Perche´ (non) acquistare la LOMO tank

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Marco Leoncino II°
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Perche´ (non) acquistare la LOMO tank

Messaggio da Marco Leoncino II° »

In questo breve articolo cerchero´ di proporre una "recensione", il piu´ possibile scientifica, della tank Lomo per pellicole cinematografiche. Molto (troppo) spesso i prodotti sovietici vengono elogiati per ragioni diverse, per lo piu´ create attorno al "mito" dell´ex unione sovietica. Purtroppo anche questo prodotto, che sto per descrivere, e´ stato un fallimento della produzione di materiale foto-cinematografico da parte della Russia. Sono spietato, questa sera, ma non me la sentivo di spargere falsi elogi circa un prodotto di dubbia qualita´. Inoltre questa tank non e´ cosi´ diffusa tra gli amatori e si leggono solo certe informazioni. Io la possiedo da un anno e la sto usando intensamente. Molti difetti li ho pagati personalmente, con prove su prove. I difetti sono poi stati confermati soltanto grazie a scambi di informazioni con altre persone avvenuti per caso. Che non si trovano da nessuna parte. Il costo da pagare, per potere usare la Lomo tank con profitto, richiede tempo, materiale e va ben oltre a quello della sola tank (che tra l´altro e´ molto costosa). A coloro che si voglio avventurare dico: attenti! State per attraversare una valle di lacrime (tanto per citare un film famoso).

Ho acquistato la mia tank, per la precisione il modello UPB-1A nel mese di Gennaio 2019, al prezzo di 194 USD (se ci ripenso adesso vorrei schiaffeggiarmi). Non sto a raccontare la storia e le differenti versioni di questa tank, che trovate comunque su altri siti, come quello che segue:

https://www.super8camera.com/processing/lomo-tank/

La mia tank permette(bbe) di sviluppare 2x Super 8 (2x 15 metri), 1x 16mm (15+15 metri) e 15+15 metri di 35 mm (che spero di non dover mai fare). Lo scopo della consegna include diversi componenti, visibili nella fotografia che segue. Ci devono essere tutti, altrimenti potete riporre tutto nell´armadio.
IMG_20200317_195733919.jpg
il "pentolone" "A" ospita le spirali ed il coperchio "B" ha l´ovvio compito di chiudere la tank. Peccato che, nel mio caso, il coperchio non si chiuda avvitandolo al pentolone, come invece dovrebbe accadere. E non fate i maliziosi, ho provato tutte le possibili combinazioni. Non si chiude se non "a pressione". Funziona lo stesso, ma ahime´, questo causa un bel problema. Se spinto troppo in fondo, il contatto con l´imbuto-labirinto a tenuta di luce della tank non permette il fluire del liquido che viene inserito nella tank. Per ovviare al problema, bisogna alzare un po´ tutto il coperchio, stando ovviamente attenti a non rimuoverlo del tutto, onde evitare di buttare tutta la pellicola nella spazzatura, prima ancora di iniziare lo sviluppo.

Ci sono poi le spirali "C", "D", che hanno il "groove" ovvero la scanalatura all´interno della quale scorre la pellicola. "E" e´ un semplice disco che tiene la pellicola in sede. Il primo montaggio, quello proposto ovunque, il piu´ ovvio e´ il seguente:
IMG_20200317_195818535.jpg
spirale sotto, disco sopra. Peccato che la pellicola si inceppi sempre, a meta´ spirale. Ed allora, al buio, con una pellicola che e´ alta 8 o 16 mm, lunga 15 o 30 metri, sono bestemmie. E pensi a quelli che non riescono a caricare un metro e mezzo di 35 mm in una Paterson. Ma perche´ si inceppa? Le provi tutte, ti procuri anche un giradischi defunto (vedi sotto) per migliorare la continuita´ della rotazione della spirale, ma nulla. Non funziona. POI, dopo ore ed ore di prove, ti accorgi che "E" non e´ perfettamente piano-parallelo. "Basta" metterlo su una superficie piana per accorgersene. A volte, a fare troppo i giudici di se´ stessi (e a mettersi sempre in dubbio) si rischia di non trovare subito la causa dei problemi. Nessuno lo dice, ma sembra essere un problema che affligge molte di queste tank. Me lo ha confermato anche uno sviluppatore con cui sono in contatto.

La soluzione consiste nell´utilizzare il montaggio "B" (vedi figura che segue). In questo caso le due spirali hanno uno spessore tale da non causare problemi di planarieta´. Al momento e´ l´unico sistema che utilizzo, perche´ e´ il solo che mi permette di evitare problemi di caricamento della pellicola.
IMG_20200317_195840400.jpg
Bene, direte voi. Problema risolto. Ed invece no, perche´:

1) essendo il disco "E" assolutamente inutile, scordatevi di montare una spirale sopra l´altre e di sviluppare 30 metri di film per volta;
2) il disco "E" possiede delle aperture che permettono di controllare il corretto caricamento della spirale. Con il montaggio "B" questa opzione scompare.

Come dicevo prima, per caricare il film e´ molto utile un piano come quello di un vecchio giradischi. Si appoggia la spirale sul piano e se ne sfrutta la sua inerzia.
IMG_20200317_195917675.jpg

Inoltre:

- la tank e´ lentissima da caricare con i chimici;
- bisogna ricordarsi di alzare il tubo nero oppure i chimici scappano durante il processo (io ho installato un piccolo rubinetto);
- quando la tank viene svuotata, essa rutta in maniera vistosa;
- le spirali intrappolano una quantita´ mostruosa di aria, ovvero di piccole bollicine che comprometterebbero tutto il processo. Per evitare questo grosso problema, bisogna applicare tutta una serie di colpetti, che vanno imposti con l´asse centrale della tank durante lo sviluppo (si, mi sono dimenticato, le inversioni si fanno tramite rotazione di tutta la spirale, con apposito "pirulo"). Il modo migliore per capire di cosa sto parlando, e´ fare una prova alla luce (senza pellicola nella spirale, magari...);
- alcune parti sono fragilissime (come il piccolo perno che si avvita nella spirale) e si rompono subito. A me il perno si e´ rotto dopo il terzo uso.

Vantaggio: e´ l´unica tank con cui sviluppare queste pellicole (la Morse non la conosco e non voglio neppure conoscerla).

Quindi... uomo avvisato...

PS: non sono riusciti nemmeno ad progettare uno stupido asciugatore in maniera efficiente. Eh si, perche´ ti voglio vedere a stendere 15 metri di pellicola senza che si attorcigli. Allora ti procuri il coso delle foto che seguono. Sempre di produzione russa. Peccato che le gambe che reggono la struttura su cui e´ avvolta la pellicola, siano troppo corte (foto seguente):
IMG_20200317_195938467.jpg
Mentre giri e giri, la pellicola tocca la superficie del tavolo catturando qualsiasi porcheria. I distanziali orizzontali sono in metallo con spigoli vivi. Una bellezza per l´emusione della pellicola, quando, eventualmente li tocca! Allora ti ingegni un attimo ed allunghi le gambe (e non metti alcun distanziale orizzontale) come ho fatto io con quei due listelli di legno (foto seguente). Ora tutto sembra funzionare. Ma a che prezzo!
IMG_20200317_195931824.jpg
Sembra davvero che i prodotti russi, senza modifiche o migliorie, non siano d´usare...

Gia´ che ci sono. La pellicola NON va avvolta stretta su quella struttura, me deve essere molto lasca. La pellicola "tira", quando si asciuga e rischierebbe serie deformazioni.


La conclusione e´: non comprate questa tank!
Ultima modifica di Marco Leoncino II° il 17/03/2020, 22:07, modificato 6 volte in totale.



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Messaggio da Lollipop »

Sono davvero abbattuto da quanto letto ma anche da... quanto visto: ma proprio un giradischi DUAL dovevi usare? Sei un criminale :))
Lorenzo.

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Marco Leoncino II°
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Re: Perche´ (non) acquistare la LOMO tank

Messaggio da Marco Leoncino II° »

Mi dispiace Lorenzo, pero´ la verita´ prima di tutto! Il giradischi l´ho trovato nella rumenta... era gia´ stra-defunto, poveretto...

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Re: Perche´ (non) acquistare la LOMO tank

Messaggio da Lollipop »

Ti ringrazio della tua severa recensione anche se sono un po' preoccupato da quello che ho letto.
Non sono un particolare estimatore di materiale ex-URSS ma purtroppo non ci sono tante alternative alla Lomo: l'unica che ho visto sul web è la Morse G3, dalle quotazioni, quando si trova, ancora più oscene di quelle per la sovietica.
Il prezzo infatti, come hai scritto, non è banale e sapere che l'oggetto è afflitto da sistematici problemi di qualità frena non poco. Bisognerebbe poterla testare prima dell'acquisto.
Sarà un caso ma selezionando su ebay "restituzione gratuita" la ricerca si svuota di offerte.

Non nascondo che questa è una bella mazzata al mio entusiasmo, già messo a dura prova con la limitata reperibilità e offerta di pellicole Doppio 8.
Lorenzo.

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Marco Leoncino II°
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Re: Perche´ (non) acquistare la LOMO tank

Messaggio da Marco Leoncino II° »

All´idea di fare il "gira-gira" con la Morse (questa tank ha una bobina datrice ed una ricevente: la pellicola deve essere in costante movimento tra le due bobine), mi sento male. Chissa´ come funzionava nel momento in cui dovevi esporre la pellicola alla luce, per la seconda esposizione.
Non ti voglio demotivare, ti assicuro che e´ un mondo fantastico. In base ai miei "errori", vorrei darti un consiglio. Forse farei prima un tentativo e manderei la pellicola a sviluppare. Poi valuterei con calma. Non conviene comprare tutta la roba per sviluppare 2-3 pellicole...

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Re: Perche´ (non) acquistare la LOMO tank

Messaggio da Lollipop »

Ah guarda, non sono mica uno che molla tanto facilmente. :)
Non sono nuovo ad accrocchi per risolvere problemi: qui, limitatamente al settore fotografico, la mia lavatrice per stampe baritate autocostruita la-mia-lavatrice-per-stampe-t18034.html

Considerando che la mia camera oscura è veramente oscura (ho inseguito per giorni ogni minima infiltrazione, tappandola senza pietà) sto già studiando un rack per lo sviluppo in vasca di pellicole Doppio 8 25 ft.
Una cosa come questa ma più piccola. :)
IMG_4804.jpg
Lorenzo.

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Re: Perche´ (non) acquistare la LOMO tank

Messaggio da chromemax »

Vai Lorenzo!

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Re: Perche´ (non) acquistare la LOMO tank

Messaggio da 28zero »


Marco Leoncino II° ha scritto:POI, dopo ore ed ore di prove, ti accorgi che "E" non e´ perfettamente piano-parallelo. "Basta" metterlo su una superficie piana per accorgersene.
Non hai pensato alla possibilità di fare riprodurre in plexiglass o metallo il pezzo? Magari adeguando lo spessore?

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Christian

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Re: Perche´ (non) acquistare la LOMO tank

Messaggio da Lollipop »

chromemax ha scritto:
18/03/2020, 11:31
Vai Lorenzo!
:-bd
Lorenzo.

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Re: Perche´ (non) acquistare la LOMO tank

Messaggio da colonial »

Dopo una vita passata fra le materie plastiche, vorrei fare alcune osservazioni;
I dischi sono stati fatti col processo di iniezione, e vista la probabile eta' e provenienza, se sono abbastanza flessibili e opalini si tratta di un qualche composto di polietilenico, mentre se hanno un aspetto rigido, cristallino e fragile si tratta di una qualche varieta' di acrilati (termine al massimo generico);
Purtroppo l'arte degli stampi per iniezione e' qualcosa di veramente difficile, sia per la corretta costruzione dello stampo, sia per la qualita' delle materie prime, per cui molti di questi prodotti con gli anni tendono a deformarsi causa l'instaurarsi di tensioni interne;
Una soluzione (da prendere con le pinze, non mi assumo nessuna responsabilita') potrebbe essere quella di metterli sulla griglia del forno da cucina, appoggiati su di una superficie di vetro o metallica piana, coperta con un foglio di stagnola, ed appoggiarvi sopra, sempre con l'interposizione di un foglio di stagnola, un altro peso piano non piu' pesante di un centinaio di grammi, riscaldare MOLTO LENTAMENTE il forno fino a circa 55-60C, lasciarvelo per un oretta, poi spegnerlo e lasciarlo raffreddare molto lentamente, e sopratutto non aprirlo durante la cottura.
Nel caso di una composizione polietilenica i risultati sono assai meno scontati.

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