Temperatura acqua lavaggio pellicole

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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Dart
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Temperatura acqua lavaggio pellicole

Messaggio da Dart »

Fabio75 ha scritto:
Federico Pari ha scritto: Come al solito il fissaggio viene lavato via per diffusione, e durante i primi due ribaltamenti ne viene portato via un bel po' (tipo 80-90%) e continuare a ribaltare non servirebbe a molto perche' l'acqua e' gia' "satura", e si prolungherebbe inutilmente il tempo di bagnato senza portare via fissaggio.

In sostanza si puo' dire che e' piu' difficile rimuovere il fissaggio quando ne rimane poco...ecco perche' i ribaltamenti vanno in crescendo.

Fare 2-5-10-20-40 ribaltamenti e fare 40-20-10-5-2 non lava allo stesso modo, anche se il numero di ribaltamenti e' identico :D
Questo mi era chiaro anche prima, soprattutto l'ultimo paragrafo... Principiante ma non scemo. Mi chiedevo in realtà se fosse davvero necessario insistere così tanto. Aggiungere i miei 20 o magari 30 ribaltamenti per una sicurezza in più magari ci sta. Oltre a quelli farne altri 40 è utile? Non si fa danno? Voglio dire: Ilford avrà ben fatto dei test su quella tecnica di risciacquo a risparmio d'acqua.

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Fare 2-5-10-20-40 non fa danno, cronometrando il processo per interno ( riempi agita svuota ) ho visto che dura intorno a 7-8 minuti. Nemmeno aggiungendo i 30 tra 20 e 40 credo si farebbe danno, ma forse si aumenta il tempo di bagnato inutilmente.

Ilford consiglia per il lavaggio in acqua corrente un tempo tra 5’ e 10’, quindi un processo che sta nel mezzo ai due tempi credo sia sufficiente.
Personalmente il loro 5-10-20 mi sembra un po’ troppo breve e poco coerente con i tempi di lavaggio minimi suggeriti da loro stessi in acqua corrente.

[mention]Loris [/mention] siamo andati un po’ OT e non abbiamo effettivamente risposto alla tua domanda, ma solo dato un suggerimento per un metodo di lavaggio alternativo dove la temperatura può essere più facilmente controllabile :)
Aspettiamo comunque la risposta di qualcuno che ci dica quali problemi può dare ( se ce ne sono ) un lavaggio in acqua corrente a 27 gradi.


Emanuele


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Federico Pari
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Re: Temperatura acqua lavaggio pellicole

Messaggio da Federico Pari »

Fabio75 ha scritto:
11/07/2021, 8:13
Questo mi era chiaro anche prima, soprattutto l'ultimo paragrafo... Principiante ma non scemo.
Qui nessuno ti ha dato dello scemo, ne' direttamente ne' implicitamente. 8-|

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Fabio75
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Re: Temperatura acqua lavaggio pellicole

Messaggio da Fabio75 »

Federico Pari ha scritto:
Fabio75 ha scritto:
11/07/2021, 8:13
Questo mi era chiaro anche prima, soprattutto l'ultimo paragrafo... Principiante ma non scemo.
Qui nessuno ti ha dato dello scemo, ne' direttamente ne' implicitamente. 8-|
Ma si. Non preoccuparti. Era una battuta più che altro.

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zone-seven
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Re: Temperatura acqua lavaggio pellicole

Messaggio da zone-seven »

La temperatura dell'acqua di lavaggio non è critica, e può essere differente dei canonici 20 gradi, anzi diciamo pure che a 24/25 gradi il lavaggio potrebbe essere più efficacie. Temperature più alte rendono tutto molto più efficacie, temperature più basse rallentano se non in certti casi annullano gli effetti, io non scenderei sotto i 15.
L'importante è arrivare ai 24 gradi gradualmente, entro i limiti della pellicola è più importante evitare forti stress termici che non la temperatura in se.
Senza arrivare a 40 gradi :D
La kodak all'inizio della produzione Tmax dava come temperatura di lavoro 24 gradi.
-La mia migliore fotografia ... la farò domani [16/7/2025]

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Re: Temperatura acqua lavaggio pellicole

Messaggio da chromemax »

In linea generale la cosa migliore è quella di tenere costante la temperatura per tutte le fasi del trattamento, lavaggio, imbibente e anche asciugatura compresi, ma le pellicole moderne sono molto resistenti per cui sbalzi anche importanti di temperatura non "distruggono" il negativo per cui da questo punto di vista non c'è timore, sicuramente la qualità dei nostri negativi non sarà rovinata da un lavaggio fatto a 4-5 gradi in più.
Ma anche se non "pericolosa" la costanza della temperatura non è ininfluente; l'immagine fotografica "risiede" in un sottile strato di gelatina all'interno della quale sono sospesi i granuli d'argento che sono gli elementi costitutivi dell'immagine stessa. La gelatina è stata scelta proprio perché permette una buona stabilità dimensionale da asciutta, rendendo stabile e fissa l'immagine, ma è in grado di assorbire i liquidi, cosa essenziale per poter far entrare in contatto gli alogenuri esposti col rivelatore senza che la stabilità dimensionale dell'immagine stessa venga alterata in maniera significativa.
La gelatina quando assorbe i liquidi si rigonfia e il suo aumento di volume dipende, tra le altre cose, dal pH e dalla temperatura: più il pH del liquido si discosta dal pH del punto isoelettrico della gelatina (in genere quella fotografica ha un punto isoelettrico intorno a pH 5) maggiore è il rigonfiamento; più è alta la temperatura del liquido maggiore è il rigonfiamento della gelatina.
Gia in fase di sviluppo, che è una soluzione basica, la gelatina subisce un notevole rigonfiamento e poi una repentina contrazione a contatto con l'arresto, che è acido. Se a queste modificazione si aggiungono quelle causate da un eccessivo tempo di bagnato (lavaggi prolungati) e sbalzi termici perché le soluzioni non hanno la stessa temperatura, lo strato di gelatina subisce una serie di stress e con esso anche le particelle di argento che costituiscono l'immagine stessa.
Quando il fabbricante stende l'emulsione sul supporto della pellicola gli alogenuri di argento sono uniformemente distribuiti e presentano un certo "ordine". Ogni volta che la gelatina si gonfia anche gli alogenuri di argento all'interno di essa si muovono ma quando si contrae non ritornano allo stato ordinato originale, ma assumono una distribuzione un più disordinata.
espansione_gelatina.jpg
Più la gelatina è "stressata" (sbalzi di temperatura, tempo di bagnato troppo lungo, ecc) più sarà disordinata la struttura della grana.
Nella maggior parte dei casi questi effetti non sono percettibili e non disturbano la qualità generale dell'immagine, ma in lavori critici e in caso di elevati ingrandimenti anche questo fattore può avere una sua rilevanza, anche in considerazione del fatto che è la visibilità stessa della grana a conferire la sensazione di nitidezza all'immagine e se la distribuzione della grana è uniforme ed ordinata è anche maggiore la "sensazione" di nitidezza dell'immagine.

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Re: Temperatura acqua lavaggio pellicole

Messaggio da Fabio75 »

Dov'è il pulsante Like???
(grazie mille)

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Re: Temperatura acqua lavaggio pellicole

Messaggio da Loris »

Mi potete spiegare il giochino 5/10/15/20 e forse 30. Torno al BN dopo 38 anni. Mi devo essermi perso qualche cosa 😁😁😁😁😁😁

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Federico Pari
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Re: Temperatura acqua lavaggio pellicole

Messaggio da Federico Pari »

Loris ha scritto:
13/07/2021, 15:33
Mi potete spiegare il giochino 5/10/15/20 e forse 30. Torno al BN dopo 38 anni. Mi devo essermi perso qualche cosa 😁😁😁😁😁😁
E' il lavaggio consigliato da Ilford (5-10-20-20 ribaltamenti, pensato per sprecare meno acqua e pure per far stare meno in ammollo la pellicola) e leggermente modificato (2-5-10-20-40). Il motivo di questa modifica l'ho spiegato piu' sopra quando ho parlato del fatto che nelle prime due inversioni viene tolto quasi tutto il fissaggio :)

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