510-pyro lo sviluppo definitivo? Primo test

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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chromemax
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Re: 510-pyro lo sviluppo definitivo? Primo test

Messaggio da chromemax »

Pierpaolo B ha scritto:
05/07/2022, 17:01
chromemax ha scritto:
05/07/2022, 13:02
Scansione della stampa su carta Efke Emaks 888 gradazione "soft". Con le carte a gradazione fissa lo stain causa un aumento del contrasto per cui sono necessarie gradazioni più morbide di quanto ci si aspetterebbe.
Questa non l'ho capita.
Me la spieghi?
.....perchè è una cosa interessante!
Spiegone :)) :)) :))
Bisogna immaginare il negativo al pirogallolo come formato da due immagini sovrapposte, una formata da argento metallico, esattamente come i negativi classici, e un'altra formata dallo stain (colorazione). Lo stain quindi non è una colorazione uniforme ma è proporzionale alla densità; è più forte nelle alteluci, lo è di meno nelle ombre (la cosa si vede molto bene sbiancando e fissando il negativo eliminando così solo la parte argentica ottenendo una pallida immagine negativa formata di solo stain che sebbene con difficoltà può anche essere stampata, tra l'altro è anche completamente priva di grana).
Per le carte VC la colorazione gialla funziona come una filtratura variabile a basso contrasto, sempre più marcata mano a mano che ci si sposta sulle alteluci. Le alteluci vengono così "compensate" esattamente come se si facesse una bruciatura "automatica" in stampa usando un filtro morbido
Per le carte a gradazione fissa invece il giallo è un colore "para-inattinico" (ai tempi delle carte a gradazione fissa si usava la luce giallo-verde in camera oscura) e poiché più c'è densità più c'è giallo, la carta da stampa diventa meno sensibile man mano che si sale di densità nella scala tonale, con di fatto un aumento del contrasto . Per intenderci il meccanismo è simile a quello dell'effetto callier solo che è causato dallo stain e non dalla dispersione di luce per azione dei granuli d'argento.
Nell'uso col grande formato questo meccanismo ha un lato positivo permettendo il duplice uso dei negativi al pirogallolo sia per la stampa argentica con le carte VC che per la stampa con le tecniche antiche che altrimenti richiederebbero negativi con contrasti troppo alti per la stampa tradizionale (tra l'altro l'effetto dello stain con le radiazioni UV è molto più marcato).



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-Sandro-
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Re: 510-pyro lo sviluppo definitivo? Primo test

Messaggio da -Sandro- »

Bravo, anzi, bravissimo.
Conosco bene la trietanolammina perché la uso anche io e so quanto sia dannatamente ostica.
I miei più sinceri complimenti.
Ubi maior minor cessat.

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Pierpaolo B
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Re: 510-pyro lo sviluppo definitivo? Primo test

Messaggio da Pierpaolo B »

Grazie Diego dell’ottima spiega.
Mi capitava di mettere filtri nel cassetto con carte fisse per abbassare la luminosità ma non ho mai notato variazioni di contrasto…. ma sicuramente non mettevo un filtro simile allo stain oppure stampavo inconsciamente ciò che usciva
Mi chiamo Pierpaolo.
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Re: 510-pyro lo sviluppo definitivo? Primo test

Messaggio da chromemax »

Pierpaolo B ha scritto:
05/07/2022, 23:48
Grazie Diego dell’ottima spiega.
Mi capitava di mettere filtri nel cassetto con carte fisse per abbassare la luminosità ma non ho mai notato variazioni di contrasto…. ma sicuramente non mettevo un filtro simile allo stain oppure stampavo inconsciamente ciò che usciva
Dalla tua risposta credo che non sono riuscito a spiegarmi bene :D

Lo stain è una colorazione gialla proporzionale alla densità dell'immagine d'argento, per cui la densità delle ombre è formata sostanzialmente solo dall'argento, invece nelle alteluci ci sarà sia tanto argento che tanta colorazione gialla.

negativo_stain.png
La carta a gradazione fissa è sensibile solo al blu e la componente blu della luce verrà filtrata in maniera variabile a seconda delle densita presenti nel negativo. Le ombre, dove non c'è stain o ce n'è pochissimo, si comportano in maniera identica a quelle di un negative normale. Invece sulle alteluci dove oltre all'immagine d'argento c'èin più la colorazione gialla si avrà una densità effettiva, dal punto di vista della carta, molto più alta di quella che appare all'occhio, per cui la differenza tra ombre e luci sarà molto più accentuata quindi il contrasto sarà più alto.

La carta a contrasto variabile invece è sensibile al blu e al verde, più c'è luce blu più alto sarà il contrasto, più c'è luce verde più il contrasto sarà basso. Lo stain giallo assorbe luce blu quindi agisce come filtro a basso contrasto ma questo sarà più attivo sulle luci che sulle ombre, per cui le stampe avranno ombre a contrasto "nominale" e luci a basso contrasto.

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Pierpaolo B
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Re: 510-pyro lo sviluppo definitivo? Primo test

Messaggio da Pierpaolo B »

Sei molto acuto nel leggere tra le righe. Infatti avevo inteso giusto ma non mi spiegavo la cosa quindi me la sono girata di comodo traendo conclusioni.
Non trovo la voglia di chiudermi in co ma mi sono già appuntato di approfondire perchè la carta fissa è sempre stata una mia fissa. Ho ancora della Galerie 1 che se ancora buona dovrebbe baciarsi con questi negativi (ma pure la fortezo).
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Re: 510-pyro lo sviluppo definitivo? Primo test

Messaggio da zone-seven »

Pierpaolo B ha scritto:
06/07/2022, 13:46
Sei molto acuto nel leggere tra le righe. Infatti avevo inteso giusto ma non mi spiegavo la cosa quindi me la sono girata di comodo traendo conclusioni.
Non trovo la voglia di chiudermi in co ma mi sono già appuntato di approfondire perchè la carta fissa è sempre stata una mia fissa. Ho ancora della Galerie 1 che se ancora buona dovrebbe baciarsi con questi negativi (ma pure la fortezo).
Per quanto possa essere meglio indicato per le VC, con la galerie ci ho tirato fuori stampe bellissime con facilità... poi non ho capito bene sera la galerie ad essere bella o il negativo tannato ( da 6x6 )
-viviamo in un mondo dove il sapone per i piatti è fatto con vero succo di limone, la limonata con aromi artificiali.

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Re: 510-pyro lo sviluppo definitivo? Primo test

Messaggio da Lionscage »

chromemax ha scritto:
06/07/2022, 12:50
Pierpaolo B ha scritto:
05/07/2022, 23:48
Grazie Diego dell’ottima spiega.
Mi capitava di mettere filtri nel cassetto con carte fisse per abbassare la luminosità ma non ho mai notato variazioni di contrasto…. ma sicuramente non mettevo un filtro simile allo stain oppure stampavo inconsciamente ciò che usciva
Dalla tua risposta credo che non sono riuscito a spiegarmi bene :D

Lo stain è una colorazione gialla proporzionale alla densità dell'immagine d'argento, per cui la densità delle ombre è formata sostanzialmente solo dall'argento, invece nelle alteluci ci sarà sia tanto argento che tanta colorazione gialla.


negativo_stain.png

La carta a gradazione fissa è sensibile solo al blu e la componente blu della luce verrà filtrata in maniera variabile a seconda delle densita presenti nel negativo. Le ombre, dove non c'è stain o ce n'è pochissimo, si comportano in maniera identica a quelle di un negative normale. Invece sulle alteluci dove oltre all'immagine d'argento c'èin più la colorazione gialla si avrà una densità effettiva, dal punto di vista della carta, molto più alta di quella che appare all'occhio, per cui la differenza tra ombre e luci sarà molto più accentuata quindi il contrasto sarà più alto.

La carta a contrasto variabile invece è sensibile al blu e al verde, più c'è luce blu più alto sarà il contrasto, più c'è luce verde più il contrasto sarà basso. Lo stain giallo assorbe luce blu quindi agisce come filtro a basso contrasto ma questo sarà più attivo sulle luci che sulle ombre, per cui le stampe avranno ombre a contrasto "nominale" e luci a basso contrasto.
Bella spiegazione, Diego! Veramente utile!
Grazie

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Re: 510-pyro lo sviluppo definitivo? Primo test

Messaggio da negativo »

Complimenti per il lavoro svolto Diego, che considerate le temperature ambientali definirei " eroico". Concordo in toto sulle tue osservazioni in quanto molti anni fa cimentandomi con uno sviluppo al pirogallolo lo abbandonai poiché sulle carte a contrasto variabile mi dava delle alte luci un po' " gessate", ( per il mio modo di vedere ), mentre lo stesso negativo su carta a gradazione fissa mi dava stampe splendide.

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Re: 510-pyro lo sviluppo definitivo? Primo test

Messaggio da Lionscage »

Volevo chiedere se hai anche provato la formula aggiornata von .375 grammi di fenidone, come menzionato da Pictorial Planet?
http://pictorialplanet.com/advanced_pho ... _pyro.html

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chromemax
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Re: 510-pyro lo sviluppo definitivo? Primo test

Messaggio da chromemax »

Lionscage ha scritto:
12/07/2022, 11:34
Volevo chiedere se hai anche provato la formula aggiornata von .375 grammi di fenidone, come menzionato da Pictorial Planet?
http://pictorialplanet.com/advanced_pho ... _pyro.html
No, non ho voluto provarla perché da quello che ho capito la modifica è stata apportata in maniera arbitraria da John Finch e non dall'inventore della formula stessa che è Jay DeFehr e al cui sito (e video) mi sono riferito. Poi funzionerà lo stesso :D

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