Ciao LorenzoLollipop ha scritto: ↑03/06/2021, 8:47
Io parto da un presupposto, anche svincolato da caso specifico: per essere convincente la minaccia deve essere credibile, pertanto se fai scrivere da un avvocato come atto prodromico per una causa, devi essere forte, nel diritto, delle tue contestazioni, al punto di poter arrivare se necessario ad una sentenza dall’esito incerto.
Riguardo la toilet paper, non volevo essere irriverente neo confronti della figura dell’avvocato ma ma delle loro lettere se ne è fatto un tale abuso che ne ha fatto perdere di efficacia.
Venendo all’argomento, col presupposto di buona fede delle parti e fermo restando la leicità di una modifica o alterazione funzionale di un prodotto bisognerebbe leggere le condizioni di fornitura con le quali è stato accettato il lavoro per il riscontro di eventuali manleve in caso di fallimento e danno all’oggetto (forse esiste già giurisprudenza in merito, non so) ma in questo caso te lo avrebbero già dovuto contestare.
Il fatto che la macchina il giorno prima della spedizione funzionasse non significa nulla, perché spesso gli oggetti si rompono senza preavviso e nel mezzo c’è un viaggio col corriere.
Prima di una ATP per mezzo del CTU, che costituirebbe prova tra le parti ma che costa almeno un paio di migliaia di euro, sarebbe opportuna una perizia di parte, giusto per sincerarsi della fondatezza degli argomenti: se questo dovesse riscontrare che la macchina non è mai stata aperta (che so, la butto lì, la presenza dei sigilli originali) a quel punto limiteresti i danni di uno schianto totale davanti al giudice. Se invece la trovasse già manomessa significherebbe comunque poco, potrebbe essere stato fatto in passato, e potrebbe essere usato dalla controparte.
Ripeto, per quanto si può evincere da quello che ci hai raccontato, in caso di resistenza sei deboluccio.
Poi, che vuoi che ti dica, magari il laboratorio se la fa addosso o riconosce l’errore e ti ripara la macchina.
avevo capito che non volevi essere irriverente nei confronti della professione legale (ma anche se fosse... io non sono un avvocato) anzi apprezzo molto i tuoi contributi per i quali non posso che ringraziarti.
Nel tuo ultimo post ci sono varie cose interessanti, la principale è certamente la perizia di parte, che sarebbe utile avere per rafforzare la mia posizione. Ho già contattato un tecnico, che però, capito di cosa si trattava, ha rifiutato il lavoro. Torino comunque è grande e fortunatamente di laboratori ce ne sono diversi, ne troverò uno disponibile ad aprire la macchina dandomi un suo parere.
L'ATP non l'ho mai presa in considerazione, è un procedimento che presuppone un'urgenza che io non ho e poi costa.
La strada nel caso si volesse andare fino in fondo sarebbe la causa civile davanti al giudice di pace e, ancora prima, una negoziazione assistita (ma devo confrontarmi con un legale vero per capire bene l'iter corretto). In questa causa e per importi così ridicoli escludo che il giudice incarichi un CTU, cosa che sarebbe anche un bene per contenere i costi di giudizio e comprimere i tempi. Sarebbe quindi una cosa molto tarallucci e vino di fronte a un giudice non togato. Una cosa stile forum, ma con un giudice infinitamente meno competente.
I costi non sono eccessivi e se questo laboratorio fosse di Torino non mi sarei manco posto il problema, entro fine mese avrebbero già un atto di citazione notificato. In questo caso invece la vertenza sarebbe da radicare presso il domicilio del convenuto (Verona, appunto) mentre io sono di Torino. Qualcuno in udienza ci dovrà pure andare e qui casca tutto, perché anche solo un'udienza fuori sede renderebbe anti economica la causa (salvo non volersi davvero incaponire, cosa che non escludo).
Ma se fosse stata una causa nella mia città non ci avrei pensato un attimo.