Leica iif - otturatore maldestramente rotto?

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Elmar Lang
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Re: Leica iif - otturatore maldestramente rotto?

Messaggio da Elmar Lang »

Già affermare che il tagliare la coda della pellicola con l'apposita dima (l'accessorio Leica si chiamava "ABLON"), sia responsabile dei frammenti di pellicola all'interno delle vecchie Leica a vite è errato.

L'uso corretto della dima in questione, eviterà il problema, in quanto la coda troppo corta del rullino rischia di far ingranare scorrettamente il film nei denti del rocchetto di trasporto, strappando dei frammenti di pellicola.

Poi, non possedendo un ABLON, o non avendo voglia di preparare con la forbice delle code come previsto dal manuale di istruzioni (e ben ricordato da apposita placchetta inserita all'interno della Leica stessa), esistono vari metodi, compreso il "biglietto da visita", il citato "accompagnamento col pollice" con otturatore aperto in "B", ecc.

A suo tempo, assieme alla Leica a vite rinvenuta tra rottami ex-Cattaneo a Genova nel 2010 (e rimessami allora a nuovo con appassionante precisione da SamCa), trovai un ABLON. Restando nel capoluogo ligure, anche la mia Janua, a scanso di incidenti, è dotata della sua dima "San Giorgio", di fattura più raffinata di quella tedesca. Purtroppo, con vergogna, devo dire che non trovo più lo speciale coltellino a corredo, che forse mi cadde di tasca lungo un sentiero sull'Altopiano di Piné...


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Andrea67c
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Re: Leica iif - otturatore maldestramente rotto?

Messaggio da Andrea67c »

Sì, ho capito la tua tecnica, @heisemberg , ci sono anche dei video in rete che la spiegano.
Quello che intendevo io è che se si infila la coda della pellicola nel rullo ricevente a qualche mm dalla base circolare del rullo stesso e non a contatto di essa, come parrebbe più logico, si avrà la striscia di perforazioni più facilmente allineata ai dentini di trascinamento, senza bisogno di riaggiustare l'altezza della pellicola attraverso il bocchettone o , nelle serie M, attraverso lo sportellino basculante posteriore. Spero di aver descritto cosa intendo.

Sulla qualità e usabilità delle Leica a vite e delle loro ottiche non pongo dubbi. Ci mancherebbe. Personalmente trovo il mirino troppo piccolo e trovo scomodo mettere a fuoco su un'altra finestrella. Quindi, alla fine, non la usavo mai. Cedo volentieri ciò che non uso. Solo in tal senso, dico che non faccio collezionismo. La Leica M la uso ancora, ha un mirino bellissimo, l'ho anche fatta revisionare. Però la uso poco e non la metto in vendita forse solo perché è stato un regalo, e non è bello rivendersi i regali.

Ciao!
A.

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Elmar Lang
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Re: Leica iif - otturatore maldestramente rotto?

Messaggio da Elmar Lang »

Senza polemica, ma osservare quanto indicato con estrema chiarezza nei libretti di istruzioni originali, forse sarebbe il modo migliore, senza perdersi tra i vari "tutorial" sparpagliati in rete. Metodo che mette al riparo da non volute frammentazioni della pellicola, oltre a rendere facile e senza intoppi, il caricamento della fotocamera.

Detto questo, aggiungo che il caricamento più facile e privo di spiacevoli addentellati tra le 35mm. a telemetro "classiche" è quello ad asportazione totale del dorso, introdotto da Zeiss Ikon per la sua splendidissima Contax-I/II/III/IIa/IIIa; giustamente mutuato dai sovietici con la sua erede Kiev, da Nikon, con le sue telemetro 35mm. ed ancora dai Russi con le FED-2, le Zorki-3, ecc.
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Andrea67c
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Re: Leica iif - otturatore maldestramente rotto?

Messaggio da Andrea67c »

Elmar Lang ha scritto:
07/04/2022, 18:37

Detto questo, aggiungo che il caricamento più facile e privo di spiacevoli addentellati tra le 35mm. a telemetro "classiche" è quello ad asportazione totale del dorso, introdotto da Zeiss Ikon per la sua splendidissima Contax-I/II/III/IIa/IIIa; giustamente mutuato dai sovietici con la sua erede Kiev, da Nikon, con le sue telemetro 35mm. ed ancora dai Russi con le FED-2, le Zorki-3, ecc.
Purtroppo non ho mai avuto tra le mani una Contax di quelle citate.
Da citare in aggiunta.la Canonet, ormai un classico, e il suo sistema QL, fantastico. A prova d'errore.

Ciao!
A.

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