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NikMik ha scritto:Sarebbe stato bello almeno conservarne lo studio alle scuole medie... almeno tutti saprebbero cosa si intende per un genere che non è né maschile né femminile... (oltre a capire perché diavolo uovo è maschile al singolare e femminile al plurale... )
Il Ministero rende sempre più sterili i programmi didattici riducendoli a mero nozionismo da imparare a memoria e te vuoi rischiare di riaccendere il cervello alle nuove leve? ;)
Inviato dal mio ZX80 con Tapatalk
“quando ci penso vorrei tornare
dalla mia bella al casolare
Emilia mia Emilia in fiore
tu sei la stella tu sei l’amore”
Finché esiste la libertà costituzionale di insegnamento, i programmi ministeriali sono per fortuna solo "indicazioni" da interpretare come si crede meglio... Posso sempre per fortuna assicurarti che nella scuola dove lavoro i ragazzi, traducendo lingue classiche e studiando letteratura, fisica e chimica, hanno cervelli accesissimi e vivaci (più di molti dei loro insegnanti me compreso)... e i discorsi sul binarismo e le nuove frontiere dei diritti nell'ambito della sessualità sono spesso loro che li spiegano a noi e non viceversa... io confido e spero solo nelle nuove leve!
Il mio era sarcarsmo contro il Ministero che sta rendendo sempre più ignoranti le nuove leve, non i ragazzi che restano solo vittime di adulti incapaci e mossi da interessi personali. Un ragazzino che pensa, dunque rispetta razze e orientamenti e il prossimo in generale poiché capisce, da maggiorenne sarà in parte pericoloso, a venticinque anni pienamente pericoloso.
Per come son messe le cose credo che oggi chiunque metterebbe la firma per lavorare nel tuo Istituto invece che farsi inseguire e offendere dai genitori dei pupilli.
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“quando ci penso vorrei tornare
dalla mia bella al casolare
Emilia mia Emilia in fiore
tu sei la stella tu sei l’amore”
Eh sì, pensare criticamente è la vera rivoluzione. Riflettere sulle parole, o anche su una semplice lettera "X" e capire che dietro c'è un mondo, è un lusso che dovremmo tenerci stretto...
E come si potrebbero invece chiamare i processi mentali che albergano per la testa ministeriale di chi scrive "rime buccali" invece di "bocche"?.. Dalle parole siamo passati ai... matti.