@kiodo
@dragomac1
@tutti
Inauguriamo (continuiamo) un thread, ognuno col,suo contributo/ricordo/didascalia
Alludevo ad un libro di nudi che avevo sfogliato, di cui questa celebre è la copertina. L'ambiguità di genere (erotico,glamour,artistico) è conclamata, la trovo intelligentissima. Mi sa che a giorni mi comprerò un libro, questo o un altro.
Ciao!
A.
Lee Friedlander
Moderatore: etrusco
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Re: Lee Friedlander
Se penso a Friedlander, questo è in assoluto lo scatto in cui mi ritrovo di più, con la sua smaccata dichiarazione di presenza all’interno del suo lavoro.
Ci ritrovo anche la radice della mia difficoltà nel fare street: non riesco a far pace con l’ingombro di me stesso.
Ci ritrovo anche la radice della mia difficoltà nel fare street: non riesco a far pace con l’ingombro di me stesso.
Re: Lee Friedlander
Non è solo la dichiarazione di esserci (certo: anche quello), ma è anche un gioco che fa spesso: giustapporre forme, spesso lontane, ma schiacciate su un piano dal fenomeno fotografico, così da mostrarne di nuove che nel reale Non esistono. Come il cono gelato nella foto che ho messo prima, o tanti "cappelli" in American monuments, e altrove, o gli organi interni nell'autoritratto in copertina a One eyed cat. In questa foto si è messo in testa un bel cappello di pelo! Le sue foto mi mettono sempre di buon umore
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Please, please!
PaTerson, una sola T!
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Re: Lee Friedlander
Fegato, cuore, polmoni... e.un ciuffo di capelli!
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PaTerson, una sola T!
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