Qualche anno fa ho iniziato a fare i primi scatti grazie ad una canon 2000d regalatami dalla mia fidanzata di quel tempo, dopo un po’ l’amore con lei è finito, ma quello per la fotografia è continuato, anzi è cresciuto sempre di più! Successivamente, per caso, prima di un viaggio una mia amica mi ha prestato una Canon a1 e da lì ho scoperto un modo di intendere la fotografia che non avrei mai immaginato! La vita è frenetica, la velocità delle cose che ci accadono dentro e fuori non ci permette di apprezzarle a pieno. La fotografia analogica ti permette di recuperare e riscoprire la lentezza. Hai solo 36 foto nel tuo rullino, per poterle vedere dovrai eseguire una serie di passaggi precisi e dovranno avvenire delle reazioni chimiche ( a me sconosciute) inimmaginabili, poi, scegli la carta giusta, il filtro ottimale per il contrasto, accendi l’ingranditore ed eccoti alla prova del 9!
Concludendo queste sciocchezze, posso dire che la passione per la fotografia analogica mi ha permesso di riappropriarmi di un tempo che non sapevo neanche di aver perso, il tempo lento!
La lentezza necessaria
Moderatore: etrusco
- _michelefunghi___
- appassionato
- Messaggi: 4
- Iscritto il: 05/05/2022, 19:10
- Reputation:
Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato
- chromemax
- moderatore
- Messaggi: 12079
- Iscritto il: 02/08/2010, 16:35
- Reputation:
- Località: Albiate (MB)
Re: La lentezza necessaria
Benvenuto
- Silverprint
- moderatore
- Messaggi: 13102
- Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
- Reputation:
- Località: Faenza
- Contatta:
Re: La lentezza necessaria
Benvenuto
- zone-seven
- superstar
- Messaggi: 4122
- Iscritto il: 18/02/2012, 22:16
- Reputation:
- Località: italia
Re: La lentezza necessaria
Benvenuto ..._michelefunghi___ ha scritto: ↑05/05/2022, 23:04Qualche anno fa ho iniziato a fare i primi scatti grazie ad una canon 2000d regalatami dalla mia fidanzata di quel tempo, dopo un po’ l’amore con lei è finito, ma quello per la fotografia è continuato, anzi è cresciuto sempre di più! Successivamente, per caso, prima di un viaggio una mia amica mi ha prestato una Canon a1 e da lì ho scoperto un modo di intendere la fotografia che non avrei mai immaginato! La vita è frenetica, la velocità delle cose che ci accadono dentro e fuori non ci permette di apprezzarle a pieno. La fotografia analogica ti permette di recuperare e riscoprire la lentezza. Hai solo 36 foto nel tuo rullino, per poterle vedere dovrai eseguire una serie di passaggi precisi e dovranno avvenire delle reazioni chimiche ( a me sconosciute) inimmaginabili, poi, scegli la carta giusta, il filtro ottimale per il contrasto, accendi l’ingranditore ed eccoti alla prova del 9!
Concludendo queste sciocchezze, posso dire che la passione per la fotografia analogica mi ha permesso di riappropriarmi di un tempo che non sapevo neanche di aver perso, il tempo lento!
... già, esiste anche la slow photography ...
-viviamo in un mondo dove il sapone per i piatti è fatto con vero succo di limone, la limonata con aromi artificiali.
-more light is better than less [04/2/2022]
-more light is better than less [04/2/2022]
- SaraColacicco
- appassionato
- Messaggi: 4
- Iscritto il: 05/05/2022, 20:16
- Reputation:
Re: La lentezza necessaria
Benvenuto!
Anche io ritornando ad abbracciare l'analogico sto sentendo sempre più forte il valore della lentezza che, almeno in fotografia, solo l'analogico, secondo me, può donare.
In generale è da un po' che la lentezza la tengo stretta come valore ed approccio a tante cose della vita.
Uno dei tanti aspetti che mi ha fatta allontanare, forse definitivamente, dal digitale, è questo. Molta più riflessione! Basta con l'avere, in un solo giorno, in poche ore, centinaia di scatti, spesso, troppo spesso, inutili e, per me, fonte di ansia e spesso per nulla utili ad imparare dai propri, inevitabili, errori.
Il primo rullo utilizzato, da quando ho ripreso, inizialmente mi fece pensare "oddio! 36 foto le farò fuori in un battibaleno!". E, invece, mi son sorpresa nel notare quanto tempo dedicavo alla cura di ogni singolo scatto, all'evitare di scattare un sacco di situazioni che in digitale avrei catturato. E, ancora, i tanti errori che ho riscontrato e sto riscontrando mi permettono di imparare molto di più. Davanti ad un massimo di 36 fotogrammi puoi analizzare tutto con molta più cura, almeno per me è così. Mi ricordo sempre (talvolta appuntando) quali settaggi ho usato per una foto, che luce c'era e così via. Ho riscoperto un valore che, su me, è ansiolitico (al contrario di ciò che invece mi stava facendo provare, sempre di più, il digitale). E tanta, tanta, scuola in più, col migliore impegno che riusciamo a dargli.
Poi, e cerco di chiudere, se puoi e vuoi cimentarti anche su tutto il resto: lo sviluppo, la stampa...Che dire! Un mondo immenso da scoprire, riscoprire, approfondire quanto si vuole e che mi restituisce qualcosa che un editing digitale non mi ha mai dato, in anni ed anni in cui l'ho praticato.
Non so quanti che età tu abbia.
Io sono cresciuta nella fretta, nella corsa, nelle evoluzioni (talvolta, forse, involuzioni) velocissime, fotografiche e non solo. Sono in una di quelle generazioni nate nel mare della frenesia, aspetto che può trasformare facilmente noi stessi, prima della fotografia, in esseri umani con un'enormità di problemi, con impulsività che possono impedire di imparare, di godere di molti aspetti della vita, di pensare, di respirare.
Sono un po' partita per la tangente, sarebbe potuto bastare un semplice e classico "benvenuto".
Ci tengo a sottolineare che tutto ciò che ho scritto è semplicemente una mia personale visione da singolo individuo. Nulla è oro colato, almeno non da me e non su questi temi. Potrei benissimo risvegliarmi fra un anno con un pensiero totalmente diverso su tutto ciò.
Spero di non averti annoiato e che ti troverai bene qui. Io mi sono iscritta ieri anche se ho consultato questo forum un sacco di volte in passato. Da iscritti è tutta un'altra roba!
Ciao!
Anche io ritornando ad abbracciare l'analogico sto sentendo sempre più forte il valore della lentezza che, almeno in fotografia, solo l'analogico, secondo me, può donare.
In generale è da un po' che la lentezza la tengo stretta come valore ed approccio a tante cose della vita.
Uno dei tanti aspetti che mi ha fatta allontanare, forse definitivamente, dal digitale, è questo. Molta più riflessione! Basta con l'avere, in un solo giorno, in poche ore, centinaia di scatti, spesso, troppo spesso, inutili e, per me, fonte di ansia e spesso per nulla utili ad imparare dai propri, inevitabili, errori.
Il primo rullo utilizzato, da quando ho ripreso, inizialmente mi fece pensare "oddio! 36 foto le farò fuori in un battibaleno!". E, invece, mi son sorpresa nel notare quanto tempo dedicavo alla cura di ogni singolo scatto, all'evitare di scattare un sacco di situazioni che in digitale avrei catturato. E, ancora, i tanti errori che ho riscontrato e sto riscontrando mi permettono di imparare molto di più. Davanti ad un massimo di 36 fotogrammi puoi analizzare tutto con molta più cura, almeno per me è così. Mi ricordo sempre (talvolta appuntando) quali settaggi ho usato per una foto, che luce c'era e così via. Ho riscoperto un valore che, su me, è ansiolitico (al contrario di ciò che invece mi stava facendo provare, sempre di più, il digitale). E tanta, tanta, scuola in più, col migliore impegno che riusciamo a dargli.
Poi, e cerco di chiudere, se puoi e vuoi cimentarti anche su tutto il resto: lo sviluppo, la stampa...Che dire! Un mondo immenso da scoprire, riscoprire, approfondire quanto si vuole e che mi restituisce qualcosa che un editing digitale non mi ha mai dato, in anni ed anni in cui l'ho praticato.
Non so quanti che età tu abbia.
Io sono cresciuta nella fretta, nella corsa, nelle evoluzioni (talvolta, forse, involuzioni) velocissime, fotografiche e non solo. Sono in una di quelle generazioni nate nel mare della frenesia, aspetto che può trasformare facilmente noi stessi, prima della fotografia, in esseri umani con un'enormità di problemi, con impulsività che possono impedire di imparare, di godere di molti aspetti della vita, di pensare, di respirare.
Sono un po' partita per la tangente, sarebbe potuto bastare un semplice e classico "benvenuto".
Ci tengo a sottolineare che tutto ciò che ho scritto è semplicemente una mia personale visione da singolo individuo. Nulla è oro colato, almeno non da me e non su questi temi. Potrei benissimo risvegliarmi fra un anno con un pensiero totalmente diverso su tutto ciò.
Spero di non averti annoiato e che ti troverai bene qui. Io mi sono iscritta ieri anche se ho consultato questo forum un sacco di volte in passato. Da iscritti è tutta un'altra roba!
Ciao!
Re: La lentezza necessaria
E quelli con l'età dei tuoi genitori, molte volte, son cresciuti che si facevano 36 foto durante le ferie d'agosto, e altre 36 distribuite nell'arco dei 12 mesi rimanentiSaraColacicco ha scritto: ↑06/05/2022, 12:07
Il primo rullo utilizzato, da quando ho ripreso, inizialmente mi fece pensare "oddio! 36 foto le farò fuori in un battibaleno!". E, invece, mi son sorpresa.....
Scherzi a parte, ma non troppo, si arriva velocemente anche a pensare che 36 foto non finiscono mai...
Ciao!
A.
Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato