Domanda agli esperti di bracketing

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Andrea67c
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Domanda agli esperti di bracketing

Messaggio da Andrea67c »

Ciao!
Vado al punto con un esempio. La condivisione del problema mi è stata ispirata dall'attuale tribolare di Lorenzo per il suo filtro rosso.

Ho un paesaggio con cielo, che voglio assolutamente portare a casa. Tipica situazione da escursionista fotografo con pellicola in rullo. Il cielo fa sempre un poco di paura.

Espongo la stessa inquadratura senza filtro 1 volta perché mi fido della mia valutazione esposimetrica, 2 volte in bracketing col polarizzatore, 2 volte con l'arancio, 3 volte col rosso, perché è quello più critico. Ossia, cerco di risparmiare scatti, ma me ne troverò pur sempre 8 a casa da valutare! (Se non di più).

Voi come operate la valutazione? Questa è la domanda.

Io guardo i provini a contatto (per quel che possono suggerire) e i negativi, scelgo quello che mi sembra migliore. Se viene fuori una stampa accettabile, sto all'ingranditore su quel fotogramma e arrivo in fondo, dove so arrivare. Se non riesco a cavarci nulla, cambio fotogramma.

Queste sono le mie intenzioni, ma spesso mi fermo di fatto al primo fotogramma scelto e mi rimane la spiacevole sensazione di essere un amatore della domenica (lo sono!), tralasciando chissà quali capolavori tra gli altri 7 fotogrammi :D . In pratica mi spaventa l'idea di provare tutti i fotogrammi per ore e ore.

Davvero graditissimi i suggerimenti!
Grazie!

A.



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kiodo
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Re: Domanda agli esperti di bracketing

Messaggio da kiodo »

Se vai ad un duello e, per non precluderti alcuna possibilità, ti porti la Colt, un kriss malese, il laccio dei thugs, una cerbottana e una fionda, mentre stai lì a pensare qual è l'arma più adatta... sei già morto: il tuo avversario, che è uscito di casa con una sola arma, è andato al sodo in un attimo. Quando ho intenzione di uscire per fotografare, le scelte cerco di farle a casa, mettendo nella borsa meno attrezzatura possibile, quella che dà i risultati che mi piacciono. Uno, al massimo due obiettivi, e nessuno, o solo un filtro. Trovo più soddisfazione così, pensando a che genere di immagine voglio portare a casa ancora prima di uscire. Polarizzatore, rosso, giallo e nessun filtro, sono condizioni che producono immagini con un look molto differente: lo so già prima di montarli, con un minimo di approssimazione, quale effetto mi piace e quale mi... ripugna. Troppa scelta uccide la creatività. Chi esce con un intero corredo di filtri, e ottiche dal 15mm al 500mm, non sa cosa vuole, e non lo imparerà. Nel caso che hai riportato, non avresti imparato di più usando un solo filtro (o nessuno)?



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kiodo
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Re: Domanda agli esperti di bracketing

Messaggio da kiodo »

Aggiungo: prima di riempire la borsa fotografica, pensa alle differenze di stile tra Robert e Ansel Adams (ne avevamo parlato già...): sono stili antitetici, no? Quale preferisci? Quali obiettivo, pellicola, filtro, ti portano in quella direzione?

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Andrea67c
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Re: Domanda agli esperti di bracketing

Messaggio da Andrea67c »

Ciao @kiodo ! Grazie del contributo innanzitutto!
Mi stai dicendo che sbaglio in partenza.... Non sono in grado di avere uno stile a priori. Batto ancora strade battute da molti. Mi inchino davanti ai fotografi che hanno uno stile.
A dire il vero sono uscito molte volte con un solo corpo macchina e il 35mm, oppure il 50mm nel piccolo formato. Penso di aver praticato la maggior parte delle volte proprio questa strada, minimale, se la vogliamo chiamare così. Condivido con te il piacere di fotografare così, tra l'altro è il modo giusto per non annoiare mia moglie, se sto passeggiando con lei.
Quest'estate ho proprio voluto fare diversamente. Ho avvertito prima la consorte! 😀
Ho misurato la luce con cura, per scegliere preventivamente lo sviluppo in base al contrasto, e quindi cambiare rullo/corpo macchina in base alle esigenze. Già questo fa perdere il duello basato sulla velocità, sono pienamente d'accordo. Ma riconosco che è stato bello portare a casa questi negativi che si stampano facile.
Sono andato in giro con grandangolare, normale e medio tele, per poter scegliere ulteriormente. Questo non fa perdere tempo, si vede la scena, ci si gira intorno per quanto possibile e la scelta della focale si fa molto in fretta. Direi che il problema delle diverse focali è soprattutto il peso da portarsi dietro.

I filtri sono un'altra cosa, per me molto diversa. Perché li conosco poco, conosco un po' solo quello arancio e solo in montagna, che ho usato molto. Li ho usati questt'estate una sola volta, in città, ossia per una sola foto, in dieci giorni di girovagare curioso. È una foto dove il cielo è molto presente. Giornata molto variabile, con le nuvole che il vento sposta, dirada e addensa. Io non riesco in generale a prevedere bene il risultato di sbilanciamento tonale che i filtri danno. Il filtro pola l'avevo dimenticato a casa, per fortuna. Ho fatto senza filtro, col rosso e coll'arancione. Poiché le nuvole cambiavano continuamente, ho anche ripetuto gli scatti con diverse situazioni di luce che proveniva dall'alto. Alla fine mi ritrovo con una decina di provini a contatto. Uno l'ho scelto. La stampa c'è, può piacere o non piacere, ho fatto di meglio ma anche di peggio. Sono contento di aver portato a casa la foto, magari te la mostro, così ne parliamo. Avrei voluto prendere appunti in fase di ripresa, per imparare qualcosa. Ma il cielo cambiava in fretta, non c'era tempo, ora ho tutti questi scatti e non so quali siano più esposti, meno esposti, quali con l'arancio, quali col rosso.... Inoltre è una pellicola foma da bobina, senza numeri, e i dieci scatti sono distribuiti in due o tre strisce da sei con sviluppi diversi, che ora sono tutte mischiate. Insomma una gran casino assai poco didattico!
Quindi ti dò ragione, ho sbagliato metodo, ai fini didattici, ma la foto l'ho portata a casa. Volevo chiedere, se e come, tu od altri, vi orientate quando avete scatti multipli da stampare, magari incasinati come i miei. Io per ora mi oriento male.
Con lo scatto singolo va tutto bene, l'ho praticato molto e ho imparato a rinunciare ad alcune foto, magari troppo contrastate. Quando facevo dia a colori, 15 anni fa, facevo due o tre esposizioni, non di più, spesso una sola. A posteriori ero contento di poter scegliere quali cestinare. Insomma, mi orientavo! Ma lì non c'erano questi dannati filtri! E la scelta alla fine era sempre e comunque a posteriori, a prodotto finito.
Ora, è possibile costruirsi un modo per scegliere il negativo tra molti simili, prima di metterlo dentro il portanegativi?

Ciao!
A.

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Re: Domanda agli esperti di bracketing

Messaggio da kiodo »

Il mio esempio (il duello) non era preciso: portava a pensare che l'aspetto negativo di disporre di un corredo troppo vario e articolato stia nella lentezza operativa, ma non è quello il punto. Credo che sia controproducente il fatto di non fare scelte "a priori", con l'intenzione, illusoria, di essere pronti ad ogni evenienza. Se l'effetto del filtro rosso non mi piace, perché portarlo?
Se l'effetto del giallo mi pare debole, perché caricarlo in borsa?
Io credo che limitare le scelte tecniche possibili sul campo, limitando il corredo al minimo, liberi mente e sguardo, permettendo di vedere meglio, di concentrarsi sulla visione, più che sull'effetto.
Se comunque vuoi portare a casa decine di negativi dello stesso soggetto, con la stessa inquadratura, ma con variazioni di esposizione e filtratura, credo che dovresti imparare a lavorare in maniera ordinata, finalizzando l'operazione all'apprendimento.
Potresti, ad esempio, dedicare un rullino alla determinazione del fattore di correzione da applicare alla posa, col tuo film preferito e con i tre filtri che vuoi impiegare. Scegli un soggetto idoneo, scatti una posa senza filtro, poi le seguenti con filtro giallo, correggendo di +1, +1,5, +2 stop. Poi uno scatto a vuoto, o inquadrando una lavagnetta dove avrai annunciato i dati relativi ai tre scatti successivi, così da tenere ordine; filtro rosso, tre scatti a +2, +2,5 e +3, e di nuovo la lavagna, etc.

In camera oscura, dopo aver tagliato in modo oculato i negativi, potrai fare più provini a contatto, variando progressivamente l'esposizione, in modo da rendere al meglio ogni fotogramma. Le differenze di resa saranno evidenti, se il soggetto si prestava al test.

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Re: Domanda agli esperti di bracketing

Messaggio da Andrea67c »

kiodo ha scritto:
10/09/2021, 8:41

Io credo che limitare le scelte tecniche possibili sul campo, limitando il corredo al minimo, liberi mente e sguardo, permettendo di vedere meglio, di concentrarsi sulla visione, più che sull'effetto.
Se comunque vuoi portare a casa decine di negativi dello stesso soggetto, con la stessa inquadratura, ma con variazioni di esposizione e filtratura, credo che dovresti imparare a lavorare in maniera ordinata, finalizzando l'operazione all'apprendimento.

In camera oscura, dopo aver tagliato in modo oculato i negativi, potrai fare più provini a contatto, variando progressivamente l'esposizione, in modo da rendere al meglio ogni fotogramma. Le differenze di resa saranno evidenti, se il soggetto si prestava al test.
Sono d'accordo, queste sono le strade da seguire. Soprattutto l'ultima frase. Oltre ad essere una buona metodologia per districarsi a posteriori, porta alla razionalizzazione del "a priori", sgombrando in fretta la mente dagli eccessi di prudenza dovuti ad inesperienza .

Grazie, kiodo!

A.

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Re: Domanda agli esperti di bracketing

Messaggio da kiodo »

Figurati! È un piacere per me allargare un po' il tema oltre le solite questioni tecniche. Se ti può interessare, l'argomento "perché i filtri" è affrontato, in chiave non tecnica, proprio da Robert Adams in una chiacchierata pubblicata su "Landscape: theory", Lustrum press, 1980

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