Sviluppo ad agitazione ridotta

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zone-seven
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Re: Sviluppo ad agitazione ridotta

Messaggio da zone-seven »

Chet Baker ha scritto:
09/09/2022, 14:03
zone-seven ha scritto:
05/09/2022, 16:08
Chet Baker ha scritto:
05/09/2022, 14:26

Io sarei curioso di provarlo, salvo che qualcuno non mi dissuada spiegandomi i contro di tale procedura, oppure è meglio che mi impratichisca seguendo le strade tradizionali?

Grazie a chi vorrà rispondere.
studio-sugli-effetti-dell-agitazione-e- ... 17337.html

Il video fa riferimento al Pyrocat; nelle tabelle del 510 sono riportati i tempi per l'agitazione che è in realtà più vicina al semistand.
Se è una questione di impratichirsi, userei le normali modalità, se è per provare allora prova.
Pyrocat a parte nelle varie agitazioni "normali" non ho mai incontrato tutte ste differenze da far urlare al miracolo e spesso proprio non c'erano differenze che poi vai a sapere se erano differenze "vere" o variazioni di qualcosa durante il processo (finale, quello della stampa, se scansioni vedi te ma puoi rifarti allo studio di Sandro).
Lo stand e semi stand fanno invece la differenza ma non mi sono mai piaciuti.
Fra i rivelatori in commercio ce n'è qualcuno che contenga questo composto oppure è necessario prepararselo in proprio?
Il 510 Pyro ed il PMK esistono in commercio (il PMK lo trovi marchiato Bergger, nei soliti siti fotoimpex ars imago)
Gli altri Pyro vanno fatti in casa.
510-pyro-lo-sviluppo-definitivo-primo-test-t25548.html
post247138.html#p247138


PS: tieni presente che a parte il video, gli articoli cui fai riferimento sono per la maggior parte orientati a stampe con "tecniche antiche" Platino/Palladio


-viviamo in un mondo dove il sapone per i piatti è fatto con vero succo di limone, la limonata con aromi artificiali.
-more light is better than less [04/2/2022]

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Chet Baker
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Re: Sviluppo ad agitazione ridotta

Messaggio da Chet Baker »

zone-seven ha scritto:
09/09/2022, 14:11
Chet Baker ha scritto:
09/09/2022, 14:03
zone-seven ha scritto:
05/09/2022, 16:08


studio-sugli-effetti-dell-agitazione-e- ... 17337.html

Il video fa riferimento al Pyrocat; nelle tabelle del 510 sono riportati i tempi per l'agitazione che è in realtà più vicina al semistand.
Se è una questione di impratichirsi, userei le normali modalità, se è per provare allora prova.
Pyrocat a parte nelle varie agitazioni "normali" non ho mai incontrato tutte ste differenze da far urlare al miracolo e spesso proprio non c'erano differenze che poi vai a sapere se erano differenze "vere" o variazioni di qualcosa durante il processo (finale, quello della stampa, se scansioni vedi te ma puoi rifarti allo studio di Sandro).
Lo stand e semi stand fanno invece la differenza ma non mi sono mai piaciuti.
Fra i rivelatori in commercio ce n'è qualcuno che contenga questo composto oppure è necessario prepararselo in proprio?
Il 510 Pyro ed il PMK esistono in commercio (il PMK lo trovi marchiato Bergger, nei soliti siti fotoimpex ars imago)
Gli altri Pyro vanno fatti in casa.
510-pyro-lo-sviluppo-definitivo-primo-test-t25548.html
post247138.html#p247138


PS: tieni presente che a parte il video, gli articoli cui fai riferimento sono per la maggior parte orientati a stampe con "tecniche antiche" Platino/Palladio
Ok, visto. Trovato anche della Ornano, pensavo che la ditta non esistesse più.
Cordiali saluti

Paolo

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Re: Sviluppo ad agitazione ridotta

Messaggio da zone-seven »

Chet Baker ha scritto:
09/09/2022, 17:02
zone-seven ha scritto:
09/09/2022, 14:11
Chet Baker ha scritto:
09/09/2022, 14:03


Fra i rivelatori in commercio ce n'è qualcuno che contenga questo composto oppure è necessario prepararselo in proprio?
Il 510 Pyro ed il PMK esistono in commercio (il PMK lo trovi marchiato Bergger, nei soliti siti fotoimpex ars imago)
Gli altri Pyro vanno fatti in casa.
510-pyro-lo-sviluppo-definitivo-primo-test-t25548.html
post247138.html#p247138


PS: tieni presente che a parte il video, gli articoli cui fai riferimento sono per la maggior parte orientati a stampe con "tecniche antiche" Platino/Palladio
Ok, visto. Trovato anche della Ornano, pensavo che la ditta non esistesse più.
se ti riferisci al NucleolBF, sappi che non è tannante quindi IMHO non confrontabile con quello che stai leggendo/studiando.
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-more light is better than less [04/2/2022]

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Chet Baker
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Re: Sviluppo ad agitazione ridotta

Messaggio da Chet Baker »

zone-seven ha scritto:
09/09/2022, 17:06
Chet Baker ha scritto:
09/09/2022, 17:02
zone-seven ha scritto:
09/09/2022, 14:11


Il 510 Pyro ed il PMK esistono in commercio (il PMK lo trovi marchiato Bergger, nei soliti siti fotoimpex ars imago)
Gli altri Pyro vanno fatti in casa.
510-pyro-lo-sviluppo-definitivo-primo-test-t25548.html
post247138.html#p247138


PS: tieni presente che a parte il video, gli articoli cui fai riferimento sono per la maggior parte orientati a stampe con "tecniche antiche" Platino/Palladio
Ok, visto. Trovato anche della Ornano, pensavo che la ditta non esistesse più.
se ti riferisci al NucleolBF, sappi che non è tannante quindi IMHO non confrontabile con quello che stai leggendo/studiando.
Si, è quello. Grazie della dritta.
Penso mi metterò a studiare un pò le formule, per vedere anche come arrangiarsi in proprio (sto aspettando mi arrivi un Fotoricettario di Ghedina che ho acquistato).
Cordiali saluti

Paolo

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Re: Sviluppo ad agitazione ridotta

Messaggio da MarcoA »

Chet Baker ha scritto:
09/09/2022, 13:57
MarcoA ha scritto:
05/09/2022, 15:58
Tempo fa feci un paio di esperimenti, li puoi trovare nelle due puntate sotto. Hanno parecchie limitazioni, quindi non pretendono certo di dare una parola definitiva sull'argomento, ma indicano possibili tendenze.

Prima Parte: https://youtu.be/FYy73TgAsjA
Seconda parte: https://youtu.be/Vw8ua5kot0Q
Ottimi e molto interessanti.
Da quello che ho capito (nella mia limitata capacità) non è venuta fuori la differenza che si nota invece nell'articolo di Steve Sherman.
Forse dipende dal rivelatore?
Allego un esempio per meglio evidenziare.

Cattura.JPG


P.S.: veramente interessante il tuo canale; mi sono iscritto :)

Grazie!

Quello che va assolutamente letto sono i commenti di Diego Ranieri aka @chromemax al secondo video. Diego ha idee ben precise sul (semi-)stand e le articola in modo come al solito ottimo.

Per quel poco che so la dipendenza dal rivelatore è molto forte, ma il Rodinal è sicuramente il più usato nel (semi-)stand, quindi non dovrebbe essere lui il responsabile della poca differenza trovata. C'è anche una forte dipendenza dal tipo di pellicola e qui magari la FP4 usata nel video non si sposa bene con il metodo. Sicuramente - e qui parlo del secondo video, quello con il 35mm - sviluppare il Tmax in Rodinal non è certo la prima scelta che uno farebbe :-)

Per questo ho premesso che sono test da prendere con le pinze.

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Re: Sviluppo ad agitazione ridotta

Messaggio da Chet Baker »

MarcoA ha scritto:
09/09/2022, 17:35
Chet Baker ha scritto:
09/09/2022, 13:57
MarcoA ha scritto:
05/09/2022, 15:58
Tempo fa feci un paio di esperimenti, li puoi trovare nelle due puntate sotto. Hanno parecchie limitazioni, quindi non pretendono certo di dare una parola definitiva sull'argomento, ma indicano possibili tendenze.

Prima Parte: https://youtu.be/FYy73TgAsjA
Seconda parte: https://youtu.be/Vw8ua5kot0Q
Ottimi e molto interessanti.
Da quello che ho capito (nella mia limitata capacità) non è venuta fuori la differenza che si nota invece nell'articolo di Steve Sherman.
Forse dipende dal rivelatore?
Allego un esempio per meglio evidenziare.

Cattura.JPG


P.S.: veramente interessante il tuo canale; mi sono iscritto :)

Grazie!

Quello che va assolutamente letto sono i commenti di Diego Ranieri aka @chromemax al secondo video. Diego ha idee ben precise sul (semi-)stand e le articola in modo come al solito ottimo.

Per quel poco che so la dipendenza dal rivelatore è molto forte, ma il Rodinal è sicuramente il più usato nel (semi-)stand, quindi non dovrebbe essere lui il responsabile della poca differenza trovata. C'è anche una forte dipendenza dal tipo di pellicola e qui magari la FP4 usata nel video non si sposa bene con il metodo. Sicuramente - e qui parlo del secondo video, quello con il 35mm - sviluppare il Tmax in Rodinal non è certo la prima scelta che uno farebbe :-)

Per questo ho premesso che sono test da prendere con le pinze.
L'estensore dell'articolo identifica il successo della tecnica con l'utilizzo di un rivelatore di tipo PyroCat e dice quanto segue:

I consider any pyro-based developer superior to all other film developers for a variety of reasons—born out of 40 years experience with film processing and silver print making. Pyro is integral to my success with the RA technique and extended development times. While reduced agitation processing works in principle with many different developers, tanning developers, such as all formulations of pyro developers, are best. Pyro negates the adverse effects of silver migration found in developers containing the preservative sodium sulfite. The tanning effect hardens the emulsion in the first minutes of development. Thereafter, silver migration, the degradation of the edges of silver halides, is halted—this alone produces a sharper negative. To quote from H. Lynn Jones5, Professor of Photography at ACC in Austin, Texas, “a tanning developer yields a relief image of such proportions in thick emulsion films, that it can be used to transfer inks or dyes.” If you hold a modern day pyro-processed negative up to “glancing” light; you will see varying degrees of relief. This relief is a product of exposure density and the tanning effects derived from Pyro formulations. By itself, this effect leads to superior tonal separation. Because the relief is organic in nature, the transitions appears smoother in fine detail.

E' forse questa la ragione della differenza di risultati ottenuta?
Cordiali saluti

Paolo

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Re: Sviluppo ad agitazione ridotta

Messaggio da zone-seven »

Chet Baker ha scritto:
09/09/2022, 19:49
MarcoA ha scritto:
09/09/2022, 17:35
Chet Baker ha scritto:
09/09/2022, 13:57


Ottimi e molto interessanti.
Da quello che ho capito (nella mia limitata capacità) non è venuta fuori la differenza che si nota invece nell'articolo di Steve Sherman.
Forse dipende dal rivelatore?
Allego un esempio per meglio evidenziare.

Cattura.JPG


P.S.: veramente interessante il tuo canale; mi sono iscritto :)

Grazie!

Quello che va assolutamente letto sono i commenti di Diego Ranieri aka @chromemax al secondo video. Diego ha idee ben precise sul (semi-)stand e le articola in modo come al solito ottimo.

Per quel poco che so la dipendenza dal rivelatore è molto forte, ma il Rodinal è sicuramente il più usato nel (semi-)stand, quindi non dovrebbe essere lui il responsabile della poca differenza trovata. C'è anche una forte dipendenza dal tipo di pellicola e qui magari la FP4 usata nel video non si sposa bene con il metodo. Sicuramente - e qui parlo del secondo video, quello con il 35mm - sviluppare il Tmax in Rodinal non è certo la prima scelta che uno farebbe :-)

Per questo ho premesso che sono test da prendere con le pinze.
L'estensore dell'articolo identifica il successo della tecnica con l'utilizzo di un rivelatore di tipo PyroCat e dice quanto segue:

I consider any pyro-based developer superior to all other film developers for a variety of reasons—born out of 40 years experience with film processing and silver print making. Pyro is integral to my success with the RA technique and extended development times. While reduced agitation processing works in principle with many different developers, tanning developers, such as all formulations of pyro developers, are best. Pyro negates the adverse effects of silver migration found in developers containing the preservative sodium sulfite. The tanning effect hardens the emulsion in the first minutes of development. Thereafter, silver migration, the degradation of the edges of silver halides, is halted—this alone produces a sharper negative. To quote from H. Lynn Jones5, Professor of Photography at ACC in Austin, Texas, “a tanning developer yields a relief image of such proportions in thick emulsion films, that it can be used to transfer inks or dyes.” If you hold a modern day pyro-processed negative up to “glancing” light; you will see varying degrees of relief. This relief is a product of exposure density and the tanning effects derived from Pyro formulations. By itself, this effect leads to superior tonal separation. Because the relief is organic in nature, the transitions appears smoother in fine detail.

E' forse questa la ragione della differenza di risultati ottenuta?
@Chet Baker è una possibilità (non si riesce a sintetizzare in 8 righe quello che dovrebbe essere un trattato intero) ma la questione fondamentale resta, che ci devi fare ? A quale risultato vuoi arrivare ? Il punto di arrivo è imprescindibile, le strade per arrivarci meno.
Premetto che dal mio punto di vista la RA (così definita da Steve Sherman) e lo stand o semi-stand sono cose un po' differenti (come usava dire un caro ex collega: uguali ma diverse); alla fine infatti mette in mostra una stampa a contatto dalle dimensioni (diciamo pure) importanti e che spesso passano per scanner prima e stampanti dopo ed in mezzo c'è ovviamente il software di editing. Potresti anche predere in considerazione il metodo Mortensen (??) piuttosto che Rudiger Hartung (?).
Non è un caso che per lo stand o semi-stand si vada quindi ad usare spesso il Rodinal.
@MarcoA per i tuoi "lenzuoli" ti consiglio di fare qualche prova con i tannanti e nel tuo caso specifico il PMK potrebbe essere quello più indicato (in più durano molto più del Rodinal).

PS: Nel Ghedina i Piro ed i Pyro non sono ben trattati.
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Re: Sviluppo ad agitazione ridotta

Messaggio da chromemax »

La curva caratteristica è una linea fissata agli estremi da due punti: il punto sul piede è fissato dall'esposizione, il punto sulla spalla dal tempo di sviluppo che deve essere tale da poter stampare il negativo senza bruciare le luci (in genere si sceglie come riferimento la gradazione 2). Fissati questi punti quando si va ad gire su una sezione della curva, gioco-forza si modifica in senso opposto la parte di curva sulla quale non si va ad agire.
Se si abbassa il contrasto delle luci con uno sviluppo compensatore, per forza i toni medi aumentano di contrasto; se si usa uno sviluppo energico che non compensa, le alteluci acquisteranno contrasto e i toni medi lo perderanno.

https://vimeo.com/748320977

Tutto questo ha poco a che fare con la classe dello sviluppo; uno sviluppo semi-stand o stand, che comprime le alteluci avrà di default dei toni medi enfatizzati, sia che si usi il rodinal che il pyro che la glicina. Chiaramente tra questi tre sviluppi poi ci saranno delle differenze, ma dire che l'enfasi dei mezzi toni è causato del pyro usato in agitazione minima è una mezza verità, dato che la stessa cosa avviene anche gli altri sviluppi usati nelle stesse modalità.
Il piro ha caratteristiche che, a seconda delle situazioni, possono essere utili o no, possono aiutare o rendere più difficile la gestione di un immagine, possono essere funzionali al racconto dell'immagine o essere in controtempo e risultare quindi sgradevoli per quel contesto; è come dice @zone-seven, se non hai chiaro dove vuoi andare, uno sviluppo vale l'altro.

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Re: Sviluppo ad agitazione ridotta

Messaggio da Chet Baker »

Visto che ho iniziato da poco l'apprendimento dei rudimenti, forse è meglio che, per il momento, mi concentri su altro.
Grazie comunque per tutte le informazioni ed i chiarimenti.
Cordiali saluti

Paolo

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