Messaggioda Elmar Lang » 18/06/2019, 11:25
Sono d'accordo con l'ultimo intervento.
E' ben vero che in questa discussione, mi son lasciato andare ad un po' di sarcasmo e di polemica, pur ammirando il fatto che Ars-Imago, anche se in termini differenti da quanto annunziato, sia riuscita ad arrivare in porto (è il caso di dirlo), con la sua copia aggiornata e migliorata della storica Agfa Rondinax.
Dico "copia" con la stessa simpatia con la quale affermerei che ogni fotocamera reflex 35mm. è una "copia aggiornata e migliorata" della nostra Rectaflex; quindi, absit iniuria verbis.
Mi è rimasto un po' di amaro in bocca, leggendo della decisione di far produrre in Cina; questo solo perché è quanto mai evidente che da noi vi siano ottime aziende specializzate, alle quali l'unica cosa che manca sono le commesse e che avrebbero potuto fabbricare Lab-Box. Certo, a costi iniziali più alti, soprattutto nella fase di realizzazione degli impianti, ma evidentemente, i progettisti hanno preferito una politica di risparmio e così è andata.
Capisco meno, e mi ripeto nonostante l'argomento sia stato più volte discusso e pure in maniera accesa, l'astio e l'acrimonia da parte di alcuni di noi nei confronti di Ferrania.
Avranno peccato in leggerezza, pensando che rilevare l'impianto LRF e rimetterlo in funzione, fosse cosa facile, trovandosi a fronteggiare poi tutte le ben note difficoltà, soprattutto burocratiche, che per prime deprimono ed a tratti uccidono chiunque tentasse con coraggio di fare impresa in Italia.
Sono riusciti, risolta la prima "tranche" di difficoltà, a produrre una partita di pellicole di loro realizzazione e dai commendevoli risultati.
Si sono verificate ulteriori difficoltà di carattere logistico ed amministrativo/burocratico, che hanno preferito affrontare in silenzio.
La loro politica promozionale e di informazione, ha avuto sicuramente delle falle, dovute a mio parere all'entusiasmo e ad un comprensibile ottimismo.
Hanno ottenuto, tramite il "crowdfunding", un finanziamento discreto, ma nemmeno paragonabile a quello, peraltro meritato, di Lab-Box.
Hanno anche ottenuto finanziamenti pubblici? Certo, com'è normale per qualunque azienda che rientri nei parametri necessari ad ottenerli: non hanno rubato nulla a nessuno ed anzi, hanno tentato (ed in cuor mio spero avranno successo) di ridare lavoro ad un numero di persone e di tecnici specializzati che, con la chiusura dello stabilimento Ferrania 3M, si son trovate a spasso e, per ragioni anagrafiche, con ben scarse possibilità di tornare a lavorare dignitosamente.
Il "patron" della nuova Ferrania, avrebbe potuto benissimo imbastire un gran battage pubblicitario sul "ritorno" di Ferrania, raccogliere fondi via "crowdfunding" e pubblici ove possibile, magari avvalersi di un chimico ex-Ferrania per ristudiare delle emulsioni e poi rivolgersi chessò, a Gevaert o ad aziende Russe ed Ucraine o in Estremo Oriente, per produrre o la propria specifica emulsione, o limitarsi al solo "packaging" (come fanno in tanti!) di una pellicola di produzione standard.
Vi fosse qualcuno che, prove alla mano, sia in grado di sostenere le proprie negative affermazioni (ché, ripeto, l'onere della prova spetta all'accusa); affermazioni che spesso sottintendono l'indebita appropriazione di fondi, ed altre situazioni d'ambito penale.
Probabilmente, sarò io a peccare di ottimismo e di fiducia, ma confido sempre ancora nel fatto che il tempo è galantuomo.
Quello che è purtroppo uno spiacevole tratto caratteristico di noi italiani, è quello di provar gusto nel cercare e trovare qualcuno da cospargere di fango (o peggio); difetto questo che la "rete" ha contribuito ahinoi, ad amplificare.
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
(Erwin Rommel)