I libri di Feininger: una delusione

Forum dedicato alla recensione ed alla discussione sui libri dedicati alla fotografia analogica

Moderatore: etrusco

Avatar utente
Pierpaolo B
superstar
Messaggi: 8940
Iscritto il: 28/08/2011, 11:08
Reputation:
Località: Reggio Emilia

Re: I libri di Feininger: una delusione

Messaggio da Pierpaolo B »

@NikMik Chi ama la fotografia può fotografare consapevolmente anche con il cellulare.
Quando non c'era internet c'erano i libri. I libri di Feininger li abbiamo letti tutti e sono stati molto utili finchè il proprio bagaglio di esperienze, cultura e pratica non ha superato quelle nozioni...... poi si comprava altro e si andava avanti consci del livello di apprendimento a cui si era arrivati.
Oggi in qualche minuto si impara "TUTTO" sul web leggendo pareri qua e la e guardando i video su youtube. Passati questi minuti di "apprendimento" si è già pronti per l'uso di sofisticati strumenti e tecniche.


Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.

Clicca qui! .....e qui, ...e anche qui!

Telegram Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato Offerte materiale analogico


Avatar utente
graic
superstar
Messaggi: 7411
Iscritto il: 03/10/2012, 17:15
Reputation:

Re: I libri di Feininger: una delusione

Messaggio da graic »

impressionando ha scritto:
08/10/2021, 9:13
Passati questi minuti di "apprendimento" si è già pronti per l'uso di sofisticati strumenti e tecniche.
Sicuro?????? ;)
Saluti
Gianni


La situazione è grave ma non seria.

Avatar utente
Ezio
guru
Messaggi: 360
Iscritto il: 11/08/2017, 20:46
Reputation:
Località: Bologna

Re: I libri di Feininger: una delusione

Messaggio da Ezio »

chromemax ha scritto:
07/10/2021, 17:44
Non direi che negli anni '50-'60 del secolo scorso la manualistica fotografica fosse scarsissima, anzi, soprattutto negli Stati Uniti

negli anni 50/60 non era così ovvio per un fotodilettante inesperto cercare manuali all' estero.
In Italia ricordo solo quello della Hoepli, di tecnica fotografica (ma sicuramente ce ne erano altri).
Ho visto in questi giorni un' intervista a Berengo Gardin che ricorda i sui inizi: la sua fortuna (dice) fu di andare giovane a Parigi dove, contrariamente all' Italia, libri, riviste e cultura fotografica erano diffusissimi.

Io cominciai con Feininger, e mi bastò per avere le mie soddisfazioni.

Oggi siamo sicuramente più colti e raffinati, ma ricordo gente di allora che usava Leica senza esposimetro. Regola del 16 o bugiardini delle pellicole.

Stavano diffondendosi le reflex con esposimetro integrato, il TTL, through the lens, che qualche redattore, cercando di italianizzarlo, chiamava MIAO (Misurazione Integrata Attraverso Obbiettivo)... Non eravamo assuefatti agli acronimi, specialmente in inglese...

Poi: concordo con NikMik (ricordando una frase di AF: "chi sa fotografare lo fa bene anche con una Kodak Instamatic"), ed è vero che all' epoca i negozi di fotografia erano tanti e diffusi: sono scomparsi un poco alla volta con l' avvento del digitale.
Erano tante anche le riviste di fotografia, che rimpallavano (a lungo andare) gli stessi argomenti (e che sono circa gli stessi delle riviste di oggi) e dove le lettere al Direttore erano spesso del tipo "ho comprato questa fotocamera con questo obbiettivo. Cosa ne pensate?" Cioè: domande assurde, dopo aver fatto l' acquisto: erano comunissime.

Gente così non cercava manuali di fotografia all' estero.

Certo che un Toscani, figlio di reporter e che ha studiato fotografia (e non solo) in Svizzera e lavorato fin da giovane all' estero questi problemi non credo se li fosse posti :)

Avatar utente
Pierpaolo B
superstar
Messaggi: 8940
Iscritto il: 28/08/2011, 11:08
Reputation:
Località: Reggio Emilia

Re: I libri di Feininger: una delusione

Messaggio da Pierpaolo B »

graic ha scritto:
08/10/2021, 11:13
impressionando ha scritto:
08/10/2021, 9:13
Passati questi minuti di "apprendimento" si è già pronti per l'uso di sofisticati strumenti e tecniche.
Sicuro?????? ;)
Era una battuta :D
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.

Clicca qui! .....e qui, ...e anche qui!

Avatar utente
Andrea67c
superstar
Messaggi: 2783
Iscritto il: 06/05/2021, 18:40
Reputation:
Località: Venezia

Re: I libri di Feininger: una delusione

Messaggio da Andrea67c »

Quando ero piccolo, negli anni 70, non ci capivo nulla, ma ricordo che i molti negozi erano, alcuni più altri meno, gestiti da fotografi propensi a fare proseliti. I giovani appassionati passavano diverse ore in questi negozi a parlare, veder lavorare e in definitiva ad imparare.
Tutti gli altri, la massa, scattavano come sapevano, nel più fortunato dei casi con una canonet impostata in auto. A casa mia rientravamo in questa categoria. Quelli come noi facevano massimo due o tre rullini l'anno.
Dopo i trent'anni anch'io ho imparato le 4 acche dal mio negoziante, e da un manuale generalista, non di Feininger.
Però ricordo che il mio primo contatto con la fotografia, a 7 anni, è stato particolare: avrei fotografato di tutto, infatti ero diventato un problema per il portafogli di papà. Poi per fortuna ho smesso. Se però la fotografia fosse stata una cultura più diffusa e più riconosciuta a casa mia, forse mi sarei dedicato con passione e sistematicità anche da piccolo.
Credo che come me siano stati in molti, istintivamente attratti ma cresciuti in un ambiente non favorevole. La fotografia era anche considerata dalla maggior parte delle famiglie una spesa tra le meno necessarie.

Ciao!
A.

Avatar utente
Ezio
guru
Messaggi: 360
Iscritto il: 11/08/2017, 20:46
Reputation:
Località: Bologna

Re: I libri di Feininger: una delusione

Messaggio da Ezio »

e lo so che sto andando fuori tema, ma Andrea67 mi tira per i capelli: quando mia figlia aveva 7 - 8 anni le regalai una Polaroid.
E' stata una stupenda esperienza per me, non prevista: ho visto il mondo come lo vedeva lei!

Avatar utente
Andrea67c
superstar
Messaggi: 2783
Iscritto il: 06/05/2021, 18:40
Reputation:
Località: Venezia

Re: I libri di Feininger: una delusione

Messaggio da Andrea67c »

@Ezio , il mio amarcord aveva proprio lo scopo di inquadrare una situazione socio-culturale-economica nella quale i manuali generalisti avevano ben ragione d'essere, come evidentemente erano quelli di Feininger. Un lavoro come quello di Adams invece, estratto direttamente dalle sue lezioni a persone fotograficamente ben più ambiziose della massa comune, era più simile al rapporto diretto con un professionista, quindi presupponeva impegno lavorativo ed economico di tutt'altra misura, essendo la motivazione e la passione del lettore date per scontate.
La Polaroid e la Kodak instamatic erano due facce della stessa medaglia: dare ai completi ignoranti due oggetti estremamente ludici, per avvicinare anche i più insospettabili al mondo fotografico. Io ho ricevuto in regalo a 7 anni l'instamatic che fa da avatar a Ri.Co. e mio fratello una "difficilissima" :) Polaroid Zip. Non fu un caso, visto dalla prospettiva critica di oggi. Tua figlia la Polaroid e mio figlio, nato all'alba dei 2000, ha ricevuto molto presto in regalo la compattina minimal-digitale Nikon che stava comoda nella sua manina. Eccome se si è divertito, soprattutto coi suoi amici! Poi entrava a curiosare da me (orgogliosissimo), in piedi vicino alle bacinelle, all'ombra della lampada inattinica. Ora fa tutt'altro, ma da mille km di distanza mi chiede le immagini via cellulare delle cartoline che mi arrivano dagli amici del round.
Dietro a tali fenomeni ci stanno, come sempre, ci mancherebbe, le previsioni di guadagno di un'imprenditoria ansiosa di conquistare nuove fette di mercato. Imprenditoria a tutti i livelli, dal piccolo negoziante di provincia, alla multinazionale Kodak. Va capito da noi tutti che le spinte imprenditoriali hanno il fine del margine economico, ma contemporaneamente segnano desiderio di trasmissione culturale. Non sono quindi il male assoluto. Tutt'altro.

Ciao!
A.

Avatar utente
risa
guru
Messaggi: 498
Iscritto il: 22/10/2018, 13:26
Reputation:

Re: I libri di Feininger: una delusione

Messaggio da risa »

Sono molto d'accordo con quanto scrive NikMik a cominciare dalla citazione, che mi piace assai. Aggiungerei una considerazione. Se tutti coloro che scattavano i tre rullini l'anno in occasione delle vacanze e delle feste di compleanno sono passati all'uso del cellulare, oltre ad essere stato suicidato un mondo di produttori, professionisti e negozianti si è anche uccisa una forma di sapere diffuso. Quel sapere diffuso che non è rappresentato soltanto dall'avere consapevolezza che d'estate in sole pieno si scatta con la coppia 125 f22, ma dalla manualità e dalla capacità di ragionamento, a partire dalla messa a fuoco a stima o dalla valutazione della differenza fra la luce solare invernale ed estiva. Oppure: i vani del mio frigo hanno tutti la stessa temperatura? Può sempre essere utile saperlo. E allora, dove conservo il rullino: nel vano verdure, in quello della carne o nel freezer assieme ai ghiaccioli? Per non parlare della banale manualità, che nel vivere quotidiano risulta sempre utile, oppure della corretta comprensione di parole, che sono necessarie e che un tempo facevano parte del lessico di chiunque e oggi non più. Ricordate la discussione sulla differenza fra i termini ottica e obiettivi? Le c sostituite dalle k? E allora, la lingua nazionale è un valore oppure no? O ancora, posto che la fotografia, essendo un linguaggio, debba avere una sua grammatica e una sua sintassi, che rendano questo linguaggio chiaro: siamo sicuri che tutti al mondo abbiano gli strumenti per fruire di una lingua, organizzata per immagini?
Ecco, quella forma di sapere diffuso, che veniva veicolato anche e non soltanto dalla fotografia, si è persa. Anche a costo di apparirvi bacchettone, mi sembra che tutto ciò rappresenti una forma di grave depauperamento, perché è l'inizio di una deriva, di una volontà semplificatoria che mal si accorda con la realtà della vita e che, alla fine del processo, arriva a coinvolgere la vita tutta e nel suo insieme. Vedete, al netto di un discorso più ampio, non tutto può essere in vendita, magari al discount, nella vita e qualcosa sarà pur necessario dover studiare, salvo incorrere in tanti pasticci e, a volte, in errori, che possono avere conseguenze perfino spiacevoli.
In una situazione del genere la riscoperta dei libri di AF, pur con tutti i limiti e i difetti, ben venga! Perchè, credo, una nuova forma di alfabetizzazione non solo è utile, ma necessaria. E, in fondo, i libri dei quali parliamo non sono stati sostituiti dai tutorial su YouTube?

Telegram Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato Offerte materiale analogico


Rispondi