardavo a precisare il tutto perchè in altri lidi fui bellamente deriso senza possibilità d'appello (ora sarei in buona compagnia :D )
La causa principale della velatura sono proprio queste radiazioni.... addirittura si diceva che la conservazione in frigorifero fosse principalmente per la conservazione della gelatina e il beneficio del refrigeratore sulla velatura fosse dovuto alle pareti del frigorifero (una volta piuttosto spesse e zincate a caldo).
Nel caso di Irvine lo spessore di ghiaccio che lo sovrasta potrebbe aver giocato un ruolo importante magari assieme alla vicinanza di una ripida parete rocciosa..... è tutto da scoprire... non esistono casistiche di questo tipo. E' però assodato il ruolo determinante dei raggi cosmici nell'invecchiamento del materiale sensibile.
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Re: recuperare foto esposte quasi un secolo fa

Messaggio da flottero »

impressionando ha scritto: Nel caso di Irvine lo spessore di ghiaccio che lo sovrasta potrebbe aver giocato un ruolo importante magari assieme alla vicinanza di una ripida parete rocciosa..... è tutto da scoprire... non esistono casistiche di questo tipo. E' però assodato il ruolo determinante dei raggi cosmici nell'invecchiamento del materiale sensibile.
se il corpo di Irvine è quello visto da un cinese nel 1979 prima di venir travolto da una valanga (il cinese) potrebbe non essere coperto di ghiaccio... chi lo sa,
che il materiale sensibile fosse così sensibile ai raggi cosmici non ci avevo mai pensato, pensavo che fosse la temperatura a far "scadere" le pellicole.
Oppure una degradazione interne dell'emulsione. Sono intanto riuscito a vedere una Kodak Vest, (purtroppo mancante della lente dell'obbiettivo),
certo che era un bel gioiellino per l'epoca, immagino però maneggiarla a 8000 m con in mezzi guanti di lana dopo essersi scorticati le dita sulle rocce.
Tra l'altro ho letto che Irvine (biondissimo e con la pelle chiara) aveva praticamente la faccia ustionata dal sole di alta quota, così scrisse nel suo diario
(credo ritrovato al campo VI, l'ultimo prima della vetta)

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chromemax
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Re: recuperare foto esposte quasi un secolo fa

Messaggio da chromemax »

La gelatina di per se è estremamente stabile (le stampe al carbone sono considerate le più longeve in assoluto e sono fatte sostanzialmente di pigmento e gelatina).
Per quella che è la mia ignoranza posso supporre che dopo molto tempo i cristalli esposti tendono a ritornare allo stato energetico più basso, con un ritorno allo stato originario della parte elettricamente meno stabile dell'immagine latente: quindi da una parte potrebbe esserci una perdita progressiva dell'immagine latente e dall'altra l'annerimento progressivo di tutta la pellicola a causa dei reggi cosmici. Il freddo aiuta perché rallenta la decadenza dell'immagine latente ma contro i raggi cosmici c'è poco da fare.
(btw kodak dice che per la T-Max 3200 il congelamento non allunga la conservabilità della pellicola proprio a causa dei raggi cosmici)

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flottero
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Re: recuperare foto esposte quasi un secolo fa

Messaggio da flottero »

a questo link c'è uno studio in cui manca solo il tuo calcolo delle radiazioni chromemax

http://www.wou.edu/las/physci/poston/everest/camera.htm

purtroppo è orientato alla fotocamera non alla pellicola, sarebbe da spostare il thread :)

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