Processo di sviluppo tradizionale o alternativo?
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Processo di sviluppo tradizionale o alternativo?
Buongiorno a tutti, come saprete il kit C41 ars-imago nelle istruzioni propone anche un processo alternativo per chi come me non ha dispositivi di mantenimento della temperatura e per questo volevo chiedere: è bene seguire questo procedimento anche sapendo che le temperature dei propri chimici stanno sempre dentro al range indicato o per questo meglio seguire il processo tradizionale? Lo chiedo perché le stesse istruzioni dicono che in termini di qualità quello tradizionale è piuttosto migliore. E altra cosa: per il pre-bagno le due opzioni di temperature da utilizzare partono nel caso nell’ambiente ci siano temperature dai 17 ai 24 e oggi da me stanno tra i 14 e i 15, può essere un problema? Grazie.
Carlotta
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Re: Processo di sviluppo tradizionale o alternativo?
Ma mettere tutto in una gran tinozza con acqua alla giusta temperatura e lavorare a bagnomaria, no?
È più semplice e pratico di quanto si possa immaginare.
È più semplice e pratico di quanto si possa immaginare.
Re: Processo di sviluppo tradizionale o alternativo?
Il momento critico per mantenere la temperatura è lo sviluppo, che deve essere il più preciso possibile a 38° e dura 3 minuti i 15 secondi, come dice Silverprint, puoi mettere tutti i contenitori in una bacinella e con un tempo così breve riesci a portare a termine la procedura nel modo corretto, la sbianca e il fix non hanno criticità di temperatura.
Per quanto riguarda il prebagno è utile al fine di avere tutto il materiale (tank, spirale e pellicola) alla giusta temperatura in modo che quando inserisci il chimico a 38° non ci sia un abbassamento della temperatura da shock termico, il che sarebbe deleterio.
A questo proposito è opportuno inserire la tank carica a bagnomaria in modo da scaldarla ed evitare delta di temperatura.
In genere, chi fa i kit di sviluppo, raccomanda il prebagno con acqua ma Sandro lo sconsiglia a favore di una immersione della tank in acqua calda vuota.
Non so se mi sono spiegato! ;)
Per quanto riguarda il prebagno è utile al fine di avere tutto il materiale (tank, spirale e pellicola) alla giusta temperatura in modo che quando inserisci il chimico a 38° non ci sia un abbassamento della temperatura da shock termico, il che sarebbe deleterio.
A questo proposito è opportuno inserire la tank carica a bagnomaria in modo da scaldarla ed evitare delta di temperatura.
In genere, chi fa i kit di sviluppo, raccomanda il prebagno con acqua ma Sandro lo sconsiglia a favore di una immersione della tank in acqua calda vuota.
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Re: Processo di sviluppo tradizionale o alternativo?
Il procedimento descritto è stato ideato per la Lab-Box che non può essere usata a bagno maria, se invece si usa una tank tradizionale è consigliabile usare un bagno maria per tenere costante la temperatura.
Nel trattamento del colore bisogna stare attenti ai termini usati infatti spesso si fa confusione tra pre-riscaldamento e pre-bagno; il pre-riscaldamento consiste nel immergere nel bagno maria la tank con la pellicola caricata nella spirale ma senza alcun liquido dentro in modo da far raggiungere la giusta temperatura anche all'aria all'interno.
Il pre-bagno invece consiste nel inserire dell'acqua a temperatura all'interno della tank che riscalda l'interno della tank stessa ma allo stesso tempo bagna la pellicola. Lo sviluppo colore non prevede il pre-bagno ma solo il pre-riscaldamento. Nel caso del procedimento suggerito da Ars-Imago è stato invece valutato che l'eventuale degrado qualitativo apportato dal pre-bagno fosse inferiore a quello dovuto alla variazione di temperatura per cui si è optato per il male minore; in ogni caso questo procedimento restituisce ottimi risultati nel caso di scansione dei negativi e un buon risultato nel caso di stampa all'ingranditore.
Nel trattamento del colore bisogna stare attenti ai termini usati infatti spesso si fa confusione tra pre-riscaldamento e pre-bagno; il pre-riscaldamento consiste nel immergere nel bagno maria la tank con la pellicola caricata nella spirale ma senza alcun liquido dentro in modo da far raggiungere la giusta temperatura anche all'aria all'interno.
Il pre-bagno invece consiste nel inserire dell'acqua a temperatura all'interno della tank che riscalda l'interno della tank stessa ma allo stesso tempo bagna la pellicola. Lo sviluppo colore non prevede il pre-bagno ma solo il pre-riscaldamento. Nel caso del procedimento suggerito da Ars-Imago è stato invece valutato che l'eventuale degrado qualitativo apportato dal pre-bagno fosse inferiore a quello dovuto alla variazione di temperatura per cui si è optato per il male minore; in ogni caso questo procedimento restituisce ottimi risultati nel caso di scansione dei negativi e un buon risultato nel caso di stampa all'ingranditore.
Re: Processo di sviluppo tradizionale o alternativo?
Sì mi rendo conto la cosa migliore sia un bagno maria con un fornellino esterno, ma non avendocelo preferisco tenere le chimiche lontane dalla cucina. Io mi organizzo riscaldando l’acqua sul fornello e poi mettendola nella bacinella con tutte le chimiche, aspettando che queste arrivino a temperatura. Non è comodo quanto il bagno maria, nel senso che pur non essendo religiosa mi sono ritrovata più volte a pregare per un raggiungimento/mantenimento della temperatura, ma si ce lo fa andar bene.
Vi ringrazio per le risposte, ma quindi cosa dite? Nel mio caso meglio il processo alternativo o tradizionale? Il pre-bagno è presente in entrambi, ciò che cambia è la temperatura che in quello alternativo è 3-4 gradi più alta e poi lo sviluppo che anziché essere a 38 è a 39.
Vi ringrazio per le risposte, ma quindi cosa dite? Nel mio caso meglio il processo alternativo o tradizionale? Il pre-bagno è presente in entrambi, ciò che cambia è la temperatura che in quello alternativo è 3-4 gradi più alta e poi lo sviluppo che anziché essere a 38 è a 39.
Carlotta
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Re: Processo di sviluppo tradizionale o alternativo?
È un refuso, nel primo metodo si prevede il preriscaldamento
Ma se hai l'acqua calda puoi usare il lavandino del bagno per il bagno Maria
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