Salve a tutti,
rececentemente ho ricominciato ad usare le mie adorate macchine a pellicola scontrandomi con
laboratori non più all'altezza del passato.
Negativi senza dettaglio,inguardabili e instampabili, costi proibitivi e tutto il resto.
Contagiato da Gerardo (Bonomo) mi sono comprato una Lab Box Ars Imago e ho fatto alcuni rotolini
con il monobagno. La situazione è migliorata ma comparandoli con i negativi
che ottenevo prima da un qualsiasi laboratorio (gamma tonale e dettaglio) ho capito che il cammino
era ancora lungo. Ho comprato da Ars Imago Compard R09 one shot e Fp4
pellicola e proverò 1+25 a 20° per 8min con tanica riempita a 300ml (non so cosa
cambia 1+50 a 20°) ma non so se devo fare una rotazione continua o no. Il
mio obiettivo per ora sarebbe quello di riavere (almeno in parte) quel
dettaglio che vedo nei miei vecchi negativi.
E' corretto quello che scrivo?
Grazie per la pazienza .
Saluti ,
Lorenzo Mannozzi
Livorno.
SVILUPPO FP4
Moderatori: chromemax, Silverprint
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Re: SVILUPPO FP4
Per me è discutibile l'uso della Lab Box, ma, considerando che ho la tendenza ad essere una brutta persona, non ho la pretesa di "far testo".
Il buon Gerardo è contagioso e ciò è utile per ritrovare l'entusiasmo ma, sempre per me, a volte segue un pochino troppo alcuni ragionamenti che, sempre secondo me, oggi sono oggetto di un approccio diverso. Per come la vedo io (e vorrei vedere i suoi negativi) tende a sviluppare troppo, comunque il "maestro" è lui e forse avrà ragione. Io preferisco seguire (e non sempre ci riesco) persone qui sul forum che zitti zitti ne sanno parecchio di pellicola e sviluppi, due a caso e non me ne vogliano gli altri @Silverprint e @chromemax
Io ti consiglio una tank tradizionale e magari uno sviluppo tipo D76 da usare 1+1. L'R09 non è più il Rodinal di una volta.
Nel forum trovi la sezione Test Pellicole e Carte dove ci sono grafici che aiutano moltissimo a sviluppare in chiave più ragionata lasciando da parte i vecchi ragionamenti dei praticoni.
ilford-fp-4-135-in-kodak-d-76-1-1-t26067.html
Giusto per parlare di FP4.
Poi se hai voglia leggi questo
rivelatore-tri-x-400-lezioni-di-fotografia-t3018.html
Tornando a noi ti consiglio davvero di prendere una tank tradizionale da 500/600cc (quella per due spirali), credo che ti permetterà un miglior controllo dello sviluppo.
Il buon Gerardo è contagioso e ciò è utile per ritrovare l'entusiasmo ma, sempre per me, a volte segue un pochino troppo alcuni ragionamenti che, sempre secondo me, oggi sono oggetto di un approccio diverso. Per come la vedo io (e vorrei vedere i suoi negativi) tende a sviluppare troppo, comunque il "maestro" è lui e forse avrà ragione. Io preferisco seguire (e non sempre ci riesco) persone qui sul forum che zitti zitti ne sanno parecchio di pellicola e sviluppi, due a caso e non me ne vogliano gli altri @Silverprint e @chromemax
Io ti consiglio una tank tradizionale e magari uno sviluppo tipo D76 da usare 1+1. L'R09 non è più il Rodinal di una volta.
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Giusto per parlare di FP4.
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Tornando a noi ti consiglio davvero di prendere una tank tradizionale da 500/600cc (quella per due spirali), credo che ti permetterà un miglior controllo dello sviluppo.
Re: SVILUPPO FP4
Sinceramente per ricominciare ( ma anche dopo ) mi orienterei più sul D-76 che con la FP4+ è una bella combinazione.
L’R09, che suppongo sia l’ennesimo clone del Rodinal, con la FP4 io l’ho provato “a freddo”, cioè a 18 gradi ( forse avevo provato anche a 16, dovrei controllare ), ma se ricordo bene la sensibilità ottenuta era intoni ai 40 iso. In ogni caso con uno dei Rodinal la sensibilità ne soffrirà comunque.
Per tenere bene sotto controllo il contrasto non mi pare l’accoppiata migliore, ed i tempi che hai proposto con diluizione 1+25 sembrano a mio avviso eccessivi.
Se vuoi provare la combinazione partirei FP4+ R09 partirei da 5’00”, magari scendendo anche a 4’00” con agitazione continua.
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L’R09, che suppongo sia l’ennesimo clone del Rodinal, con la FP4 io l’ho provato “a freddo”, cioè a 18 gradi ( forse avevo provato anche a 16, dovrei controllare ), ma se ricordo bene la sensibilità ottenuta era intoni ai 40 iso. In ogni caso con uno dei Rodinal la sensibilità ne soffrirà comunque.
Per tenere bene sotto controllo il contrasto non mi pare l’accoppiata migliore, ed i tempi che hai proposto con diluizione 1+25 sembrano a mio avviso eccessivi.
Se vuoi provare la combinazione partirei FP4+ R09 partirei da 5’00”, magari scendendo anche a 4’00” con agitazione continua.
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Re: SVILUPPO FP4
Ecco, ho dimenticato di suggerire la tank tradizionale con sviluppo, arresto e fissaggio ma ci hai pensato tu, per fortunaWalter ha scritto:Per me è discutibile l'uso della Lab Box, ma, considerando che ho la tendenza ad essere una brutta persona, non ho la pretesa di "far testo".
Il buon Gerardo è contagioso e ciò è utile per ritrovare l'entusiasmo ma, sempre per me, a volte segue un pochino troppo alcuni ragionamenti che, sempre secondo me, oggi sono oggetto di un approccio diverso. Per come la vedo io (e vorrei vedere i suoi negativi) tende a sviluppare troppo, comunque il "maestro" è lui e forse avrà ragione. Io preferisco seguire (e non sempre ci riesco) persone qui sul forum che zitti zitti ne sanno parecchio di pellicola e sviluppi, due a caso e non me ne vogliano gli altri [mention]Silverprint[/mention] e [mention]chromemax[/mention]
Io ti consiglio una tank tradizionale e magari uno sviluppo tipo D76 da usare 1+1. L'R09 non è più il Rodinal di una volta.
Nel forum trovi la sezione Test Pellicole e Carte dove ci sono grafici che aiutano moltissimo a sviluppare in chiave più ragionata lasciando da parte i vecchi ragionamenti dei praticoni.
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Giusto per parlare di FP4.
Poi se hai voglia leggi questo
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Tornando a noi ti consiglio davvero di prendere una tank tradizionale da 500/600cc (quella per due spirali), credo che ti permetterà un miglior controllo dello sviluppo.
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- lorenzo mannozzi
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Re: SVILUPPO FP4
Ciao Walter, grazie per la risposta.
Piano piano approderò al sistema classico, tank, ingranditore, bacinelle, come facevo da ragazzo con mio padre (ora ne sto facedo troppe di cose!!) .
Per ora volevo vedere se le mie idee erano giuste ed ottenere qualche minimo risultato. Guardando sui vari post a giro sul web mi è parso di capire che il mono bagno (che ho usato ) ha la tendenza a non avere una buona nitidezza e, intanto, volevo partire da un buon rivelatore per l'Fp4 che conosco da anni e so che è una gran pellicola.
Tutto qui.
Saluti
Piano piano approderò al sistema classico, tank, ingranditore, bacinelle, come facevo da ragazzo con mio padre (ora ne sto facedo troppe di cose!!) .
Per ora volevo vedere se le mie idee erano giuste ed ottenere qualche minimo risultato. Guardando sui vari post a giro sul web mi è parso di capire che il mono bagno (che ho usato ) ha la tendenza a non avere una buona nitidezza e, intanto, volevo partire da un buon rivelatore per l'Fp4 che conosco da anni e so che è una gran pellicola.
Tutto qui.
Saluti
Re: SVILUPPO FP4
Salve Lorenzo
Si, attualmente è impossibile approcciare alla pellicola come "una volta". i laboratori sono pochi, i bagni, per quel che riguarda il colore, discutibili guardando i risultati, ma sopratutto per il BW si raggiungono migliori risultati a minor costo sviluppandosele in proprio.
Non ho mai provato quel sistema, quindi tendenzialmente in difficoltà a dare giudizi affrettati. L'impressione è di un sistema funzionale ed efficace, sicuramente è più "comoda" evitando la fase di caricamento al buio. Personalmente il caricamento lo trovo un divertimento ed eventuali problematiche organizzative per avere il buio si possono risolvere con una charging bag o charging tent (se ne trova anche di cinesi funzionanti su eBay).
Sono anch'io per usare una normalissima tank da 2 spirali
Per quel che riguarda materiali e diluizioni, sul forum c'è di tutto, consigli e disponibilità compresa!
Sicuramente la coppia pellicola/rivelatore restituisce una grana ben visibile, indipendentemente dalle problematiche di sviluppo!
1+25 per 8min è una base di partenza, da abbinare all'esposizione che dai in fase di scatto! portarla a 1+50, essendo più diluito, aumenta i tempi di sviluppo e la gamma tonale, l'agitazione dà il controllo delle alte luci, ma è un controllo fine! Con quella sviluppartice non sò consigliarti!
saluti da Livorno
Si, attualmente è impossibile approcciare alla pellicola come "una volta". i laboratori sono pochi, i bagni, per quel che riguarda il colore, discutibili guardando i risultati, ma sopratutto per il BW si raggiungono migliori risultati a minor costo sviluppandosele in proprio.
Non ho mai provato quel sistema, quindi tendenzialmente in difficoltà a dare giudizi affrettati. L'impressione è di un sistema funzionale ed efficace, sicuramente è più "comoda" evitando la fase di caricamento al buio. Personalmente il caricamento lo trovo un divertimento ed eventuali problematiche organizzative per avere il buio si possono risolvere con una charging bag o charging tent (se ne trova anche di cinesi funzionanti su eBay).
Sono anch'io per usare una normalissima tank da 2 spirali
Per quel che riguarda materiali e diluizioni, sul forum c'è di tutto, consigli e disponibilità compresa!
Sicuramente la coppia pellicola/rivelatore restituisce una grana ben visibile, indipendentemente dalle problematiche di sviluppo!
1+25 per 8min è una base di partenza, da abbinare all'esposizione che dai in fase di scatto! portarla a 1+50, essendo più diluito, aumenta i tempi di sviluppo e la gamma tonale, l'agitazione dà il controllo delle alte luci, ma è un controllo fine! Con quella sviluppartice non sò consigliarti!
saluti da Livorno
Ultima modifica di .Leo. il 04/02/2023, 19:16, modificato 1 volta in totale.
Re: SVILUPPO FP4
Fai uno sforzo e prendi una tank tradizionale per due pellicole, non lo dico per partito preso.
Sembra tutto più macchinoso, in realtà diventa tutto più semplice e i risultati ottenuti sono ripetibili con estrema facilità.
Per (ri)cominciare usa il D76, prepari un litro di soluzione e lo dividi in quattro piccole bottiglie da 250cc, io uso quelle della Schweppes Tonica, hanno la plastica spessa e il tappo chiude benissimo.
Più semplice da fare che da spiegare.
Sembra tutto più macchinoso, in realtà diventa tutto più semplice e i risultati ottenuti sono ripetibili con estrema facilità.
Per (ri)cominciare usa il D76, prepari un litro di soluzione e lo dividi in quattro piccole bottiglie da 250cc, io uso quelle della Schweppes Tonica, hanno la plastica spessa e il tappo chiude benissimo.
Più semplice da fare che da spiegare.
Re: SVILUPPO FP4
Se il grande problema del processo a pellicola fosse il caricamento al buio….
Ma a parte questo: il problema di “mancanza di dettaglio” sei sicuro che non derivi da un cattivo invecchiamento della tua fotocamera, in particolare dell’ottica?
Ma a parte questo: il problema di “mancanza di dettaglio” sei sicuro che non derivi da un cattivo invecchiamento della tua fotocamera, in particolare dell’ottica?
Paolo Niccolò Giubelli
- lorenzo mannozzi
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Re: SVILUPPO FP4
Ok, grazie a tutti per le risposte, vi farò sapere dei miei esperimenti.
Per pn83, anch'io avevo subito pensato al cattivo funzionamento della fotocamera ma (essendo un accanito collezionista e facendole revisionare) dopo aver riscontrato il problema su tutte le macchine ho capito che è un problema di sviluppo. Ripeto, negli anni 80 facevo delle foto per esempio con Rollei 35t 3,5 tessar, messa a fuoco a stima e ottenevo dei fotogrammi perfettamente incisi mentre oggi con la stessa macchina controllata/revisionata ottengo un qualcosa di scialbo. E' vero, ho usato la FOMA 100(molti dicono che non è la pace dei sensi), certo ho usato il monobagno che mi pare di aver capito partecipi ad una perdita di dettaglio ma mi pare di picchiare sempre nello stesso muro.
Prima o poi ci arrivo a quella sensazione di stupore quando vedi il negativo per la prima volta e , per un attimo, credi di essere un grande fotografo!
Scherzo ragazzi, non sono niente ma voglio tornare a prima.
(in tutto ciò non riesco a provare gli stessi sentimenti col digitale, mi ha risolto il lavoro è vero, riesce a lavorare quasi al buio ma è come amare il frullatore!!).
Saluti,
Lorenzo
Per pn83, anch'io avevo subito pensato al cattivo funzionamento della fotocamera ma (essendo un accanito collezionista e facendole revisionare) dopo aver riscontrato il problema su tutte le macchine ho capito che è un problema di sviluppo. Ripeto, negli anni 80 facevo delle foto per esempio con Rollei 35t 3,5 tessar, messa a fuoco a stima e ottenevo dei fotogrammi perfettamente incisi mentre oggi con la stessa macchina controllata/revisionata ottengo un qualcosa di scialbo. E' vero, ho usato la FOMA 100(molti dicono che non è la pace dei sensi), certo ho usato il monobagno che mi pare di aver capito partecipi ad una perdita di dettaglio ma mi pare di picchiare sempre nello stesso muro.
Prima o poi ci arrivo a quella sensazione di stupore quando vedi il negativo per la prima volta e , per un attimo, credi di essere un grande fotografo!
Scherzo ragazzi, non sono niente ma voglio tornare a prima.
(in tutto ciò non riesco a provare gli stessi sentimenti col digitale, mi ha risolto il lavoro è vero, riesce a lavorare quasi al buio ma è come amare il frullatore!!).
Saluti,
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Re: SVILUPPO FP4
I problemi sono vari, come ti hanno già detto.
Il monobagno è una cosa particolare, il contrasto è tendenzialmente troppo, si perde molta sensibilità, spesso non basta il fissaggio e bisogna rifissare (cosa che lo rende inutile).
I'R-09 0 i vari cloni del Rodinal è un rivelatore particolare, si perde sensibilità, la grana è vistosa, la curva caratteristica tendenzialmente impennata (poco contrasto sui medio scuri, troppo sui chiari).
Il Lab-box è il prblema minore, se ti piace va bene. Dovrai, forse, mettere in conto una piccola ulteriore riduzione del tempo di sviluppo, ma è davvero la cosa meno problematica.
Quindi meglio un classicissimo D-76, o un altro "polverone". I tempi standard indicati da Ilford e dalla maggior parte dei fabbricanti producono negativi di contrasto eccessivo per le carte da atampa odierne, per cui meglio sviluppare meno.
Quanto meno? Qui sul forum trovi approfonditi test con tutte le indicazioni necessarie.
Non dimentichiamo poi che la maggior parte dei problemi dipende dalla cattiva esposizione, tipicamnete insufficiente.
Il monobagno è una cosa particolare, il contrasto è tendenzialmente troppo, si perde molta sensibilità, spesso non basta il fissaggio e bisogna rifissare (cosa che lo rende inutile).
I'R-09 0 i vari cloni del Rodinal è un rivelatore particolare, si perde sensibilità, la grana è vistosa, la curva caratteristica tendenzialmente impennata (poco contrasto sui medio scuri, troppo sui chiari).
Il Lab-box è il prblema minore, se ti piace va bene. Dovrai, forse, mettere in conto una piccola ulteriore riduzione del tempo di sviluppo, ma è davvero la cosa meno problematica.
Quindi meglio un classicissimo D-76, o un altro "polverone". I tempi standard indicati da Ilford e dalla maggior parte dei fabbricanti producono negativi di contrasto eccessivo per le carte da atampa odierne, per cui meglio sviluppare meno.
Quanto meno? Qui sul forum trovi approfonditi test con tutte le indicazioni necessarie.
Non dimentichiamo poi che la maggior parte dei problemi dipende dalla cattiva esposizione, tipicamnete insufficiente.
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