Test pratico di Ilford Hp5+ in Kodak X-Tol 1+1
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Test pratico di Ilford Hp5+ in Kodak X-Tol 1+1
Ilford HP5+ in Kodak X-Tol 1+1.
Ecco quello che abbiamo fatto al nostro corso "Esporre per le ombre, sviluppare per le Luci". Ne siamo usciti con una conoscenza più approfondita di questa accoppiata e preziose indicazioni su come sfruttarla bene.
Il nostro test è meramente pratico.
Il nostro scopo era quello di trovare 3 tempi di sviluppo, adatti a scene di contrasto diverso e il relativo IE di riferimento.
Non è un test sensitometrico per cui non abbiamo cercato la sensibilità effettiva, ma un Indice di Esposizione.
Sono state fotografate 4 diverse scene, una a basso contrasto, una di medio contrasto, una di contrasto alto ed una di contrasto altissimo. Su ogni scatto è stato fatto un bracketing di +/- 1 stop intorno ad un IE ragionevole in relazione al tempo di sviluppo.
Gli stessi scatti sono stati ripetuti su 3 diversi rulli e questi poi sviluppati per tempi diversi, nel nostro caso 6' - 9' - 13'30'' una variazione generosa del 50%. Lo sviluppo è stato fatto a 20°C, con un minuto di agitazione iniziale e poi 2 capovolgimenti ogni 30''.
Il tempo di sviluppo centrale di 9' (rispetto ai 12' suggeriti da Ilford) è stato scelto in considerazione del fatto che la Ilford usa come contrasto target un gradiente medio di 0.6. È un gradiente che produce un contrasto troppo elevato per scene di contrasto medio. Abbiamo così ridotto il tempo del 25%, sperando (e riuscendo) di avere un tempo di sviluppo adatto a scene di contrasto medio.
La stampa è stata fatta su carta Ilford MG RC de luxe perla, sviluppata in Agfa Print WA (Neutol WA) con un tempo calcolato su 12 volte il tempo di comparsa (un tempo di sviluppo medio).
È stata usata una testa a condensatori con filtri Ilford Multigrade e per le immagini che vedete è stato usato sempre e solo il filtro 2. L'esposizione delle stampe è stata regolata sui toni scuri, seguendo quanto fatto in ripresa.
Nella serie di immagini potete chiaramente osservare come i tempi di sviluppo scelti si adattino al contrasto della scena, col tempo minore che da i migliori risultati sulla scena di contrasto alto e facilmente correggibili su quella di contrasto altissimo; il tempo medio adatto alla scena di contrasto medio; ed il tempo più lungo adatto alla scena di contrasto basso.
Risultati in sintesi:
Per scene di contrasto elevato, sviluppo 6' , IE 250.
Per scene di contrasto medio, sviluppo 9', IE 400.
Per scene di contrasto basso, sviluppo 13'30'', IE 640.
Vi consiglio di ripetere il test nel vostro sistema, ma se volete utilizzare questi dati direttamente è prudente che all'inizio facciate una verifica dell'IE facendo un po' di bracketing intorno ai valori suggeriti.
Siate indulgenti per le foto delle foto fatte col cellulare... ci si vede quello che si deve vedere e capire.
https://photos.app.goo.gl/5VF7D8EGp8ocSJNm6
Ecco quello che abbiamo fatto al nostro corso "Esporre per le ombre, sviluppare per le Luci". Ne siamo usciti con una conoscenza più approfondita di questa accoppiata e preziose indicazioni su come sfruttarla bene.
Il nostro test è meramente pratico.
Il nostro scopo era quello di trovare 3 tempi di sviluppo, adatti a scene di contrasto diverso e il relativo IE di riferimento.
Non è un test sensitometrico per cui non abbiamo cercato la sensibilità effettiva, ma un Indice di Esposizione.
Sono state fotografate 4 diverse scene, una a basso contrasto, una di medio contrasto, una di contrasto alto ed una di contrasto altissimo. Su ogni scatto è stato fatto un bracketing di +/- 1 stop intorno ad un IE ragionevole in relazione al tempo di sviluppo.
Gli stessi scatti sono stati ripetuti su 3 diversi rulli e questi poi sviluppati per tempi diversi, nel nostro caso 6' - 9' - 13'30'' una variazione generosa del 50%. Lo sviluppo è stato fatto a 20°C, con un minuto di agitazione iniziale e poi 2 capovolgimenti ogni 30''.
Il tempo di sviluppo centrale di 9' (rispetto ai 12' suggeriti da Ilford) è stato scelto in considerazione del fatto che la Ilford usa come contrasto target un gradiente medio di 0.6. È un gradiente che produce un contrasto troppo elevato per scene di contrasto medio. Abbiamo così ridotto il tempo del 25%, sperando (e riuscendo) di avere un tempo di sviluppo adatto a scene di contrasto medio.
La stampa è stata fatta su carta Ilford MG RC de luxe perla, sviluppata in Agfa Print WA (Neutol WA) con un tempo calcolato su 12 volte il tempo di comparsa (un tempo di sviluppo medio).
È stata usata una testa a condensatori con filtri Ilford Multigrade e per le immagini che vedete è stato usato sempre e solo il filtro 2. L'esposizione delle stampe è stata regolata sui toni scuri, seguendo quanto fatto in ripresa.
Nella serie di immagini potete chiaramente osservare come i tempi di sviluppo scelti si adattino al contrasto della scena, col tempo minore che da i migliori risultati sulla scena di contrasto alto e facilmente correggibili su quella di contrasto altissimo; il tempo medio adatto alla scena di contrasto medio; ed il tempo più lungo adatto alla scena di contrasto basso.
Risultati in sintesi:
Per scene di contrasto elevato, sviluppo 6' , IE 250.
Per scene di contrasto medio, sviluppo 9', IE 400.
Per scene di contrasto basso, sviluppo 13'30'', IE 640.
Vi consiglio di ripetere il test nel vostro sistema, ma se volete utilizzare questi dati direttamente è prudente che all'inizio facciate una verifica dell'IE facendo un po' di bracketing intorno ai valori suggeriti.
Siate indulgenti per le foto delle foto fatte col cellulare... ci si vede quello che si deve vedere e capire.
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Re: Test pratico di Ilford Hp5+ in Kodak X-Tol 1+1
Bel lavoro ... e grazie per la condivisione, posso farti qualche domanda ? Sperando non sia inopportuna .
Per contrasto alto o altissimo quanto consideri lo scarto di luminosità ? Cioè quanti stop di differenza ci sono in quello che tu consideri contrasto alto o altissimo ?
Proprio in questi giorni mi sto scontrando con una stampa da un negativo parecchio tortuoso ... mi sa che una stampa meno di 30x40 non la posso fare pena degli scherma e brucia impossibili.
Per contrasto alto o altissimo quanto consideri lo scarto di luminosità ? Cioè quanti stop di differenza ci sono in quello che tu consideri contrasto alto o altissimo ?
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Re: Test pratico di Ilford Hp5+ in Kodak X-Tol 1+1
Secondo me bisogna anche valutare il contrasto con l'occhio ed il ragionamento, che è lo scopo di un corso dove NON si fa il Sistema Zonale, ma si approccia la cosa da un punto di vista semplificato e pratico.
Contrasto basso sono le scene uniformemente illuminate dove ci sono cose piatte di colori dai toni simili. Niente volumi stagliati, cavità, cose bianche, cose nere, etc.
Contrasto medio sono scene uniformemente illuminate dove ci sono volumi e differenze di tono.
Contrasto alto è dove ci sono cose illuminate e cose in ombra e notevoli differenze di toni (macchina bianca in luce, fogliame scuro in ombra, per es.).
Altissimo sono i controluce, le luci radenti col cielo sereno, etc.
In dettaglio, ma in questo post è in qualche modo fuorviante, perché "importa" un altro metodo di lavoro, ecco come abbiamo ragionato.
In quello con la macchina abbiamo posto il fogliame in ombra a -1 e la parte chiara della macchina cadeva a +5 circa.
In quello degli edifici abbiamo posto la parte alta del portoncino a -1 e il cielo cadeva a +7 circa.
Nella Minnie di Samotracia abbiamo messo la parte scura sotto l'ala sx a -1 e la parte chiara delle veste cadeva a +3 circa.
In quella del muro abbiamo messo la parte scura vicino al tombino a -1 e il muro cadeva a +1 e qualcosa.
Contrasto basso sono le scene uniformemente illuminate dove ci sono cose piatte di colori dai toni simili. Niente volumi stagliati, cavità, cose bianche, cose nere, etc.
Contrasto medio sono scene uniformemente illuminate dove ci sono volumi e differenze di tono.
Contrasto alto è dove ci sono cose illuminate e cose in ombra e notevoli differenze di toni (macchina bianca in luce, fogliame scuro in ombra, per es.).
Altissimo sono i controluce, le luci radenti col cielo sereno, etc.
In dettaglio, ma in questo post è in qualche modo fuorviante, perché "importa" un altro metodo di lavoro, ecco come abbiamo ragionato.
In quello con la macchina abbiamo posto il fogliame in ombra a -1 e la parte chiara della macchina cadeva a +5 circa.
In quello degli edifici abbiamo posto la parte alta del portoncino a -1 e il cielo cadeva a +7 circa.
Nella Minnie di Samotracia abbiamo messo la parte scura sotto l'ala sx a -1 e la parte chiara delle veste cadeva a +3 circa.
In quella del muro abbiamo messo la parte scura vicino al tombino a -1 e il muro cadeva a +1 e qualcosa.
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Re: Test pratico di Ilford Hp5+ in Kodak X-Tol 1+1
Tutto chiaro ... Grazie ...Silverprint ha scritto: ↑14/11/2022, 13:38Secondo me bisogna anche valutare il contrasto con l'occhio ed il ragionamento, che è lo scopo di un corso dove NON si fa il Sistema Zonale, ma si approccia la cosa da un punto di vista pratico. In ogni caso, per completezza.
Contrasto basso sono le scene uniformemente illuminate dove ci sono cose piatte di colori dai toni simili. Niente volumi stagliati, cavità, cose bianche, cose nere, etc.
Contrasto medio sono scene uniformemente illuminate dove ci sono volumi e differenze di tono.
Contrasto alto è dove ci sono cose illuminate e cose in ombra e notevoli differenze di toni (macchina bianca in luce, fogliame scuro in ombra).
Altissimo sono i controluce, le luci radenti col cielo sereno, etc.
In dettaglio, ma in questo post è in qualche modo fuorviante, perché "importa" un altro metodo di lavoro, ecco come abbiamo ragionato.
In quello con la macchina abbiamo posto il fogliame in ombra a -1 e la parte chiara della macchina cadeva a +5 circa.
In quello degli edifici abbiamo posto la parte alta del portoncino a -1 e il cielo cadeva a +7 circa.
Nella Minnie di Samotracia abbiamo messo la parte scura sotto l'ala sx a -1 e la parte chiara delle veste cadeva a +3 circa.
In quella del muro abbiamo messo la parte scura vicino al tombino a -1 e il muro cadeva a +1 e qualcosa.
PS: non è tanto fuorviante
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Re: Test pratico di Ilford Hp5+ in Kodak X-Tol 1+1
Sarebbe interessante un riscontro misurato @chromemax .
Non so cosa ora bolla in pentola, ma se ti capita... secondo me è una bella accoppiata.
L'IE trovato è più alto di quello che mi aspettavo.
Non so cosa ora bolla in pentola, ma se ti capita... secondo me è una bella accoppiata.
L'IE trovato è più alto di quello che mi aspettavo.
Re: Test pratico di Ilford Hp5+ in Kodak X-Tol 1+1
scusami @Silverprint una domanda forse banale ma a guardare questo test e quello fatto da Diego (sempre HP5) mi viene un dubbio...
in presenza di una scena a basso contrasto conviene 'alzare' la sensibilità e sviluppare un po' di più e, viceversa (ma questo lo facevo già), con alto contrasto si 'abbassa' la sensibilità e si sviluppa di meno.
scusa se parlo terra-terra ma è solo per chiedere conferma di aver capito il concetto...
in presenza di una scena a basso contrasto conviene 'alzare' la sensibilità e sviluppare un po' di più e, viceversa (ma questo lo facevo già), con alto contrasto si 'abbassa' la sensibilità e si sviluppa di meno.
scusa se parlo terra-terra ma è solo per chiedere conferma di aver capito il concetto...
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Re: Test pratico di Ilford Hp5+ in Kodak X-Tol 1+1
È così.
Ovviamente le conclusioni sono le stesse sia per il nostro semplice test pratico, che per il test approfondito di Chromemax.
Se la scena è di basso contrasto ed è utile sviluppare di più, aumentano sia L'IE che la SE, e naturalmente viceversa.
Trovi una differenza notevole nei valori Iso. Questa è dovuta al fatto che Chromemax ha fatto un test di sensibilità effettiva, mentre noi, più semplicemente, abbiamo trovato un Indice di Esposizione. La sensibilità (SE) si misura sul piede della curva; è un valore che segue dei parametri precisi e cambia abbastanza poco cambiando lo sviluppo. L'indice di esposizione (IE) è un valore più generico e riferito ai toni medi, di conseguenza è molto più variabile al variare del tempo di sviluppo.
Se si espone sui toni medi, come fanno la maggior parte delle persone, conviene usare l'IE, mentre se si è più precisi e si espone sui toni più scuri bisogna usare la SE e regolarsi di conseguenza.
Ovviamente le conclusioni sono le stesse sia per il nostro semplice test pratico, che per il test approfondito di Chromemax.
Se la scena è di basso contrasto ed è utile sviluppare di più, aumentano sia L'IE che la SE, e naturalmente viceversa.
Trovi una differenza notevole nei valori Iso. Questa è dovuta al fatto che Chromemax ha fatto un test di sensibilità effettiva, mentre noi, più semplicemente, abbiamo trovato un Indice di Esposizione. La sensibilità (SE) si misura sul piede della curva; è un valore che segue dei parametri precisi e cambia abbastanza poco cambiando lo sviluppo. L'indice di esposizione (IE) è un valore più generico e riferito ai toni medi, di conseguenza è molto più variabile al variare del tempo di sviluppo.
Se si espone sui toni medi, come fanno la maggior parte delle persone, conviene usare l'IE, mentre se si è più precisi e si espone sui toni più scuri bisogna usare la SE e regolarsi di conseguenza.
Re: Test pratico di Ilford Hp5+ in Kodak X-Tol 1+1
Edit
sull' IE mi hai risposto mentre stavo scrivendo
Ciao Andrea, grazie per la "lezione condivisa".
Premesso che non ha mai provato la hp5 con nessun polverone.
Siccome vedo forcelle molto ampie, sia nell'IE che nei tempi di sviluppo, ho diverse domande.
1. Sono io che mi sbaglio o le forcelle sono effettivamente ampie? Questo denoterebbe una accoppiata caratterizzata da notevole duttilità.
2. Quale ragionamento porta a questa scelta di IE? Io a sentimento non avrei avuto coraggio di uscire dal range 160-320 iso (perché penso erroneamente alla foma400, che non è una 400 nemmeno di nome, mi sono già risposto). Però, arrivare sino a 640 è un bel tiro da fuori area!
3. Non pensavo che si potesse andare così in alto, con carta 2, sulle luci della scena, in virtù di uno sviluppo tanto ridotto. Siamo forse di fronte ad un sviluppo dell'ordine di N-2, volendo cercare a tutti i costi contatto col SZ?
Gran bel test anche questo, entrambi fanno venir voglia di hp5.
Ciao!
A.
sull' IE mi hai risposto mentre stavo scrivendo
Ciao Andrea, grazie per la "lezione condivisa".
Premesso che non ha mai provato la hp5 con nessun polverone.
Siccome vedo forcelle molto ampie, sia nell'IE che nei tempi di sviluppo, ho diverse domande.
1. Sono io che mi sbaglio o le forcelle sono effettivamente ampie? Questo denoterebbe una accoppiata caratterizzata da notevole duttilità.
2. Quale ragionamento porta a questa scelta di IE? Io a sentimento non avrei avuto coraggio di uscire dal range 160-320 iso (perché penso erroneamente alla foma400, che non è una 400 nemmeno di nome, mi sono già risposto). Però, arrivare sino a 640 è un bel tiro da fuori area!
3. Non pensavo che si potesse andare così in alto, con carta 2, sulle luci della scena, in virtù di uno sviluppo tanto ridotto. Siamo forse di fronte ad un sviluppo dell'ordine di N-2, volendo cercare a tutti i costi contatto col SZ?
Gran bel test anche questo, entrambi fanno venir voglia di hp5.
Ciao!
A.
Re: Test pratico di Ilford Hp5+ in Kodak X-Tol 1+1
chiarissimo!Silverprint ha scritto: ↑14/11/2022, 18:10È così.
Ovviamente le conclusioni sono le stesse sia per il nostro semplice test pratico, che per il test approfondito di Chromemax.
Se la scena è di basso contrasto ed è utile sviluppare di più, aumentano sia L'IE che la SE, e naturalmente viceversa.
Trovi una differenza notevole nei valori Iso. Questa è dovuta al fatto che Chromemax ha fatto un test di sensibilità effettiva, mentre noi, più semplicemente, abbiamo trovato un Indice di Esposizione. La sensibilità (SE) si misura sul piede della curva; è un valore che segue dei parametri precisi e cambia abbastanza poco cambiando lo sviluppo. L'indice di esposizione (IE) è un valore più generico e riferito ai toni medi, di conseguenza è molto più variabile al variare del tempo di sviluppo.
Se si espone sui toni medi, come fanno la maggior parte delle persone, conviene usare l'IE, mentre se si è più precisi e si espone sui toni più scuri bisogna usare la SE e regolarsi di conseguenza.
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Re: Test pratico di Ilford Hp5+ in Kodak X-Tol 1+1
Di sicuro l'X-tol è un ottimo prodotto, ne ho un bustone lì da provare da un paio d'anni e prima o poi qualcosa ci farò... è che 5 litri di brodo sono tantiSilverprint ha scritto: ↑14/11/2022, 14:39Sarebbe interessante un riscontro misurato @chromemax .
Non so cosa ora bolla in pentola, ma se ti capita... secondo me è una bella accoppiata.
L'IE trovato è più alto di quello che mi aspettavo.