Durst Laborator 138S

Discussioni su ingranditori e tecniche di stampa

Moderatori: Silverprint, chromemax

Avatar utente
Silverprint
moderatore
Messaggi: 13480
Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
Reputation:
Località: Faenza
Contatta:

Re: Durst Laborator 138S

Messaggio da Silverprint »

Dovrebbe esser chiaro che uno che "ha manico" stampa bene con qualsiasi sistema.

Il problema è sempre metodologico e didattico.
Perché mai fornire informazioni non corrette?
Ci vuole tanto a spiegare come funzion la carta MG?
Visto che esiste almeno un sistema preciso per scegliere il contrasto, perché pubblicizzarne uno impreciso? Etc.
Se a scuola vi avessere insegnato un metodo per far le moltiplicazioni che dava un risultato quasi giusto (quasi giusto in matematica è sbagliato), ma con il quale il risultato giusto non era ottenibile che avreste detto?

Prendiamo un semplice appassionato, che ha fatto lo sforzo di arrivare ad avere negativi decenti. Il poverino si mette a stampare con il metodo SplitGrade e i toni chiari gli vengono più scuri di come li aveva scelti sul provino... che fa? S'inventa un qualche metodo empirico per correggere e daje e daje o ci riesce o si accontenta (magari dando la colpa al dry down). Però ha comunque perso tempo e carta e non è pienamemnte soddisfatto. Oppure neanche immagina che si possa fare prima e meglio, che è una cosa ancora più triste.
Magari va meglio a chi espone all'IE suggerito e sviluppa coi tempi da bugiardino, ha negativi sottoesposti e da stampare su contrasti bassi. Usa la SplitGrade e l'errore é meno visibile (c'è comunque).

Aggiungo che alcuni eccellenti stampatori, dopo anni, ce l'hanno nel sangue. Questi possono anche dire che stampano a sentimento e probabilmente lo fanno davvero... il punto è che prima di arrivare a quel punto hanno consumato kilometri di carta.
Così come fotografi più che navigati possono anche dire che loro della tecnica se ne infischiano, però noi non dobbiamo dimenticare gli anni ed anni di "trial & error" che li ha portati li. Insomma hanno una gran tecnica dovuta all'esperienza, il problema è che l'esperienza NON si trasmette. Si può trasmettere solo la tecnica. E trasmettere una buona e corretta informazione significa far risparmiare agli appassionati decenni di prove... invece dar retta a chi per vanto dice di infischiarsene fa perdere a tutti tanto tempo e tanti denari.


Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
http://www.corsifotoanalogica.it
[email protected]

Telegram Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato Offerte materiale analogico


Avatar utente
tykos
guru
Messaggi: 754
Iscritto il: 03/02/2016, 14:26
Reputation:

Re: Durst Laborator 138S

Messaggio da tykos »

aggiungerei che Rudman in quel video, che invidio da secoli, ci da' giù pesante di sbianca a pennello, quindi anche se i toni non sono quelli voluti o sono più scuri del previsto lui ha la manualità per riportarli dove desidera.

Avatar utente
.Leo.
guru
Messaggi: 597
Iscritto il: 23/08/2012, 18:15
Reputation:
Località: Livorno

Re: Durst Laborator 138S

Messaggio da .Leo. »

@Silverprint per quel che mi riguarda niente da obbiettare al tuo discorso!

Però c'è un però,
Heiland prevede modifiche sia per le teste colore esistenti, (1) aggiunge un automatismo per la scelta dei punti CMY da collegare alla sola centralina Splitgrade+sonda, oppure (2) la fonte luminosa led RGB con: centralina BW+Timer, centralina Colore+timer e sistema Splitgrade+sonda.

Senza avere certezze, nel video Rudman utilizza magenta/giallo CMY quindi probabilmente ha la sua testa colore (opzione 1). Quello che giustamente critichi tecnicamente dalla tua esperienza è l'opzione (2) RGB led + Slitgrade

Sbaglio?

Resta comunque la problematica che spiegava @chromemax

:)

Avatar utente
Silverprint
moderatore
Messaggi: 13480
Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
Reputation:
Località: Faenza
Contatta:

Re: Durst Laborator 138S

Messaggio da Silverprint »

Non sbagli. Quello che non va è la centralina SplitGrade, quello che non serve è la sonda.

Il sondino esposimetrico lascia un po' il tempo che trova.
Uno esperto lo usa un po' a cavolo per farsi un'idea (vedi nel video) e poi lavora d'esperienza. Uno che invece di esperienza ne ha meno e magari si fida, non ne cava nulla di buono.
In teoria, dopo la calibrazione (che va fatta spesso perché la carta cambia) vanno misurati i punti chiari e scuri in modo da informare la centralina della differenza di densità, dopodiché questa calcola contrasto ed esposizione. Si può anche passare random sull'immagine (sempre video), ma comunque i valori di riferimento per il calcolo rimangono sempre gli estremi.
Ad ogni modo manca, ovviamente, ogni possibilità interpretativa, salvo appunto andare ad esperienza: la sonda dice X, ma io so io e dico Y, il che equivale a quanto detto sopra: ci fa un'idea e poi si va ad esperienza.
Insomma il solito paradosso: l'esperto non ne ha bisogno, ma saprebbe usarlo, l'inesperto ne potrebbe avere vantaggio, ma non può essere in grado di usarlo... né tantomeno di calibrarlo.

Alla fine per quel che interessa a noi, cioè la stampa interpretata e di qualità, la strada è sempre quella dei provini scalari.
Il tempo non lo si perde mica nel determinare esposizione e contrasto, ma nel dare la giusta interpretazione all'immagine, quel minuto o due che eventualmente si potrebbero risparmiare davvero non contano nulla.

Quindi ingranditore manuale, filtratura manuale e metronomo. :)
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
http://www.corsifotoanalogica.it
[email protected]

Avatar utente
.Leo.
guru
Messaggi: 597
Iscritto il: 23/08/2012, 18:15
Reputation:
Località: Livorno

Re: Durst Laborator 138S

Messaggio da .Leo. »

Non fa na piega! :ymparty:

Infatti mai preso in considerazione il sistema Slitgrade, ma la (2) fonte RGB led con le centraline BW e Colore da utilizzare con il Timer che pensammo qualche tempo fà :D

Le tungsteno son morte ma potrei fare anche il colore (anche se additivo ~x( )
Rimane il problema filo($)sofico, mica poco =))

Avatar utente
Dart
guru
Messaggi: 1482
Iscritto il: 15/03/2017, 9:37
Reputation:
Località: Montepulciano (SI)

Re: Durst Laborator 138S

Messaggio da Dart »

nicodero ha scritto:
23/01/2023, 1:58
Silverprint ha scritto:
22/01/2023, 17:21
La stampa Split è una stupidaggine... doppio lavoro e risultati incontrollabili sui toni chiari.
Nel senso che è matematicamente impossibile ottenere sulla stampa quello che si vede sui provini.
Spero che la nuova Heiland a LED si possa usare anche in modalità non Split.

Ad ogni modo esiste una soluzione assai meno costosa e sicuramente valida che è quella di montare una testa colore Omega Chromega E, tramite due sempli staffe.
Grazie Silverprint, ho letto con grande interesse alcuni tuoi post relativi alla modifica che suggerisci, la scelta di sostituire la fonte luminosa con il tungsteno è stata dettata dalla semplicità e dal basso costo del lavoro e anche dalla facilità nel reperire lampadine di ricambio.
Comunque prima di spendere 2500€ ci penserò tantissimo. Anche io, come Leo, avevo capito che si potesse usare anche non split
Se ti può interessare c’è un post qui su Analogica dove ho messo tutte le misure per costruire la piastra adattatrice per montare la Super Chromega E sul 138S. È proprio quello a cui si riferiva Silverprint 🙂
Co la palla de vetro ce ‘ndovini deppiù
( F. Pizarro )

Avatar utente
nicodero
fotografo
Messaggi: 39
Iscritto il: 27/03/2022, 12:05
Reputation:
Località: Milano
Contatta:

Re: Durst Laborator 138S

Messaggio da nicodero »

.Leo. ha scritto:
23/01/2023, 11:16
Ok! :)
Quando comincerai ad usarlo, vista la modifica radicale, ti consiglio di fare dei test senza negativo ovvero: stampare un grigio medio per foglio intero verificando l'uniformità della luce. Proverei anche agli estremi delle potenzialità dell'ingranditore cioè una stampa minima e una massima in dimensioni.

A spanne penso che 2x300w sia troppo, ma posso sbagliarmi! per darti un mio esempio pratico: con un negativo ben bilanciato solitamente stampo con filtro grado 2/2.5 con media apertura del diaframma tempi lavorabili sui 20, 30 sec su formato 30x40 con lampada da 250w. La lampada da 500w la uso per stampe decisamente più grandi proiettando a muro. Questo per dirti che eventualmente se tu non avessi problemi di diffusione, ti puoi affinare in un secondo momento sulla potenza in base ai parametri che di escono.

:)
@.Leo. eo ieri finalmente ho provato a fare un paio di stampe, avevo qualche pacco di carta ilford 24x30 e 30x40 a gradazione fissa scaduta da anni ma ancora sigillata e ho usato quella. Avevi ragione sulla potenza delle lampade, con 2 alogene da 120w ho stampato negativi 4x5 a f.11/16 con tempi intorno ai 30 secondi. La cosa bella è che con quella potenza la testa scalda pochissimo e non credo di aver bisogno di montare un aspiratore. Come mi avevi consigliato, prima di iniziare ho fatto delle prove senza negativo e con il plexiglas opalino da 3mm la diffusione mi sembra perfetta. Adesso comprerò filtri multigrade e carta nuova e mi metterò seriamente sotto. Grazie ancora per i consigli
Allegati
38FD892F-60CF-4473-871F-6BA7B274A348.jpeg
4BACCDA2-B839-461B-85C6-EC49FF81E66A.jpeg
D9BF38E2-B492-4A17-9AA6-4F09B4143208.jpeg
BF7672FF-0D85-480E-869D-0FCAA86C612A.jpeg

Avatar utente
.Leo.
guru
Messaggi: 597
Iscritto il: 23/08/2012, 18:15
Reputation:
Località: Livorno

Re: Durst Laborator 138S

Messaggio da .Leo. »

Molto bene! felice di esserti stato di aiuto.

Non capendo se hai già provato o meno, valuta l'uniformità portando all'estremo il tuo l'ingranditore, ovvero al massimo ingrandimento possibile dei formati pellicola che utilizzi, per vedere ai bordi se, cerchio di illuminazione/cerchio di definizione, hai o meno cadute di luce!

Quasta tua modifica me la segno tra le prove/alternative anche per me!
Quindi grazie anche a te, di aver condiviso la tua esperienza :ymhug:

Telegram Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato Offerte materiale analogico


Rispondi