Grana nel negativo colore
Moderatori: chromemax, Silverprint
Grana nel negativo colore
ciao a tutti premetto che non so nulla di chimica, men che meno di chimica fotografica, quindi abbiate pazienza e perdonate le cappelle che sto per scrivere. da quanto ho intuito spulciando qua e là, la grana è una percezione legata alla dimensione degli spazi vuoti tra i vari ex granuli di alogenuro d'argento esposti, diventati argento metallico in seguito allo sviluppo e non rimossi dal successivo fissaggio, .. credo che questo abbia senso nel momento che parliamo di bianco e nero. con le pellicole negative colore, invece? di alogenuro d'argento, alla fine, non ne rimane, perchè da quanto ho capito se ne va via tutto. quello impressionato diventa argento con lo sviluppo, e l'argento viene rimosso dalla sbianca, quello non impressionato se ne va con il fissaggio. rimane il colorante, che è trasparente. il punto è questo: perchè si parla di "grana" anche riferendosi alle negative colore? e non lo fanno soltanto gli amatori (posso capire.. è molto frequente scambiare per grana il rumore introdotto dallo scanner) ma lo fanno anche i produttori (mi viene in mente, per esempio, la vecchia pubblicità della ektar.... "grana finissima!")
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Re: Grana nel negativo colore
Anch'io non so niente di chimica. Ma ricordo che le dia (non le negative, quindi) a 400 iso, in proiezione avevano una grana... eccome se c'è l'avevano! A cosa fosse dovuta, non saprei!
Re: Grana nel negativo colore
Se i coloranti fossero trasparenti non vedresti nessun colore.emag ha scritto: ↑30/06/2021, 9:43rimane il colorante, che è trasparente. il punto è questo: perchè si parla di "grana" anche riferendosi alle negative colore? e non lo fanno soltanto gli amatori (posso capire.. è molto frequente scambiare per grana il rumore introdotto dallo scanner) ma lo fanno anche i produttori (mi viene in mente, per esempio, la vecchia pubblicità della ektar.... "grana finissima!")
Sono translucidi e vengono generati in corrispondenza dei grani d'argento (poi rimossi dalla sbianca) dal rivelatore cromogeno.
La generazione può essere per diffusione oppure incapsulata. Per cui visto che ad ogni grano di argento corrisponde un punto di colorante, la percezione della grana c'è. Però è finissima, fai conto che vederla al focometro su pellicole come la Portra 160 è un'impresa ardua. In una stampa 24x30, dove i punti del negativo (135) vengono ingranditi 8 volte dalla proiezione dell'ingranditore, i punti più piccoli che si riescono a misurare al microscopio misurano 1.8 micron (e ve ne sono di molto più piccoli ma vanno oltre la risoluzione del mio micrometro oculare).
Sulle 400 e 800 asa la grana è già più visibile, ma quando è enorme è sicuramente una porcata di scansione.
P.S.: in stampa inkjet la dimensione media di un punto di colorante sputato è di circa 37 micron
- efisisu13
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Re: Grana nel negativo colore
Il passaggio alogenuro,argento,colorante non l'avevo mai capito.Ora conosco la differenza tra il B/N ed il Colore! Grazie Sandro.
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