Analogica.it

Scusate la serie di castronerie che scriverò. Ho letto e studiato quanto potevo per iniziare con un minimo di "cognitio cause" e ho sviluppato i miei primi due rullini fai da te Ilford HP5 con Kodak D76 per 13 minuti ottenendo dei negativi che, pur nella mia nulla esperienza, mi sembrano accettabili. Il problema è la stampa. Perchè mentre ho l'impressione che puo' essere abbastanza facile standardizzare lo sviluppo, non lo è affatto per la stampa. Per il primo rullino ho utilizzato carta scaduta Ilford 2 lucida (per prova) ottenendo risultati discreti, per il secondo un pacco ilford multigrade opaca con relativi filtri con risultati nel complesso deludenti e peggiori che con la carta scaduta (3-4 foto accettabili su un intero pacco). Il problema è che non ho capito perchè una foto viene e un'altra no ma tutte inesorabilmente sono caratterizzate dal grigio, solo tonalità di grigi. Non esce nè il bianco nè il nero. Cerco di fare i provini con gradazioni di contrasto diverse, di mantenere le temperature dei chimici (difficile in lavanderia vicino al garage in questa stagione in Piemonte), faccio durare il bagno nel rivelatore x 5-10 rispetto al tempo di comparsa, ma mai ottengo un vero bianco e nero. Già nei provini, utilizzando qualunque grado di filtro, mi accorgo di questo problema. Se espongo il tempo per ottenere bianco il bianco il nero farà schifo e sarà grigio, se espongo il tempo per avere nero il nero il bianco sarà grigio. Non riesco a trovare una quadra. Mi sono concentrato su singole foto, riprovandole 3 volte con combinazioni diverse di tempi e filtri, ma niente. La carta costa e dopo un po' mi fermo...Capisco che il problema possa essere complesso e multifattoriale ma, escludendo problemi sistematici in fase di scatto che credo/spero improbabili su cosi' tanti fotogrammi, secondo voi dove è la principale falla e cosa mi consigliate?
Inserisco una foto tipo, scattata con un filtro rosso

anche io sono abbastanza inesperto, ma vedendo i margini del foglio (che dovrebbero essere perfettamente bianchi, coperti dalle lame del marginatore) mi viene un dubbio: la lavanderia è veramente buia? o la luce di sicurezza è veramente di sicurezza? se c'è in giro una fonte di luce parassita, può esporre i fogli e creare una base grigia..

Me lo sono chiesto anche io. Utilizzo una strana lampada ai sali di sodio donatami da mio suocero che utilizzava lui e non so esprimere un giudizio sulla sua efficienza. L ho posizionata comunque distante. La carta la posiziono sotto L ingranditore prima con un filtro rosso che sposto solo per i secondi necessari. Devo dire che per centrare la carta, non avendo un marginatore, cincischio un po’ sotto quel filtro rosso...

La lampada al sodio è giallo verde? se è così si utilizzava per le carte a gradazione; per quelle a contrasto variabile occorre la luce rossa o l'arancio Ilford.

Mi pare gialla con un frontale in plastica rossa che la rende appunto rossa... inizio a sospettare che possa avere una parte di colpa..

paologp ha scritto:Mi pare gialla con un frontale in plastica rossa che la rende appunto rossa... inizio a sospettare che possa avere una parte di colpa..

Sviluppa un foglio (o pezzo di uno) senza esporlo, dopo averlo lasciato qualche minuto in posizione di lavoro, con la solita lampada. Vedi se resta bianco o diventa grigio. Mi sembra di ricordare che si usava anche una moneta per vedere differenze tra parte coperta o no.

Segui il test Kodak: https://www.kodak.com/uploadedfiles/mot ... t_1106.pdf

Se la carta nella “cornice” è così grigia anche dal vivo il problema sta nella carta che è velata, o dall’età o dalla luce di sicurezza ( altro non saprei, ma magari c’è ).


Emanuele

Il bordo non esposto è grigio scuro, prima trova e risolvi quel problema (luce parassita o inadatta, carta vecchia etc) e poi ricomincia con le prove di stampa.