Analogica.it

ciao Sandro, ho seguito il tuo consiglio ed ho trovato una 3.5F con numero di serie 2’269’528
In questo modello le ghiere dei tempi e dei diaframmi girano liberamente? Oppure hanno degli scatti vincolati?
Grazie

Ho visto questa discussione e vorrei intervenire seppure ho visto che gli ultimi post risalgano al 2010.
Mi sembra di capire che quello esposto sia il problema causato dall'accoppiamento dei tempi con i diaframmi: i famosi numeri in rosso. Sono un collezionista e ho notato che il problema appare anche sulla mia Babyrollei, su una Retinaflex Kodak, su una Condor tutte macchine, credo degli anni 50/60. Sono diventato matto per disinnescare il noioso accoppiamento e con qualche tentativo sono sempre riuscito nel mio intento. Per la cronaca ho recuperato in Internet un manuale della Baby Rollei dove questo meccanismo viene presentato con toni trionfanti in quanto "facilità l'uso della fotocamera". Dopo qualche anno il dispositivo fortunatamente è stato abbandonato. Nel campo della fotografia ogni tanto compare una moda che " rappresenta il futuro e che renderà tutti gli oggetti tradizionali obsoleti". Ricordate i dischi fotografici Kodak o le macchine e pellicole in formato ASP?

Io invece lo trovo comodissimo, fissata l'esposizione il blocco EV rende la macchina automatica e permette di scegliere tutte le coppie equivalenti possibili. Ed è esattamente lo scopo per cui è stato progettato.

P.S.: l'ultimo post, prima del tuo è della settimana scorsa.

Se può essere utile a qualcuno.....
.....la Rolleiflex E ha i tempi ev bloccabili e sbloccabili tramite una ruota coassiale alla rotella. Nella F invece questo meccanismo viene rimosso. Esiste poi una Rolleiflex (che ho ma molto difficilmente si vede in giro) che ha tempi e difaemmi accoppiabili tramite una levetta a fianco della rotella. Forse era questo il modella di cui si chiedevano informazioni all'inizio.
Qualcuno conosce la sigla di questa Rolleiflex?

Questa per intenderci

impressionando ha scritto: ↑

25/04/2021, 0:19

Qualcuno conosce la sigla di questa Rolleiflex?

E' sempre la K4F, ma ne sono esistiti diversi modelli (5 per la precisione e diversi autori tra i quali Derqui, Prochnow, Evans e Parker non concordano sulla numerazione)

Modello1: tempi EV normalmente bloccati, da sbloccare con la levetta sotto la rotella, scale controrotanti, grande complicazione meccanica.
Da matricola 2.200.000 a 2.204999 (1958-1960) Senza la segnatura 3.5F sul frontalino.
Da matricola 2.205.000 a 2.219.999 (1958-1960) Con la segnatura 3.5F sul frontalino
Modello senza differenziale ma con ingranaggi a cascata intorno alla cassa otturatore.

Il modello 2 è identico ma fu tolto il blocco EV.

Il modello 3 introdusse il differenziale, senza blocco EV e tutti i modelli successivi (4 e 5) sono successive semplificazioni di questo, dove via via eliminarono la predisposizione per vetro pianparallelo (ma introdussero l'opzione 24 pose dall'uso insensato), introdussero la plastica sui mozzi spoletta, eliminato l'ornamento sulla manovella di carica, peggiorato il mozzo della leva azzeramento contapose, introdotta la similpelle al posto di quella vera ed altri piccoli dettagli.

Paolo, per curiosità, la tua ha il Planar o lo Xenotar? Mi pare di ricordarne una che ho avuto in passato che aveva quel “pulsante” ed era una Xenotar 3,5.

Naturalmente una questione soggettiva. Il blocco in effetti è utile per accoppiamenti tempo diaframma equivalenti. Ma quando devi esporre per le alte luci o privilegiare la profondità di campo devi necessariamente attuare lo sblocco, non sempre facile e intuitivo. Comunque questo dispositivo non ha avuto successo dopo qualche anno è sparito

Grazie Sandro

@Todron è Planar