La convenienza della riparazione non è data dal valore dell'apparecchio o dal costo della riparazione ma solamente dall'efficacia.
Riparo con felicità e senza indugio una Rolleiflex, un' Hasselblad, una Nikon ecc... sono sicuro che dopo la riparazione/manutenzzione avrò speso bene i miei soldi... l'apparecchio per altri vent'anni mi darà soddisfazioni senza esitazione. Ma se faccio "riparare" una Kiev 88 avrò la certezza di poter godere della riparazione per breve tempo e di addannarmi con altri problemi che usciranno uno dopo l'altro (spazi irregolari, accavallamenti, tempi random, infiltrazioni, blocchi (odore a parte)
Rimane il fatto che ognuno può spendere i propri soldi dove vuole ma mi sembra inopportuno consigliare spese proverbialmente inutili ;)
Problema Kiev 88
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Re: Problema Kiev 88
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Re: Problema Kiev 88
Questo è il tuo parere, rispettabile sinché si vuole, ma dettato, spiace dirlo, da aprioristico pregiudizio.
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
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Re: Problema Kiev 88
Non so cosa significhi "aprioristico" anche se lo intuisco.
La Kiev 88 l'hanno avuta tutti colore che ambivano all'Hasselblad ma non se la potevano permettere.
Pure io la ebbi. La comprai NUOVA (incredibile... le vendevano nei negozi) se ben ricordo spesi 800mila lire con la sua valigetta, 2 mag, il volna e due filtri gialli. Era il kit del bravo fotografo squattrinato. Tutto nuovo fiammante con l'inconfondibile odore del "nuovo russo".
Primo rullo infiltrazioni..... la portai subito in negozio e mi dissero che avevo caricato male il rullo. Secondo rullo infiltrazioni. Me ne accertai perchè col nasto isolante intorno al mag. sparivano però rimanevano i riflessi in controluce dello specchio ribaltato che rifletteva ugualmente da dietro la luce sulla pellicola. Non mi persi d'animo. L'infiltrazione l'avevo con un solo mag quindi mandai l'altro a riparare (penso che lo abbiano mandato in russia perchè deve ancora tornare). Il magazzino "buono" accavallava i fotogrammi ma pocomale.... uscivano 13 fotogrammi con l'astuzia e stampando rettangolare me la cavavo. Poi smise di fare le foto a fuoco da un alto.... e cominciava a sovraesporre esageratamente 2 o tre fotogrammi per rullo. La mandai a riparare "in garanzia" (che non c'era) ma il magazziono torno indietro quasi come prima, sfuocava perchè le lenti del volna s'erano svitate e l'apparecchio dopo poco ricominciò a sovraesporre.
La riportai indietro un sabato pomeriggio attaccando i manifesti in negozio tanto che il povero Giuseppe mi ridiede i soldi spesi dicendo che erano tutte così e che gli erano tornate indietro tutte.
Forse "aprioristico" significa questo?
La Kiev 88 l'hanno avuta tutti colore che ambivano all'Hasselblad ma non se la potevano permettere.
Pure io la ebbi. La comprai NUOVA (incredibile... le vendevano nei negozi) se ben ricordo spesi 800mila lire con la sua valigetta, 2 mag, il volna e due filtri gialli. Era il kit del bravo fotografo squattrinato. Tutto nuovo fiammante con l'inconfondibile odore del "nuovo russo".
Primo rullo infiltrazioni..... la portai subito in negozio e mi dissero che avevo caricato male il rullo. Secondo rullo infiltrazioni. Me ne accertai perchè col nasto isolante intorno al mag. sparivano però rimanevano i riflessi in controluce dello specchio ribaltato che rifletteva ugualmente da dietro la luce sulla pellicola. Non mi persi d'animo. L'infiltrazione l'avevo con un solo mag quindi mandai l'altro a riparare (penso che lo abbiano mandato in russia perchè deve ancora tornare). Il magazzino "buono" accavallava i fotogrammi ma pocomale.... uscivano 13 fotogrammi con l'astuzia e stampando rettangolare me la cavavo. Poi smise di fare le foto a fuoco da un alto.... e cominciava a sovraesporre esageratamente 2 o tre fotogrammi per rullo. La mandai a riparare "in garanzia" (che non c'era) ma il magazziono torno indietro quasi come prima, sfuocava perchè le lenti del volna s'erano svitate e l'apparecchio dopo poco ricominciò a sovraesporre.
La riportai indietro un sabato pomeriggio attaccando i manifesti in negozio tanto che il povero Giuseppe mi ridiede i soldi spesi dicendo che erano tutte così e che gli erano tornate indietro tutte.
Forse "aprioristico" significa questo?
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Re: Problema Kiev 88
Uh, uh, mi ricorda la mia prima macchina una Zorky 4 presa usata, incredibile anche in questo caso in un negozio, se non ricordo male nella galleria di via Toledo a Napoli. Manco l’ho riportata, dopo un paio di volte l’ho proprio buttata. Non mi ricordo esattamente cosa gli fosse successo, ma non doveva essere una cosa tanto buona. Recentemente ho letto su Kosmophoto un divertente articolo di un fotografo russo che raccontava di come per lavorare andassero avanti riparando in continuazione le loro macchine, in pratica con due o tre ne facevano una. Hassebladsky, leicosky, nikonosky etc. etc. tutte uguali.
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Re: Problema Kiev 88
Perché "incredibile", averla presa in un negozio? Anche la mia primissima Kiev-4A, la comprai in negozio a Venezia, nel 1975. A differenza della tua povera Zorki, funziona perfettamente e da qualche anno ancora meglio, perché dopo quarant'anni circa di vita operativa, l'ho data ad un tecnico per pulizia e revisione.mska59 ha scritto: ↑18/04/2021, 23:49(...) una Zorky 4 presa usata, incredibile anche in questo caso in un negozio, se non ricordo male nella galleria di via Toledo a Napoli. Manco l’ho riportata, dopo un paio di volte l’ho proprio buttata. Non mi ricordo esattamente cosa gli fosse successo, ma non doveva essere una cosa tanto buona. Recentemente ho letto su Kosmophoto un divertente articolo di un fotografo russo che raccontava di come per lavorare andassero avanti riparando in continuazione le loro macchine, in pratica con due o tre ne facevano una. Hassebladsky, leicosky, nikonosky etc. etc. tutte uguali.
Non ricordi nemmeno quale fosse il difetto, tranne che "non doveva essere una cosa tanto buona". Mah.
Magari -mia semplice supposizione- qualcuno prima di te naturalmente, aveva cambiato i tempi d'esposizione ad otturatore scarico... il che infatti, non è una cosa tanto buona nemmeno con una Leica IIIg... Mah.
L'hai pure buttata... Io sarei tornato al negozio, magari senza le scene melodrammatiche di Paolo, che attaccava manifesti d'invettiva (ma parlare civilmente col negoziante, mai, eh?). Mah.
Circa l'articolo su Kosmophoto, dai, m'è sfuggito. Me ne daresti il link?
Io sono il primo a dire che le fotocamere del Patto di Varsavia non abbiano avuto -specie in un determinato periodo- un controllo qualitativo al pari di quello giapponese o tedesco, ma si tratta di apparecchi ed ottiche che possono dare grandi soddisfazioni.
L'importante, parlo per esperienza, è non essere prevenuti: ci dev'essere qualcosa di metafisico in ciò... Infatti, ad essere sinceri, non ho mai trovato una Kiev-15 (TEE o TTL), funzionante...
Circa poi "l'odore" di certe fotocamere sovietiche o -soprattutto- delle loro borse e valigette: a parte che ricorda nostalgicamente l'aroma dello stracotto di yak, come lo si apprezza in inverno, al chiuso d'una yurta nel silenzio delle steppe del Kirgizistan, ma oggidì ha anche un'altra, importantissima funzione: cessare di sentir l'odore della propria fotocamera sovietica, potrebbe essere il primo segnale d'essere positivi al virus che ci tormenta da oltre un anno...
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
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Re: Problema Kiev 88
Eh Eh @impressionando il problema era semplice, la tua Kiev non era dell'annata giusta! Lo sai che le fotocamere russe funzionano come il Cabernet. Non ti sarai mica perso le discussioni sugli anni di produzione "buona" sui numeri di serie fortunati e sulla scritta Made in URSS oppure no?
Saluti
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Gianni
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Re: Problema Kiev 88
Che mondo di incontentabili!graic ha scritto: ↑19/04/2021, 8:07Eh Eh @impressionando il problema era semplice, la tua Kiev non era dell'annata giusta! Lo sai che le fotocamere russe funzionano come il Cabernet. Non ti sarai mica perso le discussioni sugli anni di produzione "buona" sui numeri di serie fortunati e sulla scritta Made in URSS oppure no?
Si buttano via centinaia o migliaia di euro in lotto, lotterie e (finché era possibile) in slot-machines e videopoker non vincendo praticamente mai e poi giù a lamentarsi sull'aleatorietà di numeri e marcature delle fotocamere sovietiche...
Cosa questa, sociologicamente interessante.
P.S.: e Paolo si chiama Paolo.
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Re: Problema Kiev 88
Si certo ecco il linkElmar Lang ha scritto:Perché "incredibile", averla presa in un negozio? Anche la mia primissima Kiev-4A, la comprai in negozio a Venezia, nel 1975. A differenza della tua povera Zorki, funziona perfettamente e da qualche anno ancora meglio, perché dopo quarant'anni circa di vita operativa, l'ho data ad un tecnico per pulizia e revisione.mska59 ha scritto: ↑18/04/2021, 23:49(...) una Zorky 4 presa usata, incredibile anche in questo caso in un negozio, se non ricordo male nella galleria di via Toledo a Napoli. Manco l’ho riportata, dopo un paio di volte l’ho proprio buttata. Non mi ricordo esattamente cosa gli fosse successo, ma non doveva essere una cosa tanto buona. Recentemente ho letto su Kosmophoto un divertente articolo di un fotografo russo che raccontava di come per lavorare andassero avanti riparando in continuazione le loro macchine, in pratica con due o tre ne facevano una. Hassebladsky, leicosky, nikonosky etc. etc. tutte uguali.
Non ricordi nemmeno quale fosse il difetto, tranne che "non doveva essere una cosa tanto buona". Mah.
Magari -mia semplice supposizione- qualcuno prima di te naturalmente, aveva cambiato i tempi d'esposizione ad otturatore scarico... il che infatti, non è una cosa tanto buona nemmeno con una Leica IIIg... Mah.
L'hai pure buttata... Io sarei tornato al negozio, magari senza le scene melodrammatiche di Paolo, che attaccava manifesti d'invettiva (ma parlare civilmente col negoziante, mai, eh?). Mah.
Circa l'articolo su Kosmophoto, dai, m'è sfuggito. Me ne daresti il link?
Io sono il primo a dire che le fotocamere del Patto di Varsavia non abbiano avuto -specie in un determinato periodo- un controllo qualitativo al pari di quello giapponese o tedesco, ma si tratta di apparecchi ed ottiche che possono dare grandi soddisfazioni.
L'importante, parlo per esperienza, è non essere prevenuti: ci dev'essere qualcosa di metafisico in ciò... Infatti, ad essere sinceri, non ho mai trovato una Kiev-15 (TEE o TTL), funzionante...
Circa poi "l'odore" di certe fotocamere sovietiche o -soprattutto- delle loro borse e valigette: a parte che ricorda nostalgicamente l'aroma dello stracotto di yak, come lo si apprezza in inverno, al chiuso d'una yurta nel silenzio delle steppe del Kirgizistan, ma oggidì ha anche un'altra, importantissima funzione: cessare di sentir l'odore della propria fotocamera sovietica, potrebbe essere il primo segnale d'essere positivi al virus che ci tormenta da oltre un anno...
https://kosmofoto.com/2021/03/amateur-p ... -part-one/
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Re: Problema Kiev 88
Magnifico, ti ringrazio!
Enzo
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Re: Problema Kiev 88
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
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