Mio primo test della TMAX 400.

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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Lollipop
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Mio primo test della TMAX 400.

Messaggio da Lollipop »

Buongiorno a tutti.
Sto pensando di effettuare quanto in oggetto con l’obiettivo di valutare il comportamento della pellicola con tre sviluppi diversi (d76 1+1, rodinal e b-work bw-tneg) in una moderata combinazione di sotto/sovra esposizione/sviluppo.

Allo scopo pensavo di procedere nelle seguente maniera e per la quale ci chiedo la vostra opinione.
Con la mamiya 645 su cavalletto mi scelgo una scena (con cielo coperto ma dettagliato di nuvole) con un contrasto di 5 stop (4 di differenza), ponendo un’ombra di riferimento in zona III e la parte più luminosa del cielo in zona VII con esposizione a 400 iso. Poi comincio una sequenza di scatti uguali con un ampio bracketing +2, +1, 0 e -1. Gli ultimi tre ovviamente +2, +1 e 0.
Nella changing bag divido la pellicola in tre spezzoni di uguale lunghezza, processando ciascuno con uno sviluppo diverso coi tempi da bugiardino per i 400 iso.
Ogni spezzone dovrebbe contenere almeno i 4 scatti alle diverse esposizioni.
Poi farei un provino a contatto dei tre spezzoni assieme, tenendo il dettaglio nelle luci del fotogramma più denso e valutando la risposta alle diverse condizioni.
Infine andrei a stampare su 20x25, e ingrandendo un po’, i tre fotogrammi migliori (uno per ogni sviluppo) che mi aspetto essere quelli a +1.

Cosa ne pensate?


Lorenzo.

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NikMik
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Re: Mio primo test della TMAX 400.

Messaggio da NikMik »

Ciao Lorenzo!
Premetto che io predico male e razzolo malissimo.
Ma se dovessi fare un test seguirei la procedura descritta da Andrea nel famoso thread Rivelatore tri-x.
Il tuo test lo trovo troppo in economia: non ti direbbe come comportarti con contrasti alti né come variare il tempo di sviluppo in funzione del contrasto della scena. E le pellicole rivelano i loro punti di forza o di debolezza (e anche quelli del fotografo e della sua catena) in situazioni molto contrastate. Con cinque stop di contrasto vinci facile.
Casomai se cominci con un rullo solo, scegli una scena molto contrastata e sviluppa i tre spezzoni con uno stesso rivelatore (magari uno non compensatore, tipo Studional) e tre tempi diversi. Almeno ti dirà indicazioni del tempo di sviluppo minimo. Ma anche scegliendo una scena di contrasto normale, non puoi prendere i tempi di bugiardino buoni a priori per uno sviluppo N nella tua catena.
Se ci si sbatte coi test, meglio che almeno alla fine chiariscano i tempi di sviluppo a seconda del contrasto della scena, no?

user20190605

Re: Mio primo test della TMAX 400.

Messaggio da user20190605 »

Sai, questi test, prima di te, l'hanno fatto tanti...

Io userei un solo rivelatore, D-76 stock, userei la pellicola in oggetto sui nominali ISO dalla scatoletta, esporrei come Dio comanda nelle ombre chiudendo in seguito quelli giusti 2-2,5 stop, la svilupperei con 2 soli tempi: tempo dal bugiardino e tempo +30%. Tenendo conto che il primo tempo è sicuramente quello per gli ingranditori con condensatore e l'altro (+30%) potrebbe essere per te se usi la luce diffusa.

Una volta fatto il predetto test, osservando il ricettario standard, farei le successive modifiche, se necessarie, ma... ma... io li trovo superflui.

Cioè, le successive eventuali correzioni con quell'identico rivelatore:
- sensibilità nominale +/-
- rivelatore non più "stock", ma 1+1 quando necessario
- tempo per condensatore più lungo o corto, tempo per luce diffusa più lungo o corto, a seconda quale usi.

Insomma...

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Lollipop
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Re: Mio primo test della TMAX 400.

Messaggio da Lollipop »

Buongiorno amici,
In verità al momento non sono ancora interessato ai test di variazione dello sviluppo in funzione del contrasto (lo sarò senz’altro coi prossimi rulli) bensì voglio vedere come si comporta la pellicola in condizioni di sovraesposione/sovrasviluppo e sottoesposizione/(forse)sottosviluppo. Considerate che per la Rollei Retro 400s, ad esempio la prima condizione è da totale perdita di controllo del contrasto, con piallatura delle luci, la seconda porta le ombre tutte a nero.
Insomma, la TMAX 400 si porta dietro la fama di grande incassatrice, vado a cercarne riscontro con un test che peraltro non dovrebbe metterla in difficoltà.
Il secondo obiettivo del test è quello di avere un pur grossolano, superficiale e iniziale riscontro della resa con tre diversi sviluppi, per decidere con quale iniziare.
È stato scritto molto e ho letto altrettanto su questa pellicola, io ho osservato in alcune immagini (non tutte) una determinata resa sulle ombre che sono interessato ad ottenere a mia volta.
Lorenzo.

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fabriziog
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Re: Mio primo test della TMAX 400.

Messaggio da fabriziog »

In verità al momento non sono ancora interessato ai test di variazione dello sviluppo in funzione del contrasto (lo sarò senz’altro coi prossimi rulli) bensì voglio vedere come si comporta la pellicola in condizioni di sovraesposione/sovrasviluppo e sottoesposizione/(forse)sottosviluppo
Mi sa che ti sei perso un pezzo per strada. È proprio lo sviluppo da variare che ti permette di ottenere il negativo giusto in base al contrasto. Se non vari lo sviluppo non stai facendo nessun test.

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Lollipop
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Re: Mio primo test della TMAX 400.

Messaggio da Lollipop »

fabriziog ha scritto: Mi sa che ti sei perso un pezzo per strada. È proprio lo sviluppo da variare che ti permette di ottenere il negativo giusto in base al contrasto. Se non vari lo sviluppo non stai facendo nessun test.
Non riesco a spiegarmi in maniera efficace, colpa mia. Quando avrò i negativi sarà più chiaro.
Lorenzo.

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Re: Mio primo test della TMAX 400.

Messaggio da Lollipop »

Fatto. Posto qui di seguito la scansione del provino a contatto.
Prima di tutto però le condizioni del test:
- una scena, per tutti i fotogrammi, a contrasto alto (controluce, col sole mascherato dalla serra e fuori dal campo), con un contrasto di 6 stop di differenza.
- esposizione a 400 iso (IE nominale)
- esposizione sull'ombra di riferimento in alto a dx del fotogramma di esempio, spostato in zona III
- per dare l'dea del contrasto, il secondo punto dava lettura VIII e non è quello più luminoso.
D76 1+1 0 copia.jpg
- quattro esposizioni a rotazione: +2 +1 0 -1
- film diviso in tre parti e sviluppati separatamente e con indicazioni da bugiardino per IE con (strisce verticali a partire da sx):
1) Tetenal Paranol-S 1+25 per 7'. Dall'alto verso il basso: -1, +2, +1, 0
2) B-Work BW-Tneg 1+6 per 8' 30". Dall'alto verso il basso: 0, -1, +2, +1
3) D76 1+1 per 10' 15". Dall'alto verso il basso: +1, 0,-1,+2

Tutti gli sviluppi con 30" di agitazione inizioale + due ribaltamenti ogni 30"

- provino a contatto con filtro 00 per cercare dettaglio nelle zone dense (inevitabilmente mi si sono compresse le ombre)
provino a contatto.jpg
Qualche impressione preliminare (poi nei giorni prossimi andrò a stamparmi i fotogrammi per confrontare la resa dei diversi sviluppi):
a) con D76 e il B-work la MIA SE è prossima ai 400. Direi 320 iso. Col Tetenal sta sui 200.
b) la tenuta sulle alte luci è davvero impressionante: considerando il contrasto elevato, la sovraesposione fino a due stop e, a questo punto, gli sovrasviluppi, ho perso i dettagli nelle luci solo col B-work mentre col D76 ancora qualcosina si vede.
c) a -1 EV chiude le ombre ma è usabile, specialmente con il B-work e in misura leggermente inferiore col D-76
d) coi due rulli fino ad ora usati, caricarla nella spirale è una fatica rispetto alla Foma 400 e Rollei 400s: scorre con difficolta è scavalla facilmente le guide.
e) una volta asciutta sta bella stesa.
Ultima modifica di Lollipop il 30/12/2018, 20:24, modificato 1 volta in totale.
Lorenzo.

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fabriziog
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Re: Mio primo test della TMAX 400.

Messaggio da fabriziog »

Prima cosa, riguarderei bene come hai trascritto le tre strisce. Scatti con +2 sono più scuri di scatti con - 1...qualche cosa non torna.

Seconda cosa, come hai fatto tu il test, dire che la SE è 320 è un pochino avventato, non avendo valutato nessuna scena che dovrebbe essere in zona I.

Come già detto, secondo me, a parte dar fare esercizio all'otturatore, un test del genere non porta molti altri vantaggi

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Re: Mio primo test della TMAX 400.

Messaggio da Lollipop »

fabriziog ha scritto:Prima cosa, riguarderei bene come hai trascritto le tre strisce. Scatti con +2 sono più scuri di scatti con - 1...qualche cosa non torna.
Grazie della segnalazione, avevo scambiato le colonne Tetenal e D76. Ora è a posto.
Seconda cosa, come hai fatto tu il test, dire che la SE è 320 è un pochino avventato, non avendo valutato nessuna scena che dovrebbe essere in zona I.

Come già detto, secondo me, a parte dar fare esercizio all'otturatore, un test del genere non porta molti altri vantaggi
Invece a me ha dato molte informazione e altre ne darà nei prossi giorni quando stamperò, confrontando la resa dei singoli sviluppi.
Quanto alla SE ho preso a fissare un'ombra nella scena, solitamente la III, e andarmela a cercare sul negativo come io desisdero che sia e variando l'esposizione. Io faccio così e mi trovo bene.
Lorenzo.

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Re: Mio primo test della TMAX 400.

Messaggio da Lollipop »

Condivido le scansioni delle stampe (13x18, area di stampa 11x15) risultanti dal test di cui sopra.
Non ho stampato i fotogrammi sovraesposti di +2 EV perchè lo sviluppo, fatto per la IE di 400 iso, ha bruciato completamente le luci.

Esposizione a 400, sovraesposizione intenzionale di +1 EV, sviluppo coi tempi da bugiardino per la IE 400 iso e con i diversi sviluppi.

BWork BW Tneg
BWTneg +1 EV.jpg
Tetenal Paranol S
Paranol +1 EV.jpg
Kodak D76 1+1 (mi scuso ma ho graffiato la stampa)
D76 +1 EV.jpg
Esposizione a 400, nessuna variazione dell'esposizione, sviluppo coi tempi da bugiardino per la IE 400 iso e con i diversi sviluppi.

BWork BW Tneg
BWTneg 0 EV.jpg
Tetenal Paranol S
Paranol 0 EV.jpg
Kodak D76 1+1
D76 0 EV.jpg
Esposizione a 400, sottoesposizione intenzionale di -1 EV, sviluppo coi tempi da bugiardino per la IE 400 iso e con i diversi sviluppi.

BWork BW Tneg (qui c'era proprio un difetto del foglio di stampa)
BWTneg -1 EV.jpg
Tetenal Paranol S
Stampa omessa per evidente inutilità

Kodak D76 1+1
D76 -1 EV.jpg
Ingrandimento 7x (corrispondente al 40x30, partendo dal formato del negativo 6x45 dela prova) del negativo 0 EV

BWork BW Tneg
BWTneg 0 EV x 7.jpg
Tetenal Paranol S
Paranol 0 EV x 7.jpg
Kodak D76 1+1
D76 0 EV x 7.jpg
In sintesi le informazioni che ho ricavato:
- è una pellicola molto versatile nell'esposizione: facendo accortezza con la misura della luce anche col Rodinal e esposizione a 400 iso si tengono bene le ombre. Preferisco a 200 iso ma a 400 offre la possibilità di caricare le ombre con un tono più "drammatico" senza comuque perdere dettaglio (o perderne troppo).
- tiene bene a moderati sovrasviluppi. La cosa, assieme al primo punto, ne fa forse la miglior pellicola da tenere per giorni in macchina.
- pare insensibile ai tre diversi sviluppi usati. Questo non è molto divertente ma forse con altri sviluppi è diverso.
- ingrandendo a 7x compare una "granina" dalla trama molto compatta e regolare, sembra quasi il rumore di luminanza di un sensore. Questa si vede più Paranol e con il Bwork, meno con il D76 1+1. E' la cosa che meno mi è piaciuta, o forse l'unica, della pellicola. Magari con il D76 stock scompare.
- a 800 iso si perdono le ombre (ma è giusto cosi)
- il BWork BW Tneg non vale a mio avviso la spesa (comunque alta, considerando la diluizione richiesta): con resa ha un po' l'acutanza del Paranol e la resa sulle ombre del D76 ma sono sfumature.
Lorenzo.

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