Buona sera a tutti
Ho acquistato da un noto negozio di Bologna un obiettivo per Contax, uno Zeiss Opton Sonnar 50mm f1,5, che purtroppo facendo i primi rulli ha dimostrato di essere completamente fuori fuoco, ed anzi con lo stesso arretrato di parecchi metri, e mai comunque con un punto veramente nitido. Mi sono fatto prestare dunque un adattatore da contax a Leica ed una Leica digitale, confermando la cosa. Per verificare la bontà dell’adattatore ho utilizzato uno Zeiss Opton Sonnar 50mm f2, che focheggia in maniera egregia.
Ho mandato da un noto fotoriparatore di Bologna l’obiettivo, e mi è tornato messo molto meglio, ma non mette ancora a fuoco, mentre il rispettivo con diaframma f2 è perfetto, da prove fatte su cavalletto.
Essendo l’obiettivo sprovvisto di elicoide di messa a fuoco, poiché lo stesso è all’interno del corpo macchina è lecito pensare che non sia collimato? Perché mi è stato detto di inviare la macchina sulla quale calibrare l’obiettivo, ma non mi sembra un problema di calibrazione della camma, dal momento che essa non è nel l’obiettivo.
Se messo su mirrorless per prova venisse fuori che non mette proprio a fuoco, e non che mette a fuoco nel punto sbagliato quale potrebbe essere il problema?
Grazie
Collimazione obiettivo Contax a telemetro
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Re: Collimazione obiettivo Contax a telemetro
Se non mette a fuoco in nessun punto della corsa possono avere rimontato una lente capovolta, oppure averne persa una, o averne montata una non sua in una sostituzione.
Occorre un autocollimatore per fare una verifica del genere e bisogna avere a disposizione anche il corpo macchina.
Credo che la cosa migliore sia restituirlo e farsi rimborsare dato che il problema è evidente e compromette il normale uso.
Occorre un autocollimatore per fare una verifica del genere e bisogna avere a disposizione anche il corpo macchina.
Credo che la cosa migliore sia restituirlo e farsi rimborsare dato che il problema è evidente e compromette il normale uso.
Re: Collimazione obiettivo Contax a telemetro
Giusto per chiarire ti illustro meglio la questione.
Quando un obiettivo "non mette a fuoco", possono verificarsi due possibilità:
- L'obiettivo genera l'immagine su un piano diverso da quello della distanza focale.
- L'obiettivo non genera mai un'immagine su nessun piano nell'intorno della distanza focale.
Il primo caso è facile e comune, a causa di usura o manomissioni il piano focale è spostato e può essere riportato in posizione agendo su registri o con spessoramenti.
Il secondo caso è complicato: l'obiettivo è stato manomesso spostando lenti, o capovolgendole dopo una pulizia. Una lente biconvessa con raggi di curvatura simili può apparire invertibile, ma non lo è, quindi in caso di inversione il progetto ottico sarà sballato e non potrà mai mettere a fuoco.
Per condurre un esame ottico in questo secondo caso occorre un autocollimatore con piano micrometrico intermedio come quello che uso io in foto ed un supporto a specchio con micrometro. Posizionato l'obiettivo sul disco nero e posizionato lo specchio alla distanza focale dichiarata si usa la micrometrica verticale del supporto (che una escursione di ben 20 millimetri) per esplorare la corsa alla ricerca di un piano di fuoco nitido. Se questo non appare mai, occorre smontare l'obiettivo, procurarsi se possibile un diagramma dello schema ottico e provare a riposizionare le lenti una alla volta, alla ricerca della configurazione corretta.
Se si ha fortuna e si trova un piano di fuoco corretto a questo punto occorre montare l'obiettivo sulla fotocamera, applicare lo specchio di riferimento micrometrico sul piano focale ed osservare se all'infinito si ha un piano nitido, nel caso di piccole discrepanze occorre agire sui registri a disposizione.
Non è un lavoro banale, e senza strumenti di precisione è impossibile ottenere il risultato.
Quando un obiettivo "non mette a fuoco", possono verificarsi due possibilità:
- L'obiettivo genera l'immagine su un piano diverso da quello della distanza focale.
- L'obiettivo non genera mai un'immagine su nessun piano nell'intorno della distanza focale.
Il primo caso è facile e comune, a causa di usura o manomissioni il piano focale è spostato e può essere riportato in posizione agendo su registri o con spessoramenti.
Il secondo caso è complicato: l'obiettivo è stato manomesso spostando lenti, o capovolgendole dopo una pulizia. Una lente biconvessa con raggi di curvatura simili può apparire invertibile, ma non lo è, quindi in caso di inversione il progetto ottico sarà sballato e non potrà mai mettere a fuoco.
Per condurre un esame ottico in questo secondo caso occorre un autocollimatore con piano micrometrico intermedio come quello che uso io in foto ed un supporto a specchio con micrometro. Posizionato l'obiettivo sul disco nero e posizionato lo specchio alla distanza focale dichiarata si usa la micrometrica verticale del supporto (che una escursione di ben 20 millimetri) per esplorare la corsa alla ricerca di un piano di fuoco nitido. Se questo non appare mai, occorre smontare l'obiettivo, procurarsi se possibile un diagramma dello schema ottico e provare a riposizionare le lenti una alla volta, alla ricerca della configurazione corretta.
Se si ha fortuna e si trova un piano di fuoco corretto a questo punto occorre montare l'obiettivo sulla fotocamera, applicare lo specchio di riferimento micrometrico sul piano focale ed osservare se all'infinito si ha un piano nitido, nel caso di piccole discrepanze occorre agire sui registri a disposizione.
Non è un lavoro banale, e senza strumenti di precisione è impossibile ottenere il risultato.
Re: Collimazione obiettivo Contax a telemetro
aggiungerei, un certo negozio di padova (di cui si è parlato pure bene qui dentro) a cui un mio amicro ha mandato una medioformato a far riparare, è tornato ben due volte con l'infinito starato. il problema non era presente prima dell'invio. è stato fatto presente ben due volte quando è stato rimandato per essere rimesso a posto.
come mi ha fatto capire Sandro, hanno fatto "a occhio". risultato si è liberato della macchina.
come mi ha fatto capire Sandro, hanno fatto "a occhio". risultato si è liberato della macchina.
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Re: Collimazione obiettivo Contax a telemetro
Buona sera
Per capire se sia il primo oppure il secondo caso può essere utile provare a montare l’obiettivo su una mirrorless digitale? Escludendo la variabile della collimazione del telemetro si dovrebbe poter mettere a fuoco attraverso l’obiettivo così facendo. Qualora il fuoco non dovesse mai presentarsi si sarebbe dinnanzi al secondo caso.
Ho capito bene?
Grazie
Per capire se sia il primo oppure il secondo caso può essere utile provare a montare l’obiettivo su una mirrorless digitale? Escludendo la variabile della collimazione del telemetro si dovrebbe poter mettere a fuoco attraverso l’obiettivo così facendo. Qualora il fuoco non dovesse mai presentarsi si sarebbe dinnanzi al secondo caso.
Ho capito bene?
Grazie
Re: Collimazione obiettivo Contax a telemetro
Se la mirrorless ha un tiraggio compatibile e l'anello adattatore è ben realizzato, da qualche parte un piano di fuoco deve saltare fuori, ma il problema è che l'obiettivo non dispone di messa a fuoco autonoma quindi sei vincolato ad una precisione notevole e non è detto che l'adattamento lo consenta, basta già un decimo di millimetro di errore per avere un fuori fuoco percepibile. Piuttosto applica un vetro smerigliato, con la parte opaca appoggiata sulle guide pellicola del piano focale della Contax, li sì che puoi vedere se mette a fuoco o meno.
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Re: Collimazione obiettivo Contax a telemetro
oggi sono riuscito a fare un po' di prove:
ho messo il vetro smerigliato di una Rolleicord come suggerito da Sandro, ed è venuto fuori che l'immagine sembra a fuoco, ma non è nitida. ho ripetuto lo stesso con un sonnar 50 f2 appena revisionato da un laboratorio di Verona ed effettivamente la differenza c'era eccome.
ho poi montato una mirrorless su cavalletto ed ho fatto il confronto tra tre ottiche: il Sonnar F1.5, il Sonnar F2 ed un obiettivo russo prestato (Helios 103).
i risultati sono stati i seguenti: Helios e Sonnar F2 mettevano perfettamente a fuoco, il Sonnar 1.5 invece sembra a fuoco, ma non lo è mai.
ho fatto questo test ad F4, in modo tale da togliere variabili come la normale aberrazione sferica a tutta apertura.
Allego sotto delle foto.
Grazie
ho messo il vetro smerigliato di una Rolleicord come suggerito da Sandro, ed è venuto fuori che l'immagine sembra a fuoco, ma non è nitida. ho ripetuto lo stesso con un sonnar 50 f2 appena revisionato da un laboratorio di Verona ed effettivamente la differenza c'era eccome.
ho poi montato una mirrorless su cavalletto ed ho fatto il confronto tra tre ottiche: il Sonnar F1.5, il Sonnar F2 ed un obiettivo russo prestato (Helios 103).
i risultati sono stati i seguenti: Helios e Sonnar F2 mettevano perfettamente a fuoco, il Sonnar 1.5 invece sembra a fuoco, ma non lo è mai.
ho fatto questo test ad F4, in modo tale da togliere variabili come la normale aberrazione sferica a tutta apertura.
Allego sotto delle foto.
Grazie
Re: Collimazione obiettivo Contax a telemetro
Sarebbe meglio ripetere le prove ad f/8 per eliminare anche la trasfocazione, che su obiettivi a così ampia apertura può essere pesante.
- albertocoxcalore
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Re: Collimazione obiettivo Contax a telemetro
buona sera a tutti
allego le foto fatte ad f8 sia con messa a fuoco vicina (1,15m) sia lontana (50m).
grazie per la pazienza
allego le foto fatte ad f8 sia con messa a fuoco vicina (1,15m) sia lontana (50m).
grazie per la pazienza
Re: Collimazione obiettivo Contax a telemetro
Come vedi il sonnar f/1.5 usato chiuso ha un piano di fuoco, magari non è nitidissimo ma lo ha, invece usato a tutta apertura stenta ad avere un piano di fuoco nitido.
Soffre molto di trasfocazione, come tutti gli obiettivi preasferici molto luminosi.
La pratica di laboratorio è di collimarli a partire minimo da f/5.6, questo significa che a tutta apertura un piano di fuoco esatto non esiste perché l'obiettivo trasfoca e lo sposta. E' uno dei motivi per cui obiettivi così aperti hanno poco senso.
Soffre molto di trasfocazione, come tutti gli obiettivi preasferici molto luminosi.
La pratica di laboratorio è di collimarli a partire minimo da f/5.6, questo significa che a tutta apertura un piano di fuoco esatto non esiste perché l'obiettivo trasfoca e lo sposta. E' uno dei motivi per cui obiettivi così aperti hanno poco senso.
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