Differenza tra luce diffusa e semidiffusa

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Andrea67c
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Differenza tra luce diffusa e semidiffusa

Messaggio da Andrea67c »

Oggi un professionista molto esperto mi ha detto che una testa a colori tipo la cls66 è in realtà definibile come a luce semidiffusa e non diffusa. Parlava di lampade alogene Vs filamenti luminosi di piccole dimensioni. Non ci ho capito granché e non trovo nulla in google. Io pensavo che ci fossero solo due tipi di teste negli ingranditori. Lui invece parlava di luce condensata, diffusa e semidiffusa, aggiungendo anche che quest'ultima a suo avviso è la migliore.

Qualcuno mi può orientare meglio in questa distinzione? Io ho un f60 a condensatori e un m601 con cls66.

Grazie per le risposte!
A.



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Zorki-4
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Re: Differenza tra luce diffusa e semidiffusa

Messaggio da Zorki-4 »

Siccome M601 e CLS66 ce li ho anch'io... ...si e no, ovvero: una testa di illuminazione a luce semidiffusa ha una sola lente condensatrice invece di un condensatore doppio, è vero che la lampada della CLS66 ha un riflettore parabolico incorporato, ma è anche vero che l'ipotetica parabola condensatrice sta a monte dei filtri, piuttosto lontana, e c'è pure un diffusore sotto la scatola a specchi (Sivobox) che serve a miscelare luce filtrata e non, certo non è una testa a catodo freddo che illumina uniformemente, in uso solo negli ingranditori professionali grande formato più che altro per uso grafico tipo retinature per fotolitografia (Offset), ma... ...praticamente siamo lì. E lenti non ce ne sono proprio, poi teste Xenon (o catodo freddo che dir si voglia) per il 6x6 non ne ho mai viste....
;;)
Scatta in digitale solo chi non ha mai visto una dia proiettata, specie 6x6 (Rollei P11) B-)

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Andrea67c
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Re: Differenza tra luce diffusa e semidiffusa

Messaggio da Andrea67c »

Grazie della delucidazione. Ma:
il piccolo durst F60, che ha un solo condensatore per il 6x6 e un solo condensatore per il 35mm, da usare NON appaiati, ma anche il piccolissimo meopta axomat 4 (1 solo condensatore per 35 mm) sarebbero da considerare a luce semidiffusa?? Mi sembra stranissimo!

A.

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Silverprint
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Re: Differenza tra luce diffusa e semidiffusa

Messaggio da Silverprint »

1) Se c'è un diffusore è a luce diffusa se ha una luce fredda (neon e simili) o un pannello a led è sempre a luce diffusa.
2) Se c'è una lampada opalina e i condensatori è a condensatori e la luce è un po' diffusa perché la lampada è opalina (si potrebbe dire semi-diffusa).
3) Se c'è una lampada a filamento piccolissimo e i condensatori e a condensatori, ma la luce è collimata o puntiforme e funzionano proprio diversamente (si stampa solo a tutta apertura e la messa a fuco è assai diversa). La luce puntiforme è rara e in uso solo per scopi specifici, negativi da microscopio elettronico, per es.

Cosa cambia? Nel Bn coi sali d'argento tanto. I metalli sono impenetrabili alla luce e più la luce è direzionata più fa fatica a passare dove c'è molto argento, cioè attraverso le parti più dense del negativo. Si chiama effetto Callier e le differenze dipendono solo da questo. In pratica più la luce è direzionata più si avrà un effetto di aumento del contrasto, di visibilità della grana e di eventuali difetti e sporco.

Se i negativi hanno densità elevate la differenza è molta mentre se i negativi sono ricchi e morbidi la differenza può essere molto ridotta, trascurabile.

Cosa è meglio?

Per me la luce diffusa vince a mani basse (quasi tutti gli apparecchi professionali sono a luce diffusa da decenni), perché permette di sfruttare meglio i negativi e non costringe a riduzioni dello sviluppo eccessive, cosa che capita facilmente già con la luce semidiffusa (opalina + condensatori). La luce puntiforme è praticamente inusabile con negativi normali, me la tengo solo perché ogni tot anni mi capita qualcuno che mi porte negativi debolissimi.
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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Andrea67c
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Re: Differenza tra luce diffusa e semidiffusa

Messaggio da Andrea67c »

Silverprint ha scritto:
04/06/2021, 21:39

Se i negativi hanno densità elevate la differenza è molta....

Per me la luce diffusa vince a mani basse (quasi tutti gli apparecchi professionali sono a luce diffusa da decenni), perché permette di sfruttare meglio i negativi e non costringe a riduzioni dello sviluppo eccessive, cosa che capita facilmente già con la luce semidiffusa (opalina + condensatori). La luce puntiforme è praticamente inusabile con negativi normali, me la tengo solo perché ogni tot anni mi capita qualcuno che mi porte negativi debolissimi.
Grazie Andrea ho capito molto bene. Ci aiuti sempre con interventi super-esaurienti! Un ingranditore per ogni interpretazione, per chi c'ha manico come te. Per un uso general-amatoriale meglio la scatola di diffusione.

Proprio stanotte accendo per la prima volta la cls66, dopo anni di F60 che, ad onor del vero, privo di vetrini, non mi ha mai dato problemi di sporcizia. Peró le alte luci belle e morbide, come quelle di chi ci sa fare, quelle non mi sono mai capitate nemmeno per caso. Ora vediamo cosa riesco a fare. I diffusori li ho presi, smetterò di lavorare inconsapevolmente in sottoesposizione e sovrasviluppo (almeno spero). Rimango ancora un pochino attaccato a Rodinal e fp4+, mi danno sicurezza.

Ciao!
A.

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Andrea Ercolano
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Re: Differenza tra luce diffusa e semidiffusa

Messaggio da Andrea Ercolano »

Andrea67c ha scritto:
04/06/2021, 22:57
Peró le alte luci belle e morbide, come quelle di chi ci sa fare, quelle non mi sono mai capitate nemmeno per caso.
Ciao, puoi spiegarmi questa tua frase?
Grazie

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Andrea67c
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Re: Differenza tra luce diffusa e semidiffusa

Messaggio da Andrea67c »

Andrea Ercolano ha scritto:
04/06/2021, 23:10
Andrea67c ha scritto:
04/06/2021, 22:57
Peró le alte luci belle e morbide, come quelle di chi ci sa fare, quelle non mi sono mai capitate nemmeno per caso.
Ciao, puoi spiegarmi questa tua frase?
Grazie
Tipo una rosa di Mapplethorpe.
Ciao!
A.

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