Analogica.it

Federico Pari ha scritto: ↑

24/10/2021, 21:08

Eventualmente per l'acquisto del libro…….

Sottintendendo il fatto che sicuramente è un libro indispensabile e non può mancare nella biblioteca fotografica……
…..prima di acquistarlo e di leggerlo aspetta la seconda puntata.

impressionando ha scritto: ↑

24/10/2021, 23:04

Sottintendendo il fatto che sicuramente è un libro indispensabile e non può mancare nella biblioteca fotografica……
…..prima di acquistarlo e di leggerlo aspetta la seconda puntata.

Lo faro' ma non credo cambiero' idea, soprattutto dopo aver sentito "nei primi capitoli si parla dei logaritmi"

E' un linguaggio che mi e' piuttosto familiare

Ho visto solo ora che BTZS IV edizione costa veramente una cifra esagerata, la stampa è di qualità mediocre, come anche la qualità della carta utilizzata, e la copertina è morbida con una rilegatura a brossura; il mio consiglio è quello di cercare sull'usato. Per quanto riguarda le differenze tra versioni, io la II e la IV, nel'ultima versione spiegato il sistema di test del difetto di non reciprocità e qualche altra cosa soprattutto relativa all'utilizzo dell'esposimetro a luce incidente per il SZ (sistema che sconsiglio perché troppo soggetto a sbagli); il "nucleo" del libro è rimasto sostanzialmente inalterato.

chromemax ha scritto: ↑

25/10/2021, 1:29

Ho visto solo ora che BTZS IV edizione costa veramente una cifra esagerata, la stampa è di qualità mediocre, come anche la qualità della carta utilizzata, e la copertina è morbida con una rilegatura a brossura; il mio consiglio è quello di cercare sull'usato. Per quanto riguarda le differenze tra versioni, io la II e la IV, nel'ultima versione spiegato il sistema di test del difetto di non reciprocità e qualche altra cosa soprattutto relativa all'utilizzo dell'esposimetro a luce incidente per il SZ (sistema che sconsiglio perché troppo soggetto a sbagli); il "nucleo" del libro è rimasto sostanzialmente inalterato.

Grazie Diego, l'usato l'avevo valutato (lo preferisco anche perché così non mi turba "maltrattarlo"). Effettivamente potrebbe basarmi anche la seconda edizione per ora, la non reciprocità mi rompe in un progetto che ho in mente, ma è un notturno, quindi direi saluti alla lettura delle ombre e forse (?) in quella situazione il SZ è difficile applicarlo, beyond o backward che sia

molto interessante!!! GRAZIE!

Ho visto anche la seconda puntata della chiacchierata sul BTZS (ringrazio nuovamente @MarcoA e @chromemax di averla condivisa) e mi ritrovo pienamente, cioè nel senso proprio di esserci cascato con tutte le scarpe, in molti degli aspetti scaturiti. Uno ad esempio quello di attribuire delle caratteristiche a pellicole e sviluppi, o alla combinazione di questi, frutto invece di errori tecnici, a loro volta dettati da superficialità di metodo (il più classico quello “compro un rullo di tal pellicola per provarla”) e dall’affidarsi a luogo comuni senza cercarne un riscontro oggettivo nella propria catena.
La mia piccola esperienza con la sensitometria, con mezzi artigianali tali da non avere alcuna pretesa di massima precisione e rigore e limitatamente alle Foma 200 e in maniera un poco più approfondita alla 400, ha cancellato o ridimensionato dei preconcetti che si sono rivelati infatti infondati. Trovo l’esperienza fatta molto preziosa perché non c’è nulla di più mortificante di non riuscire a stampare, come si vorrebbe o proprio in toto, un negativo solo perché uscito male a causa della scarsa e superficiale conoscenza del materiale usato. Anche l’osservare a fine sessione il cumulo di preziosa carta sprecata invita a riflettere.

Non voglio entrare in quello che Diego, alla fine della lunga chiacchierata, chiama loop fatto di maniacale ricerca di precisione nei test sensitometrici (non fosse altro che per il noioso lavoro di sviluppare strisce di quadrotti grigi) ma una cosa è certa: il giorno in cui terminerò lo stock di pellicole Foma e vorrò provare altro, la prima cosa sarà l’acquisto di un bel pacco da dieci di 35mm per tracciarne le curve caratteristiche con diversi sviluppi.

Ancora grazie ad entrambi.

Ancora complimenti a Diego e Marco. L'idea dell'intervista, in un canale youtube molto organizzato, di qualità, come è quello di Marco, soprattutto di un intervista fatta con un tono che spazza via fin da subito qualsiasi appiglio a quanti ogni tanto canzonano l'atteggiamento sperimentale o addirittura lo classificano come talebano, questa è stata l'idea vincente.
Questo modo di comunicare avvicina davvero "chi vuole saperne di più", come ripete spesso Marco. Dà stimoli all'approfondimento a chi si è già appassionato ad un certo approccio. Relativizza i dogmi, invitando ciascuno a trovare il proprio metodo di lavoro. Propone esempi di metodo di lavoro di chi, Diego in tal caso, si occupa della cosa da tempo e quindi apporta un'esperienza reale.

Ho trovato il tutto davvero costruttivo.

Grazie ancora!

A.

Io speravo durasse di piu' la seconda parte

Federico Pari ha scritto: ↑

02/11/2021, 21:16

Io speravo durasse di piu' la seconda parte

Masochista

Buongustaio direi

Comunque ovviamente grazie a entrambi