cosa c'entro io? posso conoscere, o non conoscere il sistema zonale, ma non sto parlando di me, bensì del fatto che un certo genere di fotografia non può essere affrontata applicando il sz, dal momento che prevede una rapidità d'esecuzione che non si coniuga con misurazioni accuratissime e ragionamenti conseguenti.chromemax ha scritto: Conoscere ma non impegare il sistema zonale significa avere una cultura fotografica. Se sei convinto che il SZ sia un metodo che porta a concentrarsi sui parametri tecnici lo conosci solo superficialmente,
studio della luminanza, in particolare. Lo so che mi parlerai di "previsualizzazione" etc., ma il genere di previsualizzazione che compiva Winogrand, per esempio, durava forse un centesimo di secondo: impiega due centesimi, e il mondo si è già ribaltatochromemax ha scritto:dato che esso è in primis studio del soggetto in sè.
Che vuoi dire? Ho parlato di pugni nello stomaco in relazione alle immagini prodotte dalla Arbus: non ti pare appropriato?chromemax ha scritto: Dare pugni nello stomoco non è condizione indispensabile per avere immagini interessanti, però capisco che faccia gran impressione dirlo
E poi, scusa: cosa contesti al mio assunto? io sostengo semplicemente che esistono argomenti fotografici che richiedono una velocità d'esecuzione tale da rendere impossibile l'applicazione del sz. Non sei d'accordo?
Aggiungo anche che ritengo che chi sta iniziando a fotografare tende spesso a dedicare troppa parte del suo tempo allo studio della tecnica, e alla ricerca della presunta "perfezione" ottica, relegando agli spiccioli di tempo il porsi domande quali "perchè fotografo? cosa voglio fotografare? in che modo? che senso hanno le mie fotografie?". Io stesso ho fatto quel percorso, per molti anni, fino a rendermi conto che le mie foto erano spesso solo la dimostrazione delle mie capacità tecniche, e niente più. Ho cambiato strada, mantenendo le mie conoscenze, certamente. Penso che oggi saprei produrre foto più interessanti se avessi dedicato un po' meno pignoleria alla ricerca tecnica, e un po' più tempo a quella filosofica.