Sviluppo carta Dassonville
Moderatori: Silverprint, chromemax
- Marco Leoncino II°
- guru
- Messaggi: 1242
- Iscritto il: 04/01/2016, 16:17
- Reputation:
- Contatta:
Sviluppo carta Dassonville
Qualche mese fa, dopo la cocente delusione con il D76 color cioccolato, ho deciso di comprare i chimici sfusi che mi mancavano per fare gli sviluppi in casa. Da allora ho preparato ed usato qualche decina di litri di D76 e sperimentato con sviluppi carta. Leggendo Darkroom Cookbook mi sono imbattuto in una ricetta con un nome altisonante "sviluppo carta per toni nero-carbone". Incuriosito, ma non estremamente eccitato, ho deciso di prepararne un litro, per fare un test di sviluppo dei miei negativi africani. Quale soggetto potrebbe adattarsi meglio della pelle dei ritratti dei miei amici Kenioti? Non voglio fare sensazionalismo, ma questo sviluppo e´ davvero meraviglioso. Permette di ottenere neri davvero potenti. Ecco la ricetta. Capisco che qualcuno non sara´ sorpreso, ma chi vorra´ provare non rimarra´ deluso:
- chromemax
- moderatore
- Messaggi: 12717
- Iscritto il: 02/08/2010, 16:35
- Reputation:
- Località: Albiate (MB)
Re: Sviluppo carta Dassonville
Premetto che questo sviluppo non l'ho mai provato ma volevo chiederti se hai fatto dei confronti diretti con altri sviluppi per carta o è solo una "sensazione" rispetto alle precedenti esperienze di stampa?
Lo chiedo perché anche io sono stato preso dalla ricerca dello sviluppo "magico" per poi constatare che le differenze tra gli sviluppi per carta classici (non eco) le differenze sono abbastanza piccole.
Lo chiedo perché anche io sono stato preso dalla ricerca dello sviluppo "magico" per poi constatare che le differenze tra gli sviluppi per carta classici (non eco) le differenze sono abbastanza piccole.
- Marco Leoncino II°
- guru
- Messaggi: 1242
- Iscritto il: 04/01/2016, 16:17
- Reputation:
- Contatta:
Re: Sviluppo carta Dassonville
Lo so che lo sviluppo "magico" non esiste... infatti la ricetta che ho preparato e´ un comune sviluppo per carta, basato su ingredienti "standard". Ho messo vicino due stampe asciutte fatte a distanza di pochi mesi con questo sviluppo e con un Neutol comprato preparato. Questo Dassonville mi piace particolarmente per la gamma di neri che ho ottenuto. Difficile comunque descrivere queste sensazioni. Insomma, il messaggio che vorrei dare e´: trattasi di una ricetta interessante e che funziona bene!
- dylandog32
- fotografo
- Messaggi: 60
- Iscritto il: 09/09/2013, 14:27
- Reputation:
- Località: Bolzano
Re: Sviluppo carta Dassonville
@Marco Leoncino II° Riesumo questo articolo per chiedere a proposito di questa ricetta se l'acqua deve essere ad una certa temperatura prima di mischiare i chimici, se va lasciata maturare (per quanti giorni?) e se poi va ulteriormente diluita (ho visto 1:1, quindi 1 l di ricetta con 1 l d'acqua...).
Volevo anche chiedere se il libro di ricette Darkroom Cookbook si trova solo in inglese o c'è anche un'edizione italiana. Conoscete per caso qualche sito che indica le ricette, per esempio, del D76?
Grazie
Volevo anche chiedere se il libro di ricette Darkroom Cookbook si trova solo in inglese o c'è anche un'edizione italiana. Conoscete per caso qualche sito che indica le ricette, per esempio, del D76?
Grazie
Roberto
- Marco Leoncino II°
- guru
- Messaggi: 1242
- Iscritto il: 04/01/2016, 16:17
- Reputation:
- Contatta:
Re: Sviluppo carta Dassonville
Ciao,
l´acqua la porto a 50°C prima di aggiungere i chimici, preparo lo sviluppo il giorno prima di stampare e lo diluisco 1:1.
l´acqua la porto a 50°C prima di aggiungere i chimici, preparo lo sviluppo il giorno prima di stampare e lo diluisco 1:1.
- dylandog32
- fotografo
- Messaggi: 60
- Iscritto il: 09/09/2013, 14:27
- Reputation:
- Località: Bolzano
Re: Sviluppo carta Dassonville
@Marco Leoncino II° scusami.... che beker usi per scaldare l'acqua? plastica o vetro? Posso usare anche di plastica o mi si scioglie?
Roberto
Re: Sviluppo carta Dassonville
Il D76 ha come ricetta:dylandog32 ha scritto: ↑25/02/2022, 15:21@Marco Leoncino II° Riesumo questo articolo per chiedere a proposito di questa ricetta se l'acqua deve essere ad una certa temperatura prima di mischiare i chimici, se va lasciata maturare (per quanti giorni?) e se poi va ulteriormente diluita (ho visto 1:1, quindi 1 l di ricetta con 1 l d'acqua...).
Volevo anche chiedere se il libro di ricette Darkroom Cookbook si trova solo in inglese o c'è anche un'edizione italiana. Conoscete per caso qualche sito che indica le ricette, per esempio, del D76?
Grazie
- Acqua 52 gradi 750ml
- Metolo (o Elon) 2gr
- Sodio solfito anidro 100 gr
- Idrochinone 5 gr
- Borace granulare 2 gr
- Acqua fredda per fare 1 lt
Gli ingredienti vanno messi in quest'ordine di elenco. Tuttavia aggiungi un pizzico di sodio solfito anidro prima del metolo per farlo sciogliere meglio, dopodiché metti il metolo e poi il restante sodio solfito.
Con questa ricetta ottieni la soluzione stock
Your time is limited, so don't waste it arguing about camera features - go out and capture memories - Oh, and size does matter - shoot MF
- dylandog32
- fotografo
- Messaggi: 60
- Iscritto il: 09/09/2013, 14:27
- Reputation:
- Località: Bolzano
Re: Sviluppo carta Dassonville
Ciao a tutti,
ho fatto dei test empirici di sviluppo carta con ricetta Dassonville D-1 diluito 1+1 e Ornano Bromorapid 980 diluito 1+9
Temperatura dei chimici circa 22° - carta politenata 24x30,5 Ilford Multigrade RC Delux Pearl (quella nuova, penso V).
Unica piccola differenza tra i 2 risultati che mi si è evidenziata è stato il tempo di comparsa che per Dassonville è stato di 10'' mentre per Bromorapid di 12". Per il resto i risultati mi sembrano identici.
Per prima cosa ho cercato, a gradazione di contrasto 2, il tempo più breve che producesse sulla stampa la densità massima (nero più profondo) su una parte non esposta del negativo: il risultato è stato di 8" per entrambi i rivelatori.
Poi ho stampato il negativo esposto usando Bromorapid cercando il giusto contrasto, che è risultato 1,75, trovando poi il giusto tempo di esposizione, mascherando e bruciando dove occorreva (anche a contrasti diversi, per esempio alcune parti troppo chiare dovute probabilmente ad un sovrasviluppo le ho esposte a contrasto 0 per far uscire i dettagli).
Ho poi stampato con gli stessi tempi e facendo gli stessi interventi anche con Dassonville.
Per me i risultati sono assolutamente identici, non ho trovato nessuna differenza né come contrasto né come neri profondi (ottimi secondo me) né come esposizione.
Tengo a ribadire che ho fatto questo test per curiosità e non è basato su nessun fondamento tecnico/scientifico
, ma solamente sulle mie impressioni visive di stampatore volenteroso ma NON esperto visto che stampo da qualche anno ma in maniera mooolto sporadica
.
Proverò a rifare il test anche con carta baritata per vedere se risulterà, a mia impressione, qualche differenza più evidente.
Devo dire che era la prima volta che usavo il Bromorapid 980 e mi è sembrato un ottimo rivelatore, meglio del D100 sempre della Bellini perché con quest'ultimo avevo sempre l'impressione di dover contrastare un po' di più per far uscire i neri che mi piacevano, e comunque le immagini risultavano un po' più piatte.
Se qualcuno ha delle esperienze o impressioni diverse mi faccia sapere, che sono curioso
Roberto
ho fatto dei test empirici di sviluppo carta con ricetta Dassonville D-1 diluito 1+1 e Ornano Bromorapid 980 diluito 1+9
Temperatura dei chimici circa 22° - carta politenata 24x30,5 Ilford Multigrade RC Delux Pearl (quella nuova, penso V).
Unica piccola differenza tra i 2 risultati che mi si è evidenziata è stato il tempo di comparsa che per Dassonville è stato di 10'' mentre per Bromorapid di 12". Per il resto i risultati mi sembrano identici.
Per prima cosa ho cercato, a gradazione di contrasto 2, il tempo più breve che producesse sulla stampa la densità massima (nero più profondo) su una parte non esposta del negativo: il risultato è stato di 8" per entrambi i rivelatori.
Poi ho stampato il negativo esposto usando Bromorapid cercando il giusto contrasto, che è risultato 1,75, trovando poi il giusto tempo di esposizione, mascherando e bruciando dove occorreva (anche a contrasti diversi, per esempio alcune parti troppo chiare dovute probabilmente ad un sovrasviluppo le ho esposte a contrasto 0 per far uscire i dettagli).
Ho poi stampato con gli stessi tempi e facendo gli stessi interventi anche con Dassonville.
Per me i risultati sono assolutamente identici, non ho trovato nessuna differenza né come contrasto né come neri profondi (ottimi secondo me) né come esposizione.
Tengo a ribadire che ho fatto questo test per curiosità e non è basato su nessun fondamento tecnico/scientifico
Proverò a rifare il test anche con carta baritata per vedere se risulterà, a mia impressione, qualche differenza più evidente.
Devo dire che era la prima volta che usavo il Bromorapid 980 e mi è sembrato un ottimo rivelatore, meglio del D100 sempre della Bellini perché con quest'ultimo avevo sempre l'impressione di dover contrastare un po' di più per far uscire i neri che mi piacevano, e comunque le immagini risultavano un po' più piatte.
Se qualcuno ha delle esperienze o impressioni diverse mi faccia sapere, che sono curioso
Roberto
Roberto