Cosa fate per superare il blocco del fotografo?

Discussioni sull'etica e sulla filosofia applicata alla fotografia

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etrusco
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Cosa fate per superare il blocco del fotografo?

Messaggio da etrusco »

Oggi vorrei aprire questa discussione con voi ...

Chi non è professionista avrà sicuramente attraversato diverse fasi nel suo cammino di crescita fotografica.

Girano online molti aneddoti proprio su questo 'cammino' del fotografo, fatto di alti e bassi, di momenti di grande esaltazione e momenti di depressione artistica.

Quello che vi chiedo è:

Se avete avuto un momento di 'depressione artistica' (fotograficamente parlando) come lo avete superato?

Credo possa essere di aiuto per tutti, magari anche per avere nuovi spunti e nuove motivazioni.

Magari anche per farci quattro risate ...

A voi la parola.


Etrusco.

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luca_dega
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Re: Cosa fate per superare il blocco del fotografo?

Messaggio da luca_dega »

Premetto che la fotografia è a mio avviso una cosa ambigua, nel senso che è poliedrica: può essere considerata sia strumento tecnico per appassionati che vero e proprio mezzo comunicativo d'arte. E si convive tranquillamente, tra "artisti" e "tecnici", tra "espressivi" e "reporter". Io mi considero (non giudicatemi un "frufrù presuntuoso") facente parte dei primi ed il vomitare su pellicola e poi su carta le mie emozioni-sensazioni è assolutamente imperativo.

Detto questo, a mio avviso (ossia quelli che seguono sono i miei pensieri..) sono esclusivamente gli amatori ad avere questi blocchi, sia da una parte che dall'altra. I professionisti fanno quel che fanno prima di tutto per guadagno, quindi diviene anche e soprattutto un lavoro. Il "blocco" si tramuta nel avere più o meno voglia di andare a lavorare la mattina... quello che provo io ogni giorno, insomma :))
Per amatore non intendo il fotografo della domenica ma l'appassionato, quello viscerale. L'artista ne è l'esempio estremo, il quale vive di alti e bassi, anzi. Sono la linfa che alimenta la sua arte. Guai ad avere un'atteggiamento monocorde nell' arte: cosa verrebbe fuori ? Doppotutto le migliori opere nascono proprio da condizioni di disagio e di subbuglio interiore. Basti vedere gli stili di vita dei maggiori artisti, soprattutto nel passato, quando questi "stili" erano molto meno normali e tollerati di oggi...!
con questo non intendo certo dire che se non sei un'esagitato fuori di testa non hai il patentino di artista e nemmeno che uno appassionato di Fotografia, anche se non intesa come espressione artistica, debba "vivere entro certi binari" per esserlo. Ovvio. Affermo però che di questi alti e bassi io gioisco, poichè ritengo siano il primo e più importante sintomo di una visceralità che spinge affermando la mia motivazione, nascendo da un sentimento e non da un'invaghimento (vedi ad es. la MODA della reflex digitale...).
I "bassi", come li chiami tu, sono si causati anche dal "periodo" (famiglia-impegni-figli-lutti-problemi economic-salute & C.) ma sono quindi a mio avviso un'indicatore che ritorneranno gli Alti.

Direi che se uno poi c'ha TANTI bassi e pochi alti, non deve porsi o porre dubbi amletici o ancor meno domande idiote (in quel caso è meglio comprarsi una bella canna da pesca e non pensarci più), ma deve ancora capire cosa e perchè, oltre al come (che evidentemente ha già compreso).
Se si hanno dubbi,nei monenti "bassi" ci si ferma e ci si chiede: "cosa voglio dire ? cosa voglio mostrare ? a chi voglio dire e mostrare ? Mi interessa comunicare un sentimento o riuscire a sviluppare il rullino come Dio comanda ? Sono un fotografo appassionato del mezzo o semplicemente lo uso come un mezzo ? (niente di male ne in un caso ne nell'altro, ben inteso)".
Ho tristemente notato che il 90% degli seppur appassionati fruitori del mezzo fotografico queste domande non se le pongono e questo ritengo sia "parente" di quanto da me premesso: la fotografia appartiene a più mondi e si presta bene anche all'appassionato della "tecnologia fotografica", per così dire... Certo, fa piacere a quasi tutti i fotografi definirsi "artisti", fa molto moda e molto figo, ma poi..? Molti a scattare esclusivamente rulli dal balcone di casa per poi correre a svilupparli con l'Xtureplanformadol11KD anzichè con il superfinfarluk K12...e postare commenti sul perchè l'Xtureplanformadol11KD tira fuori la grana così e i bordi culà.... (anche se questa iper-critica a mio avviso appartiene più ad un "Photoshop qua, Photoshop la" :D )
Mmmh, qui comunque sono stato troppo critico... ma per dire che ci sono molti che in realtà usano un mezzo espressivo per poi non avere da esprimere niente ! Probabilmente, quel tipo di appassionati-soft, di alti e bassi non ne hanno: hanno piuttosto periodi di pausa...stagionale: al posto del giocattolo-macchina fotografica subentra il giocattolo-motocicletta, ecc... niente di male, per carità: non è che il mezzo fotografico debba essere ad esclusivo appannaggio dei "VERI"... anzi ! Però sottolineo che il sentire di avere alti e bassi già la dice lunga, sul quanto "veri" si è.

Insomma, personalmente il mio "percorso interirore " che ho fatto e che non finirò mai è pressapoco questo... quindi per me gli alti e bassi sono...una costante :)) e ritengo, ripeto, che siano il sintomo di un germe emotivo) Evviva !

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stormy
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Re: Cosa fate per superare il blocco del fotografo?

Messaggio da stormy »

Io ne sto passando uno da un pò di tempo, e non ne vedo uscita...
E comunque credo esistano poche soluzioni se non prendere una fotocamera, caricare il rullo e iniziare a scattare.
Non c'è strada che porti alla pace che non sia la pace, l'intelligenza e la Verità. (M. K. Gandhi)
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zioAlex
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Re: Cosa fate per superare il blocco del fotografo?

Messaggio da zioAlex »

etrusco ha scritto:Oggi vorrei aprire questa discussione con voi ...

Chi non è professionista avrà sicuramente attraversato diverse fasi nel suo cammino di crescita fotografica.

Girano online molti aneddoti proprio su questo 'cammino' del fotografo, fatto di alti e bassi, di momenti di grande esaltazione e momenti di depressione artistica.

Quello che vi chiedo è:

Se avete avuto un momento di 'depressione artistica' (fotograficamente parlando) come lo avete superato?

Credo possa essere di aiuto per tutti, magari anche per avere nuovi spunti e nuove motivazioni.

Magari anche per farci quattro risate ...

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e bravo Alessandro... Hai fatto proprio in bel domandone! ;)
credo che durerà anche molto a lungo il post.... :)
in questo campo sono un professionista :)) e volentieri do la mia testimonianza
purtroppo i momenti "no" o + seriamente momenti di "depressione" possono prendere a tutti... Non centra nulla professionista o meno! Se prende, prende, basta anche guardare tanti artisti della musica o dello spettacolo ma anche dello sport, c'é chi ha reagito e "superato" il momento e chi purtroppo non ce l'ha fatta e c'ha lasciato... (Whitney Houston :( )
É così, fa parte della vita ma bisogna esser capaci di REAGIRE! :ymhug:
l'argomento é delicato e sensibile ma con questo che ho scritto era soltantanto per dire che i momenti "no" prendono proprio a tutti, senza alcuna distinzione........

Se mi é consentito dare il mio consiglio, quando avrete i momenti "no",
lasciate perdere, non scattate nulla perché anche le foto saranno "no"! :-*

Vi porto un esempio (ogni riferimento é puramente causale.. :)) )
se c'é la voja, tutto fila liscio.. Ma se la voja non c'é si rischia di.... Fare cilecca! =))
quindi cercate di superare il momento "no" e POI quando vi prende la voglia allora si che potete scattare.... ;) :-h
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->KappA<-
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Re: Cosa fate per superare il blocco del fotografo?

Messaggio da ->KappA<- »

Sinceramente, senza entrare nel merito di ventate artistiche e bisogni impellenti, quando mi capita un blocco metto tutto nell'armadio e aspetto.
Al massimo porto con me una compattina o una reflex (anche digitale), giusto per non essere colto da raptus senza la possibilità di soddisfarlo.
Arrivo addirittura ad ignorare completamente la fotografia (nei casi più gravi).
Con me funziona, tutte le volte che poi riprendo in mano le attrezzature, realizzo le mie foto migliori. :x

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Silverprint
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Re: Cosa fate per superare il blocco del fotografo?

Messaggio da Silverprint »

Già... bella domanda!

Io (professione esclusa) mi dedico a progetti di lunga durata e ritmo tranquillo. Mi aiuta, ammortizzo gli umori variabili in un tempo "umano" (il mio è lento).
In casi peggiori mi dedico allo studio! Arte e storia dell'arte, la storia della fotografia sopratutto... mi aiuta anche questo.
Quanto sto alla frutta, scrivo! Naturalmente grandi teorie "rivoluzionarie" sull'arte... :)) Per fortuna vostra non so scrivere. :D
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
http://www.corsifotoanalogica.it
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isos1977
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Re: Cosa fate per superare il blocco del fotografo?

Messaggio da isos1977 »

Veramente bella domanda...

devo dire che io più che blocchi, a volte ho delle mancanze di spunti/occasioni.. mi capita di non avere il tempo o non essere nel luogo giusto per realizzare il progetto che vorrei o per approfondire il genere fotografico che mi ispira in quel momento... e in questi momenti il rischio di cadere nella situazione che racconta lucadega non è trascurabile ;)
luca_dega ha scritto: scattare esclusivamente rulli dal balcone di casa per poi correre a svilupparli con l'Xtureplanformadol11KD anzichè con il superfinfarluk K12...e postare commenti sul perchè l'Xtureplanformadol11KD tira fuori la grana così e i bordi culà...


come li supero?
prima di tutto cercando ispirazioni e progetti più "realizzabili", magari cambiando un po' genere o cercando nella quotidianità, negli ambienti in cui vivi quelle idee a cui non avevi pensato prima... e penso che li si matura...andare a Castelluccio di Norcia durante la fioritura è vincere facile! trovare spunti in mezzo a una città grigia e caotica sono soddisfazioni!

poi c'è lo studio e l'approfondimento... più passa il tempo, più mi rendo conto che guardando foto e studiando la fotografia in genere si imparano un sacco di cose, si diventa più consapevoli del linguaggio fotografico, si affinano le tecniche... e questo è un po' come andare in palestra d'inverno per poi riprendere lo sport preferito in primavera!
"Se il fotografo non vede, la macchina fotografica non lo farà per lui" - Kenro Izu

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Re: Cosa fate per superare il blocco del fotografo?

Messaggio da zioAlex »

.....dimenticavo!
Io come "terapia d'urto" per i momenti "no" scarico l'adrenalina per ricaricarmi di vitalità in MTB, altra mia passione... Non é facile da descrivere ma ho tutti i sensori accesi in quel momento e disattivo "i freni", cercando in questo modo di andare (un pò) oltre i limiti senza paura e... Mi sbocco!! :-*
oppure altra mia passione é il giardinaggio e alcune volte basta che vado un pò all'aria aperta respirando e assaporando un pò di Vita.... :)
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gongolo
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Re: Cosa fate per superare il blocco del fotografo?

Messaggio da gongolo »

Bella domanda, belle risposte, a volte curiose, a volte banali, a volte interessanti. Non credo esista un comportamento a base comune, come ha detto qualcuno, si nun viè,nun viè. Quello0 che comunque a me aiuta molto e riduce i periodi di "stanca" è il cercare di essere per periodi più o meno lunghi, molto selettivo nel fotografare. Cerco di spiegarmi meglio: attualmente mi sono fissato di fotografare vecchi edifici industriali, vecchie cartiere abbandonate, cose che io chiamno foto di industrie morte...che raccontano una parte di passato che non c'è più. Poi quando mi passerà questa fase, probabilmente andrò a caccia di artigiani e vecchi mestieri, officine buie e polverose , e poi avanti ancora con la fantasia a cercare nuovi soggetti. Tra l'altro questo mi porta anche a muovermi, ccercare, vedere le cose con la giusta luce, facendomi sentire un pò esploratore. Forse è puerile, ma il periodo "no" se viene è più breve e soppoprtabile, e poi alla fine ho sempre due soggetti meravigliosi...i miei nipotini :-h :-h :-h

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fzernike
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Re: Cosa fate per superare il blocco del fotografo?

Messaggio da fzernike »

zioAlex ha scritto: se c'é la voja, tutto fila liscio.. Ma se la voja non c'é si rischia di.... Fare cilecca! =))
quindi cercate di superare il momento "no" e POI quando vi prende la voglia allora si che potete scattare.... ;) :-h
Io invece penso che un eventuale momento "no" vada comunque affrontato sul campo,continuando a far suonare le molle degli otturatori proprio come nei momenti "sì",perchè laddove magari pensi di non avere idee/voglia è la tua macchina che deve reagire e potresti tirare fuori risultati inaspettati e irrazionali.
Immagini forse meno valide tecnicamente ma che potrebbero aprirti nuove porte della composizione.
A me è successo varie volte di organizzarmi uscite che si preannunciavano ottimali (bel tempo,buona disponibilità e nessuna rogna nei paraggi) e poi strada facendo venivano fuori problemi quì e lì che avrebbero scoraggiato e portato a rimandare i più.Anche nel caso di pause più prolungate di riflessione/crisi e crisette/momenti di pecunia scarsa il consiglio che dò è:continuate a scattare e apprezzate quel momento per quello che offre,non cercate un quid che in quel momento non c'è,ogni istante catturato sui vostri scatti è unico e irripetibile....
Zeiss Ikon Stuttgart
1948-1971
No substitute

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