Buonasera a tutti,
pongo anche quì una domanda che è la sezione adatta,
a breve collauderò "un'idea" che mi è venuta
per scegliere e mantenere la temperatura delle vasche
con discreta facilità e senza spendere troppo,
se tutto dovesse funzionare come credo ... metterò tutto a disposizione del forum.
A tal proposito ho una domanda per i più esperti,
considerando che allestire il tutto per 1 vasca è ben diverso che doverlo fare per 3 o 4 vasche,
è necessario monitorare la temperatura di tutti gli acidi della catena ?
... o basta farlo solo con lo sviluppatore ?
Scelta e mantenimento temperatura chimici
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Scelta e mantenimento temperatura chimici
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Re: Scelta e mantenimento temperatura chimici
Lo sviluppo è quello che risente di più della temperatura e non dovrebbe scendere sotto i 18°C, gli altri bagni sono meno sensibili ma più sono freddi più rallentano l'azione per cui i tempi definiti dai produttori non sono più validi. Mantenere tutti i bagni a temperature simili e >18°C è meglio.
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Re: Scelta e mantenimento temperatura chimici
ok ... la tua risposta è chiara ma ...
una cosa è dire che "i liquidi devono essere a temperature simili sopra i 18°C"
tutt'altro è dire "devono stare a X°C" durante tutto il ciclo dalla prima all'ultima stampa.
... perchè nel primo caso non ho la necessità di fare "quasi" nulla,
nel secondo invece mi serve una termoregolazione (ed anche fatta bene).
se per caso la realtà fosse che :
- lo sviluppatore deve stare a X°C durante tutto il ciclo dalla prima all'ultima stampa,
- gli altri anche se oscillano +/- 2/3° va bene lo stesso
allora tutto sarebbe più facile da realizzare e tenere regolato.
una cosa è dire che "i liquidi devono essere a temperature simili sopra i 18°C"
tutt'altro è dire "devono stare a X°C" durante tutto il ciclo dalla prima all'ultima stampa.
... perchè nel primo caso non ho la necessità di fare "quasi" nulla,
nel secondo invece mi serve una termoregolazione (ed anche fatta bene).
se per caso la realtà fosse che :
- lo sviluppatore deve stare a X°C durante tutto il ciclo dalla prima all'ultima stampa,
- gli altri anche se oscillano +/- 2/3° va bene lo stesso
allora tutto sarebbe più facile da realizzare e tenere regolato.
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Re: Scelta e mantenimento temperatura chimici
Il procedimento di stampa, al contrario del trattamento del negativo, è "a completamento" cioè tutti i bagni di trattamento vengono fatti reagire finché un aumento del tempo di trattamento non comporta significative differenze, cioé finchè la maggior parte degli alogenuri presenti nell'emulsione non hanno reagito o con lo sviluppo o con il fissaggio. Inoltre il fatto stesso di poter provinare e fare diverse versioni della stampa rende il rapporto diverso, più di "istintivo" e "creativo" e infatti ci si regola con lo sviluppo fattoriale, il cui fattore è variabile a seconda della sfumatura del risultato che si vuole ottenere. Ciò non tioglie che si può usare una sviluppatrice automatica anche per il BN ma, parere personalissimo, si perde una buona dose del fascino della camera oscura.
La quasi totalità degli sviuppi per carta ha più agenti rivelatori che lavorano in super-additività; in quelli non "eco" la superdditività è affidata all'idrochinone che perde gran parte della sua efficacia "additivante" al di sotto dei 17°C. Uno sviluppo MQ come il Dektol, a base di Metolo e idro-Quinone, a bassa temperatura lavora in maniera simile al Selectol-Soft, sviluppo a basso contrasto a base di solo metolo, diventando di fatto un altra cosa rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare. Inoltre la relazione delle reazioni combinate dei due agenti rivelatori dipende anch'essa dalla temperatura per cui il comportamento e la "personalità" dello sviluppo può variare a seconda di a quanti gradi è fatto lo sviluppo. Da qui la mia indicazione di non scendere al di sotto dei 18° per lo sviluppo e del fatto che la temperatura è un fattore più critico per lo sviluppo che per gli altri bagni.
Per quanto riguarda gli altri bagni (arresto e fissaggio), è lecito aspettarsi un rallentamento delle reazioni al calare della temperatura e siccome, come detto sopra, il trattamento è "a completamento", e considerando che in genere il tempo suggerito dal fabbricante è il minimo necessario compreso un fattore di sicurezza (per il marketing un tempo breve fa vendere di più) il problema si pone soprattutto per le basse temperature per le quali bisognerà aumentare i tempi. Di quanto? Non conoscendo i coefficienti di temperatura (Q10) è difficile dirlo, per cui ci si deve affidare alle indicazioni fornite dai fabbricanti e al buon senso; i range di temperatura suggeriti per il trattamento BN sono in genere comprese tra i 18° e i 24°, per cui è lecito pensare che in questo range i tempi di arresto e fissaggio possano rimanere costanti essendo all'interno del fattore di sicurezza applicato dal fabbricante sui tempi che suggerisce.
Per temperature "fuori range" ci si muove a buon senso; personalmente avrei qualche perplessità nel fissare una stampa baritata per 60" in un fissaggio rapido diluito 1+4 a 35°C, come pure a fissare una politenata 30 secondi nello stesso fix ma a 14°C; userei un fix diluito 1+7 nel primo caso e aumenterei il fix a 2 minuti nel secondo, ma tenendo sempre a mente che si è in ogni caso fuori dal campo "esplorato" dal fabbricante e che "buon senso" non vuol dire per forza "fatto come deve esser fatto".
Spero che quanto ho detto possa esserti di aiuto a fare quello che vuoi fare
La quasi totalità degli sviuppi per carta ha più agenti rivelatori che lavorano in super-additività; in quelli non "eco" la superdditività è affidata all'idrochinone che perde gran parte della sua efficacia "additivante" al di sotto dei 17°C. Uno sviluppo MQ come il Dektol, a base di Metolo e idro-Quinone, a bassa temperatura lavora in maniera simile al Selectol-Soft, sviluppo a basso contrasto a base di solo metolo, diventando di fatto un altra cosa rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare. Inoltre la relazione delle reazioni combinate dei due agenti rivelatori dipende anch'essa dalla temperatura per cui il comportamento e la "personalità" dello sviluppo può variare a seconda di a quanti gradi è fatto lo sviluppo. Da qui la mia indicazione di non scendere al di sotto dei 18° per lo sviluppo e del fatto che la temperatura è un fattore più critico per lo sviluppo che per gli altri bagni.
Per quanto riguarda gli altri bagni (arresto e fissaggio), è lecito aspettarsi un rallentamento delle reazioni al calare della temperatura e siccome, come detto sopra, il trattamento è "a completamento", e considerando che in genere il tempo suggerito dal fabbricante è il minimo necessario compreso un fattore di sicurezza (per il marketing un tempo breve fa vendere di più) il problema si pone soprattutto per le basse temperature per le quali bisognerà aumentare i tempi. Di quanto? Non conoscendo i coefficienti di temperatura (Q10) è difficile dirlo, per cui ci si deve affidare alle indicazioni fornite dai fabbricanti e al buon senso; i range di temperatura suggeriti per il trattamento BN sono in genere comprese tra i 18° e i 24°, per cui è lecito pensare che in questo range i tempi di arresto e fissaggio possano rimanere costanti essendo all'interno del fattore di sicurezza applicato dal fabbricante sui tempi che suggerisce.
Per temperature "fuori range" ci si muove a buon senso; personalmente avrei qualche perplessità nel fissare una stampa baritata per 60" in un fissaggio rapido diluito 1+4 a 35°C, come pure a fissare una politenata 30 secondi nello stesso fix ma a 14°C; userei un fix diluito 1+7 nel primo caso e aumenterei il fix a 2 minuti nel secondo, ma tenendo sempre a mente che si è in ogni caso fuori dal campo "esplorato" dal fabbricante e che "buon senso" non vuol dire per forza "fatto come deve esser fatto".
Spero che quanto ho detto possa esserti di aiuto a fare quello che vuoi fare
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Re: Scelta e mantenimento temperatura chimici
chromemax ha scritto:...............................
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Spero che quanto ho detto possa esserti di aiuto a fare quello che vuoi fare
Grazie ! ... sei una miniera di informazioni !
Quante cose devo ancora imparare !
Grazie !!!
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